02 Jul, 2025 - 14:48

Scarabeo giapponese, cos'è e perché è pericoloso per giardini e colture

Scarabeo giapponese, cos'è e perché è pericoloso per giardini e colture

Negli ultimi giorni, il Nord Italia – in particolare Lombardia e Piemonte – è alle prese con una vera e propria invasione dello scarabeo giapponese (Popillia japonica), una specie aliena che sta mettendo in allarme agricoltori, vivaisti e cittadini. Dalle foglie rosicchiate degli alberi nei parchi urbani di Milano ai prati devastati nelle campagne piemontesi, i segni della presenza di questo coleottero sono ormai ovunque.

Cos’è lo scarabeo giapponese?

Lo scarabeo giapponese è un coleottero della famiglia degli Scarabeidi, originario del Giappone e della Russia orientale. In Europa è arrivato solo nel 2014, con le prime segnalazioni proprio tra Lombardia e Piemonte, ma la sua diffusione è stata rapidissima, favorita dal trasporto di piante ornamentali e prodotti agricoli. Oggi è presente soprattutto nel Nord Italia, con focolai anche in Val d’Aosta ed Emilia Romagna.

L’adulto è facilmente riconoscibile: ha un corpo ovale lungo circa 10-15 mm, di colore verde metallizzato con riflessi bronzo sulle elitre, che non coprono completamente l’addome. Sui lati dell’addome sono presenti ciuffi di peli bianchi, caratteristica che lo distingue da altri coleotteri simili. Le larve, invece, vivono nel terreno e sono bianche, arcuate a forma di “C”.

Perché è pericoloso?

La pericolosità della Popillia japonica deriva dalla sua estrema voracità e dalla capacità di adattarsi a moltissime specie vegetali: si nutre di oltre 300 specie diverse di piante, tra cui vite, alberi da frutto (ciliegi, albicocchi, susini, mirtilli), mais, soia, ortaggi, piante ornamentali e spontanee.

Gli adulti attaccano principalmente foglie, fiori e frutti, lasciando sulle foglie un tipico effetto “scheletrato” dovuto al consumo della parte molle. Le larve, invece, si sviluppano nel terreno e si nutrono delle radici delle piante erbacee, provocando ingiallimenti, disseccamenti e la morte di prati, campi sportivi e pascoli.

Questa doppia modalità di attacco rende lo scarabeo giapponese una minaccia sia per l’agricoltura che per il verde urbano e privato. In Giappone, la sua popolazione è tenuta sotto controllo da numerosi predatori naturali, ma in Italia – dove è una specie aliena – non esistono antagonisti efficaci, il che ne favorisce una diffusione praticamente incontrollata.

Danni economici e ambientali

I danni causati dalla Popillia japonica sono ingenti: colture defogliate, frutteti compromessi, prati e tappeti erbosi distrutti. In Lombardia e Piemonte, molti vivaisti sono stati costretti a mettere in “quarantena” fiori e piante, proteggendoli con reti e barriere. In alcune zone, la risemina dei prati sportivi è diventata una necessità annuale. Il danno non è solo economico, ma anche ambientale: la perdita di biodiversità vegetale e l’alterazione degli ecosistemi locali sono effetti collaterali sempre più evidenti.

Come si diffonde?

Lo scarabeo giapponese è anche un ottimo volatore, capace di coprire fino a 8 km al giorno, e la sua espansione in Italia procede a una velocità stimata di circa 10 km all’anno. La diffusione è inoltre favorita dal trasporto di piante infestate e dalla mancanza di predatori naturali.

Strategie di contenimento

La lotta contro la Popillia japonica è complessa. Le regioni più colpite hanno attivato piani di monitoraggio e contenimento: in Piemonte, ad esempio, sono state installate circa 1.200 trappole “a ombrello” con esche specifiche per attirare e catturare gli adulti. In Lombardia, si utilizzano trappole feromoniche e si promuove la segnalazione degli avvistamenti ai servizi fitosanitari regionali. Tuttavia, le trappole possono attirare più insetti di quanti riescano a catturare, aumentando il rischio di danni alle piante vicine.

Altre misure includono la raccolta manuale degli adulti, l’uso di reti antinsetto per proteggere le colture e la limitazione delle irrigazioni per ostacolare lo sviluppo delle larve nel terreno. L’utilizzo di insetticidi è limitato, sia per la resistenza dell’insetto sia per la necessità di tutelare l’ambiente e gli insetti utili.

Un problema destinato a crescere?

Con il cambiamento climatico e l’aumento delle temperature, il rischio che la Popillia japonica si diffonda ulteriormente è concreto. La sfida sarà trovare un equilibrio tra contenimento e tutela della biodiversità, evitando soluzioni che possano danneggiare ulteriormente l’ecosistema.

Lo scarabeo giapponese rappresenta oggi una delle principali minacce per l’agricoltura e il verde italiano: riconoscerlo, segnalarlo e adottare strategie di difesa integrate è fondamentale per limitare i danni e salvaguardare giardini, colture e paesaggi del nostro territorio.

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