30 Jun, 2025 - 16:31

La Russia avanza verso l’Ucraina occidentale: è davvero caduto il primo villaggio di Dnipropetrovsk?

La Russia avanza verso l’Ucraina occidentale: è davvero caduto il primo villaggio di Dnipropetrovsk?

Il conflitto tra Russia e Ucraina continua a evolversi, con nuovi sviluppi che spostano l’attenzione verso l’occidente ucraino. Dopo anni di intensi combattimenti nelle regioni orientali e meridionali, un nuovo possibile fronte si apre: Dnipropetrovsk. Le recenti notizie sull’avanzata russa in questa regione sollevano interrogativi sulla strategia di Mosca.

Un nuovo fronte si apre: la conquista di Dachnoye

La Russia ha conquistato il primo villaggio nell’oblast di Dnipropetrovsk, così afferma l’agenzia di stampa statale russa, Ria Novosti, citando un influente funzionario russo, Vladimir Rogov.

Secondo quanto riportato, le forze russe avrebbero preso il controllo del villaggio di Dachnoye, situato al confine tra le regioni di Donetsk e Dnipropetrovsk.

Sebbene la notizia abbia rapidamente suscitato preoccupazioni sulla possibile estensione dell’avanzata russa verso l’Ucraina centrale, non ci sono state immediate conferme ufficiali né da parte ucraina né da parte russa.

Un elemento significativo proviene dalla mappa interattiva di DeepState, una delle fonti non governative più seguite nel monitoraggio del conflitto, che ha aggiornato l’area interessata segnalando una zona grigia. Ciò potrebbe indicare che nella località siano attualmente in corso combattimenti.

Solo poche settimane fa, Mosca aveva già annunciato pubblicamente che le sue forze avrebbero proseguito l’avanzata in direzione di Dnipropetrovsk. Le nuove dichiarazioni sembrano dunque inserirsi in questa strategia annunciata, il che alimenta ulteriori interrogativi sulla consistenza e sulla reale portata dell’offensiva.

L'esercito russo ha affermato, il 7 luglio, di aver catturato il primo villaggio nella regione. Secondo l'annuncio, le forze armate di Mosca avrebbero preso il controllo del villaggio di Dachnoye.

L'importanza strategica della regione e l’evoluzione del conflitto

La regione di Dnipropetrovsk, situata nel sud-est dell’Ucraina, occupa una posizione strategica. Funge da porta d’accesso verso le regioni centrali e occidentali del paese, oltre ad essere uno dei principali centri industriali dell’intera Ucraina e snodo logistico fondamentale.

Per Mosca, dunque, aprire un fronte qui rappresenta una mossa tattica e simbolica di grande rilievo, che potrebbe modificare significativamente la geografia del conflitto.

Nel corso del 2024, le forze russe hanno mantenuto un costante avanzamento nell’Ucraina orientale consolidando il controllo su diverse aree.

Nel primo semestre del 2025, inoltre, l’esercito di Mosca ha rivendicato la riconquista della regione russa di Kursk, teatro di un’incursione ucraina iniziata nell’agosto 2024. A questo si aggiunge l’espansione nel nord-est dell’Ucraina, in particolare nella regione di Sumy.

La pressione russa dunque si manifesta su più fronti: nel sud, nell’est e nel nord-est creando un cerchio strategico che preoccupa.

Diplomazia in stallo e scenari futuri

La notizia dell’eventuale caduta del villaggio di Dachnoye giunge in un momento particolarmente delicato, mentre sono in corso tentativi diplomatici per porre fine al conflitto tra Russia e Ucraina.

Sotto la mediazione degli Stati Uniti, le due parti hanno tenuto i primi colloqui diretti dopo molti mesi. Tuttavia, nonostante Mosca abbia dichiarato più volte la propria disponibilità, le condizioni imposte dalla Russia non sono accettabili per Kiev. Questo scenario lascia il processo in uno stato di stallo.

Attualmente la Russia occupa circa il 20 per cento del territorio ucraino. L’intera penisola di Crimea resta sotto controllo russo, così come oltre il 99 per cento della regione di Luhansk, più del 70 per cento delle regioni di Donetsk, Zaporizhia e Kherson, e porzioni delle regioni di Kharkiv e Sumy.

È importante sottolineare che l’oblast di Dnipropetrovsk non figura tra le regioni che la Russia ha rivendicato nei recenti colloqui di pace tenutisi a Istanbul, in Turchia.

Nel frattempo, si attendono nuovi dettagli su un possibile prossimo incontro tra le delegazioni di Mosca e Kiev. La direzione futura del conflitto, ancora altamente incerta, sarà profondamente influenzata da quanto accadrà nei prossimi giorni su entrambi i fronti: quello militare e quello diplomatico.

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