02 Jul, 2025 - 15:29

Chi era Francesca Deidda e come fu uccisa? Storia del femminicidio di Cagliari

Chi era Francesca Deidda e come fu uccisa? Storia del femminicidio di Cagliari

Francesca Deidda, 42 anni, era una consulente finanziaria originaria di Elmas, in provincia di Cagliari, che viveva a San Sperate con il marito Igor Sollai. La sua vita è stata tragicamente spezzata il 10 maggio 2024, quando è diventata vittima di uno dei casi di femminicidio più sconvolgenti degli ultimi anni in Sardegna.

Chi era Francesca Deidda?

Francesca era conosciuta come una donna solare, stimata e benvoluta da amici e colleghi, che hanno avuto un ruolo cruciale nel far emergere la verità sulla sua scomparsa. La sua dedizione al lavoro e la rete di relazioni personali hanno permesso di accendere i riflettori sulle anomalie che hanno seguito il suo improvviso allontanamento.

La scomparsa e le indagini

La mattina del 10 maggio 2024, Francesca sparisce senza lasciare traccia. Il marito, Igor Sollai, camionista di 43 anni, denuncia la scomparsa, ma da subito la sua versione dei fatti insospettisce amici, parenti e investigatori. Per settimane, Sollai si sostituisce alla moglie rispondendo ai messaggi di amici e colleghi dal telefono di Francesca e arrivando perfino a inviare una mail al datore di lavoro per comunicarne il licenziamento, nel tentativo di far credere a tutti che la donna si fosse allontanata volontariamente.

Le amiche e colleghe di Francesca, però, non si lasciano ingannare. Insospettite dalla situazione e dalla freddezza dei messaggi ricevuti, si attivano e coinvolgono il fratello della vittima, che presenta una denuncia formale. Le indagini dei carabinieri, supportate da sofisticati strumenti come il tracciamento GPS del mezzo di lavoro di Sollai, portano alla scoperta del corpo di Francesca il 18 luglio 2024: i resti vengono trovati in avanzato stato di decomposizione, chiusi in un borsone sportivo abbandonato tra Sinnai e San Vito, nelle campagne vicino alla vecchia statale 125.

Come e perché è stata uccisa Francesca Deidda?

L’autopsia rivela che Francesca è stata uccisa con almeno un colpo secco alla testa, inferto con un oggetto contundente, identificato poi come una mazzetta da muratore. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la donna è stata sorpresa nel sonno, mentre riposava sul divano di casa. Ha tentato di difendersi, ma non ha avuto scampo contro la violenza del marito, che l’ha colpita ripetutamente.

Il movente dell’omicidio si rivela duplice: da un lato, la volontà di Sollai di liberarsi della moglie per poter vivere la relazione extraconiugale con un’amante; dall’altro, il desiderio di ottenere benefici economici, in particolare l’incasso di una polizza assicurativa sulla vita di Francesca, del valore di circa 100mila euro, di cui era beneficiario. Gli inquirenti trovano nel cellulare di Sollai ricerche inquietanti come “come far sparire un corpo”, “come scavare una fossa” e “come acquistare cianuro”.

La confessione e la condanna di Igor Sollai

Per mesi, Sollai si dichiara innocente, ma le prove raccolte sono schiaccianti. Nel novembre 2024, durante un interrogatorio in carcere, confessa l’omicidio, descrivendo nei dettagli le modalità con cui ha ucciso la moglie e si è liberato del cadavere. Nonostante la confessione, Sollai non ha mai rivelato dove abbia nascosto l’arma del delitto e il cellulare della moglie.

Il processo si conclude il 2 luglio 2025 con la sentenza della Corte d’Assise di Cagliari: Igor Sollai viene condannato all’ergastolo con un anno di isolamento diurno per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Nessuno sconto di pena, riconosciute le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi.

Un caso simbolo

La storia di Francesca Deidda è diventata simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Il suo femminicidio ha scosso profondamente la comunità sarda e nazionale, ricordando ancora una volta quanto sia fondamentale l’attenzione verso i segnali di pericolo e l’importanza della solidarietà tra donne, come nel caso delle colleghe che hanno contribuito a far emergere la verità.

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