Alta tensione, fiato sospeso per l'atmosfera da brividi e una colonna sonora perfetta - dal genio creativo del maestro John Williams - per l'effetto che in tempi moderni chiamiamo "jumpscare": chi non ricorda il capolavoro diretto da Steven Spielberg, Lo squalo? Prima di scoprire tutte le location dove è stato girato il film basato sul libro di Peter Benchley, tra i paesaggi della costa orientale del Massachusetts, ecco il trailer della pellicola uscita in sala nel 1975.
Le ambientazioni nelle profondità marine, lo squalo meccanico che per i tempi in cui è stato girato rappresentava l'avanguardia pura tra gli animatronics (in grado di fare paura tanto quanto un animale realizzato oggi in CGI) e la colonna sonora con quella semplice ma efficacissima alternanza di note (MI-FA, FA-FA#), sono un mix di elementi perfetti, capaci di far venire i brividi lungo la schiena nonostante il passare degli anni.
Per i curiosi che si stessero chiedendo dove sia stato girato Lo squalo, la risposta è semplice: il cuore pulsante delle location del film è Amity Island, nonché Martha’s Vineyard, un’isola che affaccia sulla costa orientale del Massachusetts. Un'ambientazione che il regista dell'iconica pellicola, il maestro Steven Spielberg, ha scelto per via delle spiagge basse perfette per le riprese in mare aperto, ma anche per il senso di desolazione e isolamento che trasuda da quei paesaggi.
Una delle scene più famose del film, quella della morte di Chrissie, sono state girate a Edgartown South Beach e Cow Beach, entrambe spiagge dal fondale poco profondo, che sembrava proprio prestarsi ad hoc per il gigantesco squalo bianco meccanico Bruce, lo spaventoso protagonista della storia da brividi.
Tra le altre location dove è stato girato Lo squalo, ricordiamo Edgartown, usata per le scene in città, la stazione di polizia, il giornale e i negozi. Resta iconico anche il porto di Edgartown, che nel film è diventato l'Amity Harbor.
Per una restituzione più autentica e veritiera della realtà, il regista aveva abbandonato quasi del tutto l'idea di fare affidamento sulle classiche vasche d'acqua usate solitamente nel cinema, preferendo far "nuotare" lo squalo animatronic direttamente in mare aperto.
Il risultato? Gli squali (ne sono stati realizzati tre in totale) sono finiti in fondo al mare, danneggiati dall'acqua salata, poi recuperati da team di sommozzatori. L'unico superstite è esposto davanti alla U Pic Parts nella San Fernando Valley. Il film è un mix di impressionante tecnica, immagini super realistiche e un budget stellare pari a 9 milioni di dollari, una cifra da record per l'epoca.
Non in molti sanno che in realtà il film inizialmente avrebbe dovuto essere ambientato sulla spiaggia di Long Island, a New York. Per i più curiosi che volessero vedere dal vivo tutte le ambientazioni, è possibile vivere questa magica esperienza con un tour ad hoc.
Uno degli elementi - se non quello principale - che ha reso Lo squalo uno dei film cult dell'alta tensione è sicuramente la colonna sonora scritta dal leggendario John Williams. Il compositore e il regista prima di quest'occasione avevano lavorato insieme solo una volta, poi invece il loro sodalizio è diventato uno dei più longevi - e fortunati - del grande schermo, al pari dell'iconico duo Alfred Hitchcock/Bernard Herrmann (basta pensare al tema di Psyco che parte nella doccia).
Respiro corto, battiti del cuore accelerati, tensione che si taglia con un coltello: queste sono le sensazioni che assalgono chi ascolta le note della creazione di Williams e che ha fatto da apripista al culto della musica nei film horror, dove la suspense è tutto.
La colonna sonora de Lo squalo dal 1975 resta ancora iconica nella storia del cinema ed è un indiscusso capolavoro. Cosa si nasconde dietro questa magica composizione? L'alternanza di due "semplici" note bassissime in realtà, separate da un intervallo di semitono l’una dall’altra (MI – FA ; FA – FA#). Il tema de Lo squalo, così potente, riconoscibile ed evocativo, è entrato nell'immaginario collettivo quando si pensa al terrore o a una situazione di pericolo.
L'opera è stata registrata nel marzo del 1975 presso gli studios della 20th Century Fox e l'anno dopo ha vinto un Oscar, un Golden Globe, un BAFTA e un Grammy, classificandosi come una delle migliori musiche al mondo per quanto riguarda l'universo cinematografico.
Del resto una colonna sonora così non poteva che accompagnare una pellicola eccezionale che ha fatto da spartiacque tra i capolavori d'essai e i blockbuster, segnando l'inizio dell'era della Nuova Hollywood. Fino al 1977, quando George Lucas ha cambiato il mondo con il primo Star Wars, Lo squalo di Spielberg è stato il film con maggior incasso nella storia.
A proposito del capolavoro cinematografico di Spielberg è stata detta e scritta la qualunque, non tutti sono a conoscenza però di alcuni episodi esilaranti avvenuti sul set, come ogni buon film che si rispetti. Il fun fact più curioso e divertente di tutti forse è proprio quello che ha visto protagonista un'altra leggenda del cinema presente durante la fase di pre-produzione della pellicola.
Steven Spielberg si trovava nel laboratorio degli effetti speciali insieme a Martin Scorsese, John Milius e George Lucas quando il regista di Guerre Stellari per poco non è rimasto vittima del famigerato squalo.
Lucas curioso di scoprire il funzionamento dell'imponente e spaventoso animatonic, aveva messo la testa tra gli affilati denti del mostro marino, rimanendo incastrato nella macchina. Nessuna grave conseguenza per fortuna ma l'episodio poi è diventato virale tra i fan.