Francesca Deidda aveva 42 anni quando scomparve misteriosamente a San Sperate, nel Sud Sardegna: era il 10 maggio 2024. I suoi resti furono trovati solo il 18 luglio successivo, all'interno di un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito. Oggi, 2 luglio 2025, il marito Igor Sollai è stato condannato dalla Corte d'Assise di Cagliari per il suo femminicidio.
L'uomo, che si era inizialmente dichiarato innocente, ha poi confessato l'atroce delitto: è in carcere già da tempo per omicidio aggravato e occultamento di cadavere.
Igor Sollai, 45 anni, è crollato e ha confessato l'omicidio della moglie lo scorso novembre, quando era già in carcere, dopo aver sostenuto per mesi di essere estraneo ai fatti.
Durante un interrogatorio nel penitenziario di Uta, a Cagliari, ha infatti ammesso le sue responsabilità, descrivendo nei dettagli il delitto e come si è successivamente liberato del cadavere.
Lo scorso 26 febbraio aveva preso il via il processo che, secondo l'avvocato Gianfranco Piscitelli, legale della famiglia della vittima, "non avrebbe riservato sorprese". E così è stato.
Oggi la Corte d'Assise di Cagliari ha condannato Sollai alla pena dell'ergastolo con un anno di isolamento diurno, accogliendo le richieste del pubblico ministero Marco Cocco.
Sono state riconosciute tutte le aggravanti, tranne quella dei futili motivi. Gli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, legali della difesa, avevano chiesto che venissero riconosciute le attenuanti generiche, dato che l'imputato ha collaborato con le autorità, negando la premeditazione.
Stando a quanto emerso, Igor Sollai uccise la moglie colpendola con un martello, mentre era distesa sul divano di casa. Poi ne nascose il corpo in un borsone della palestra, in seguito gettato lungo la statale.
Tramite il cellulare della vittima mandò messaggi ad amici e parenti, facendo credere che Francesca si fosse allontanata volontariamente per un periodo di "riflessione" a causa della separazione dal marito. Anche al datore di lavoro della donna inviò un messaggio, spacciandosi per lei e annunciando il licenziamento.
Familiari e colleghi iniziarono a insospettirsi: fu il fratello della vittima a presentare denuncia ai carabinieri, facendo scattare le indagini.
Igor Sollai avrebbe agito per un duplice obiettivo: economico e sentimentale. Voleva infatti intascare i 100 mila euro della polizza sulla vita stipulata dalla moglie e impossessarsi della casa, di cui risultavano comproprietari. Ma anche poter finalmente vivere la sua relazione extraconiugale alla luce del sole.
A dimostrarlo ci sarebbero i molti messaggi inviati all'amante prima dell'omicidio della donna.
ha dichiarato a L'Unione Sarda il fratello di Francesca, Andrea Deidda, dopo la lettura della sentenza.