02 Jul, 2025 - 12:36

Dramma a Lazise, chi era il bambino di due anni annegato nella piscina dei nonni: ‘Morte cerebrale”

Dramma a Lazise, chi era il bambino di due anni annegato nella piscina dei nonni: ‘Morte cerebrale”

Era stato trovato dai genitori sul fondo della piscina di una villetta nella zona del lago di Garda, di proprietà dei nonni: le sue condizioni erano apparse subito gravissime. 

Dopo tre giorni di agonia, il piccolo Tommaso non ce l'ha fatta. I medici dell'ospedale di Borgo Trento di Verona ne hanno dichiarato la morte cerebrale ieri, 1 luglio 2025. 

Chi era il bambino di due anni annegato nella piscina dei nonni a Lazise

Il piccolo Tommaso era in vacanza con i genitori sul lago di Garda. La famiglia, residente in provincia di Monza - Brianza, stava trascorrendo alcuni giorni nella villetta dei nonni all'interno del complesso "Residenza Costa del sole" a Pacengo, frazione di Lazise, in provincia di Verona.

La tragedia è avvenuta sabato 28 giugno, intorno alle 22, quando il piccolo è stato trovato in stato di incoscienza dai genitori sul fondo della piscina.

L'allarme è scattato subito e il piccolo è stato rianimato sul posto dai soccorritori, prima di essere trasferito all'ospedale Borgo Trento di Verona, dove è stato ricoverato nel reparto di Terapia intensiva pediatrica.

Le sue condizioni erano apparse subito disperate. I medici, dopo due giorni di cure, hanno dovuto purtroppo arrendersi e decretarne la morte cerebrale.

Bimbo morto per "sindrome da annegamento"

La Commissione ospedaliera dell'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona ha quindi accertato che per il bambino di 2 anni non c'era più niente da fare.

Nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 1 luglio, dopo le sei ore previste di osservazione dall’accertamento della morte cerebrale, sono stati informati i genitori.

Mamma e papà non hanno mai lasciato il piccolo, gli sono sempre rimasti accanto, e sono ora assistiti dal personale medico, infermieristico e psicologico della struttura ospedaliera. In queste ore verranno progressivamente scollegati i macchinari che hanno tenuto il bimbo in vita.

Stando a quanto riferito dai medici, Tommaso è morto a causa della "sindrome di annegamento", che si verifica quando una persona rimane a lungo in acqua, inalando liquido nelle vie aeree e nei polmoni. Una condizione che porta a difficoltà respiratorie o danni neurologici gravi fino, appunto, al decesso.

La stessa tragedia nel 2023

Il decesso di Tommaso è avvenuto poco più di due anni dopo quella di un bambino tedesco di tre anni, anche lui annegato nella piscina di una villetta adiacente a quella dei nonni del piccolo, nello stesso residence. Era il 13 giugno del 2023.

Sulla vicenda indagano i carabinieri di Lazise: la Procura ha aperto un'inchiesta, al momento senza ipotesi di reato né indagati.

Un dramma simile si è consumato anche a Castrezzato, in provincia di Bergamo, dove un bambino di 4 anni è annegato nella piscina "Tintarella di Luna" dopo essere sfuggito al controllo del padre. Il bagnino in servizio in quel momento, Matteo Formenti, è stato ritrovato senza vita: l'ipotesi è che si sia suicidato, probabilmente sopraffatto dal dolore e dai sensi di colpa.

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