Era stato trovato dai genitori sul fondo della piscina di una villetta nella zona del lago di Garda, di proprietà dei nonni: le sue condizioni erano apparse subito gravissime.
Dopo tre giorni di agonia, il piccolo Tommaso non ce l'ha fatta. I medici dell'ospedale di Borgo Trento di Verona ne hanno dichiarato la morte cerebrale ieri, 1 luglio 2025.
Il piccolo Tommaso era in vacanza con i genitori sul lago di Garda. La famiglia, residente in provincia di Monza - Brianza, stava trascorrendo alcuni giorni nella villetta dei nonni all'interno del complesso "Residenza Costa del sole" a Pacengo, frazione di Lazise, in provincia di Verona.
La tragedia è avvenuta sabato 28 giugno, intorno alle 22, quando il piccolo è stato trovato in stato di incoscienza dai genitori sul fondo della piscina.
L'allarme è scattato subito e il piccolo è stato rianimato sul posto dai soccorritori, prima di essere trasferito all'ospedale Borgo Trento di Verona, dove è stato ricoverato nel reparto di Terapia intensiva pediatrica.
Le sue condizioni erano apparse subito disperate. I medici, dopo due giorni di cure, hanno dovuto purtroppo arrendersi e decretarne la morte cerebrale.
La Commissione ospedaliera dell'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona ha quindi accertato che per il bambino di 2 anni non c'era più niente da fare.
Nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 1 luglio, dopo le sei ore previste di osservazione dall’accertamento della morte cerebrale, sono stati informati i genitori.
Mamma e papà non hanno mai lasciato il piccolo, gli sono sempre rimasti accanto, e sono ora assistiti dal personale medico, infermieristico e psicologico della struttura ospedaliera. In queste ore verranno progressivamente scollegati i macchinari che hanno tenuto il bimbo in vita.
Stando a quanto riferito dai medici, Tommaso è morto a causa della "sindrome di annegamento", che si verifica quando una persona rimane a lungo in acqua, inalando liquido nelle vie aeree e nei polmoni. Una condizione che porta a difficoltà respiratorie o danni neurologici gravi fino, appunto, al decesso.
Il decesso di Tommaso è avvenuto poco più di due anni dopo quella di un bambino tedesco di tre anni, anche lui annegato nella piscina di una villetta adiacente a quella dei nonni del piccolo, nello stesso residence. Era il 13 giugno del 2023.
Sulla vicenda indagano i carabinieri di Lazise: la Procura ha aperto un'inchiesta, al momento senza ipotesi di reato né indagati.
Un dramma simile si è consumato anche a Castrezzato, in provincia di Bergamo, dove un bambino di 4 anni è annegato nella piscina "Tintarella di Luna" dopo essere sfuggito al controllo del padre. Il bagnino in servizio in quel momento, Matteo Formenti, è stato ritrovato senza vita: l'ipotesi è che si sia suicidato, probabilmente sopraffatto dal dolore e dai sensi di colpa.