Timori anche in Italia per la guerra tra Iran e Israele, soprattutto dopo l'attacco nella notte tra ieri e oggi, 22 giugno 2025, da parte degli USA. Nel nostro Paese resta altissima l’allerta per la sicurezza, in particolare attorno a sedi diplomatiche, obiettivi sensibili e luoghi legati ai Paesi coinvolti nella crisi in Medio Oriente.
Le misure di sorveglianza, già potenziate con l’inizio del conflitto, sono state ulteriormente rafforzate dopo l’attacco americano ai siti iraniani. Particolare attenzione è rivolta alle basi militari statunitensi in Italia, da Aviano a Sigonella, e alla sicurezza dell’ambasciatore USA a Roma. Il Viminale ha convocato il Comitato di analisi strategica antiterrorismo e il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con la partecipazione dell’intelligence e delle forze dell’ordine.
Oltre 29.000 siti in Italia sono attualmente vigilati, di cui circa 1000 legati a interessi statunitensi e israeliani. Maggiore attenzione anche per gli eventi pubblici del fine settimana, come il Giubileo dei governanti e la messa del Papa a San Giovanni in Laterano. Sorvegliata anche l’area del Vaticano. Il governo auspica una soluzione politica al conflitto e una de-escalation, mentre continua il monitoraggio su possibili minacce e scenari in evoluzione legati al contesto internazionale.
Dalle prime ore del mattino di oggi, le istituzioni italiane sono in fermento dopo l'inserimento degli USA nella guerra tra Israele e Iran. In seguito all’operazione militare degli Stati Uniti in Iran, il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha disposto il rafforzamento delle misure di prevenzione e analisi del rischio in Italia, con particolare attenzione alla minaccia terroristica.
È stata confermata la massima allerta per tutti gli obiettivi sensibili presenti sul territorio nazionale, inclusi circa 1.000 siti collegati a interessi statunitensi e israeliani. La misura riguarda oltre 29.000 siti attualmente sotto vigilanza, tra cui più di 10.000 infrastrutture critiche.
Alla riunione hanno partecipato le forze dell’ordine, le agenzie di intelligence e i responsabili della cybersicurezza. In mattinata, prima del vertice al Viminale, si era tenuto un incontro del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (CASA), che ha visto il contributo degli esperti di intelligence e polizia.
Durante i lavori sono stati esaminati i risultati delle più recenti indagini e tracciate le nuove linee operative, alla luce del peggioramento del contesto geopolitico mediorientale e delle possibili ripercussioni sulla sicurezza interna italiana. In Italia sono "un migliaio" gli obiettivi ritenuti sensibili che riguardano interessi statunitensi e israeliani.
Questo è quanto è emerso dalla riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che dopo l'operazione militare USA in Iran ha disposto il potenziamento delle attività di prevenzione e analisi dei rischi per la sicurezza interna, con particolare attenzione alle misure di contrasto al terrorismo.
Anche a Roma le misure di sicurezza sono state aumentate. Intensificata la sorveglianza degli obiettivi sensibili statunitensi e delle misure a tutela dell'ambasciatore. Innalzata, inoltre, la sensibilizzazione dei servizi in atto per gli eventi di oggi, domenica 22 giugno 2025. Tra gli appuntamenti in programma, la seconda giornata del Giubileo dei governanti.
Nei prossimi giorni potrebbero essere rese disponibili nuove disposizioni. Si teme infatti che, dopo l'inserimento nel conflitto degli USA, l'Iran possa colpire gli alleati degli Stati Uniti e i Paesi membri della NATO. L'opposizione ha chiesto di non lasciare agli USA l'utilizzo delle basi militari e di non supportare ulteriormente il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
In questo momento ci sono circa 122 italiani in partenza dall'Egitto in direzione Verona.