19 Jun, 2025 - 12:23

Bonus edilizi, detrazione 50% prima casa e spinta agli incentivi green: le nuove istruzioni AdE

Bonus edilizi, detrazione 50% prima casa e spinta agli incentivi green: le nuove istruzioni AdE

I Bonus edilizi continuano ad influenzare le scelte degli italiani in tema di investimenti immobiliari, riqualificazione energetica e sicurezza sismica. La Legge di Bilancio 2025 conferma la centralità degli incentivi per i lavori in ambito edilizio, ma introduce alcune importanti modifiche. 

L’Agenzia delle Entrate, attraverso la circolare n. 8/E, ha delineato con chiarezza le condizioni per beneficiare delle nuove aliquote potenziate, riservate soprattutto a chi interviene sulla prima casa.

Cosa cambia per chi ristruttura la propria abitazione principale? Quali spese restano ammissibili per il 2025? Come si evolvono gli incentivi per gli impianti di riscaldamento più efficienti dal punto di vista ambientale? E infine, quali novità riguardano il Superbonus e la gestione delle detrazioni pluriennali?

Prima di analizzare ogni dettaglio, vi lasciamo alla visione del video YouTube di Jacopo Tartaglia sulle novità in tema di Bonus ristrutturazioni in vigore da quest'anno.

Bonus edilizi 2025: detrazioni più alte per la prima casa

Partiamo subito dalla prima novità in tema di Bonus edilizi, quella riguardante i lavori eseguiti sull'abitazione principale.

Chi ristruttura la prima casa nel 2025 potrà beneficiare di una detrazione del 50% per spese sostenute nell’ambito del Bonus ristrutturazioni, Ecobonus e Sismabonus.

Si tratta di un’aliquota potenziata rispetto al 36% previsto in via ordinaria, applicabile anche alle pertinenze dell’immobile, come garage e cantine.

Il requisito fondamentale è che l’unità abitativa venga adibita ad abitazione principale al termine dei lavori. L’agevolazione si estende anche agli immobili destinati come dimora abituale per un familiare del contribuente, entro i limiti previsti (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo).

Le nuove aliquote sono temporanee: per gli anni successivi, la detrazione scenderà al 36% nel 2026 e al 30% nel 2027, sempre in presenza della destinazione a prima casa. La norma si applica a proprietari e titolari di diritti reali di godimento, come l’usufrutto.

Bonus edilizi e transizione ecologica: stop alle caldaie a gas

Dal 1° gennaio 2025, non saranno più ammessi ai Bonus edilizi gli interventi di sostituzione di impianti invernali con caldaie a condensazione alimentate a combustibili fossili. Una scelta coerente con la Direttiva UE 2024/1275 che vieta nuovi incentivi per tecnologie ritenute non allineate agli obiettivi ambientali europei.

Restano invece agevolabili:

  • le pompe di calore ad assorbimento a gas;
  • i microcogeneratori, anche se alimentati da fonti fossili;
  • i generatori a biomassa;
  • i sistemi ibridi con pompa di calore e caldaia

Il vantaggio fiscale è ancora disponibile nel 2025 anche per questi interventi, purché siano eseguiti su edifici residenziali.

I contribuenti devono però fare attenzione alle tempistiche: per gli impianti a gas, le spese devono essere sostenute entro il 31 dicembre 2024, anche se i lavori si concludono nel 2025.

Secondo dati INPS e Agenzia delle Entrate, tali misure si sono rivelate determinanti nel contenere i costi energetici per le famiglie, in particolare nelle fasce con ISEE medio-basso.

Superbonus 2025 e detrazioni: le istruzioni operative

Il Superbonus per il 2025 prevede un’aliquota ridotta al 65%, applicabile a interventi realizzati da:

  • condomìni;
  • persone fisiche su edifici da 2 a 4 unità;
  • Onlus;
  • Organizzazioni di volontariato (OdV);
  • Associazioni di promozione sociale (Aps).

Per accedere al beneficio è indispensabile presentare la CILA entro il 15 ottobre 2024. Nel caso di demolizione e ricostruzione, va trasmessa anche l’istanza per il titolo abilitativo edilizio. È inoltre richiesta la delibera condominiale di approvazione degli interventi.

Un aspetto rilevante riguarda la gestione delle detrazioni già maturate. I contribuenti che nel 2023 hanno sostenuto spese per lavori agevolati possono optare, tramite dichiarazione integrativa, per la ripartizione in dieci quote annuali. La comunicazione va inviata entro il 31 ottobre 2025.

Eventuali maggiori imposte derivanti dalla modifica potranno essere versate senza sanzioni, entro il saldo delle imposte 2024.

Infine, confermato anche il bonus mobili con un tetto massimo di spesa detraibile pari a 5.000 euro, destinato a chi esegue lavori di ristrutturazione edilizia.

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