Il delitto di Garlasco, uno dei casi di cronaca nera più discussi degli ultimi vent’anni, torna al centro dell’attenzione grazie alle nuove tecnologie. Un video realizzato con l’intelligenza artificiale (AI) ha permesso di ricostruire nei dettagli le fasi dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 nella villetta di famiglia a Garlasco, in provincia di Pavia. La ricostruzione, trasmessa da Quarta Repubblica su Rete 4, si basa sulla verità giudiziaria emersa durante il processo che ha portato alla condanna definitiva di Alberto Stasi, fidanzato della vittima.
Secondo la ricostruzione AI, la mattina del delitto Alberto Stasi si reca in bicicletta alla casa dei Poggi. Sono le 9:12 quando suona il citofono: Chiara, ancora in pigiama e intenta a guardare la televisione, si alza, disattiva l’allarme e apre la porta al fidanzato. Da qui, secondo la versione processuale, i due avrebbero avuto una discussione dai motivi mai del tutto chiariti, che degenera rapidamente in violenza.
Nel filmato realizzato con l’intelligenza artificiale, si vede Stasi colpire Chiara alle spalle con un oggetto non identificato: l’arma del delitto, infatti, non è mai stata ritrovata né identificata con certezza. Il colpo tramortisce la ragazza, che cade a terra. Stasi la trascina quindi per i piedi lungo il corridoio, colpendola ancora, forse in risposta a un tentativo di reazione della vittima.
La ricostruzione mostra poi Stasi che prende Chiara e la lancia giù per le scale che portano alla cantina, dove il corpo verrà successivamente ritrovato. Le mani dell’aggressore si sporcano di sangue durante l’azione. Dopo il delitto, Stasi si dirige in bagno, si lava accuratamente, pulisce il lavandino e il dispenser del sapone, prende un asciugamano e l’arma del delitto, quindi esce dalla villetta.
Dopo aver lasciato la scena del crimine, Stasi sale sulla sua bicicletta e torna a casa, distante meno di due chilometri. Alle 9:35, secondo i dati informatici acquisiti dagli inquirenti, accende il computer. Tutto si svolge in un arco temporale di soli 23 minuti, una tempistica che ha sempre destato discussioni e approfondimenti nel corso delle indagini e dei processi.
Nonostante la condanna definitiva di Alberto Stasi nel 2015, il caso Garlasco non ha mai smesso di far discutere. A 18 anni dall’omicidio, la Procura di Pavia ha riaperto le indagini, questa volta indagando anche Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi. L’ipotesi investigativa è che ci possa essere stato più di un assassino, anche se al momento non sono emerse prove definitive in tal senso.
La ricostruzione realizzata con l’intelligenza artificiale rappresenta un passo avanti nella divulgazione e nell’analisi dei casi giudiziari. Grazie all’AI, è stato possibile visualizzare in modo dettagliato la sequenza degli eventi così come ricostruita dagli inquirenti e dai magistrati, offrendo al pubblico uno strumento in più per comprendere la complessità della vicenda.
Questa tecnologia, già utilizzata in ambito forense per simulare dinamiche di incidenti o crimini, permette di integrare dati processuali, testimonianze e perizie in un’unica narrazione visiva, facilitando la comprensione anche degli aspetti più tecnici e controversi.