13 Jun, 2025 - 10:27

Proroga scadenze imposte al 21 luglio 2025: per chi e cosa sapere

Proroga scadenze imposte al 21 luglio 2025: per chi e cosa sapere

Nella riunione del Consiglio dei Ministri del 12 giugno 2025, è stata disposta la proroga delle scadenze fiscali del 30 giugno al 21 luglio 2025.

Una riunione non molto lunga, durante la quale è stato varato un decreto legge che prevede la proroga della scadenza delle imposte sui redditi.

In questo articolo, spiegheremo chi sono i contribuenti interessati dalla proroga e le imposte interessate al differimento, le nuove scadenze e tutte le altre misure del decreto fiscale.

Proroga scadenze imposte: chi sono i soggetti coinvolti

Dopo il via libera del Senato al decreto acconti Irpef dell’11 giugno 2025, il 12 giugno 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge fiscale che introduce un’attesa, ma anche immaginata, proroga delle scadenze per il versamento delle imposte.

Professionisti e contribuenti non sempre riescono a rispettare le scadenze fissate al 30 giugno per diversi motivi: una molteplicità di adempimenti sovrapposti, ritardi e rallentamenti. Per questo le scadenze del 30 giugno per il saldo 2024 e l’acconto 2025 delle imposte sono state differite al 21 luglio 2025 senza l’applicazione di sanzioni.

Viene, altresì, mantenuta la possibilità di versamento entro il 30 agosto, ma questa volta con l’applicazione di una maggiorazione dello 0,40%.

I soggetti che beneficiano della proroga dei termini per il versamento delle imposte sono:

  • Coloro che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA), oppure presentano cause di esclusione dagli stessi;
  • I contribuenti che adottano il regime di vantaggio o il regime forfettario;
  • I soci, gli associati e i collaboratori di imprese, società o associazioni che applicano gli ISA.

Restano esclusi dalla proroga i contribuenti persone fisiche che non esercitano attività d’impresa o di lavoro autonomo, in linea con la volontà del legislatore di riservare l’agevolazione ai soggetti economicamente attivi e maggiormente coinvolti in obblighi fiscali articolati.

Allo stesso modo, non rientrano tra i beneficiari della proroga neppure i soggetti che svolgono esclusivamente attività agricole e che producono unicamente redditi agrari, come disciplinato dagli articoli 32 e seguenti del TUIR.

Quali sono le imposte prorogate al 21 luglio 2025

Il decreto stabilisce il rinvio dei versamenti derivanti dalle dichiarazioni dei redditi, IRAP e IVA, inizialmente fissati per il 30 giugno 2025.

Nel dettaglio, la proroga riguarda:

  • Il saldo 2024 e il primo acconto 2025 dell’IRPEF, comprese le relative addizionali regionale e comunale, e dell’IRES;
  • Il saldo e l’acconto della cedolare secca applicata ai canoni di locazione;
  • Le imposte sostitutive dovute dai contribuenti che adottano il regime forfetario o il regime di vantaggio (minimi);
  • Ulteriori imposte sostitutive, come quella relativa al maggior reddito concordato, nonché addizionali (es. la cosiddetta "tassa etica") e maggiorazioni (ad esempio per le società di comodo);
  • Il saldo 2024 e il primo acconto 2025 dell’IVIE, dell’IVAFE e dell’imposta sulle cripto-attività.

Una novità di particolare rilievo riguarda l’estensione della proroga anche all’imposta sostitutiva sul maggior reddito concordato, prevista dagli articoli 20-bis e 31-bis del D.Lgs. n. 13/2024.

Questa disposizione interessa in modo specifico i contribuenti che hanno aderito al concordato preventivo biennale.

La proroga si estende anche ai versamenti derivanti dalla dichiarazione IVA. In particolare, qualora il saldo IVA relativo all’anno 2024 non sia stato versato entro la scadenza ordinaria del mese di marzo, sarà possibile effettuare il pagamento entro il 21 luglio 2025. In questo caso, si applica una maggiorazione dello 0,4% per ogni mese decorrente dal 17 marzo fino al 30 giugno 2025.

Rientrano nella proroga anche i contributi previdenziali INPS dovuti da artigiani, commercianti e liberi professionisti iscritti alle rispettive Gestioni. La scadenza rinviata riguarda sia il saldo 2024 sia il primo acconto 2025.

Nuove scadenze e istruzioni: ecco le novità

Il nuovo termine da segnare con attenzione è il 21 luglio 2025. Entro questa data, i contribuenti beneficiari della proroga potranno effettuare i versamenti dovuti sulla base delle dichiarazioni dei redditi, dell’IRAP e dell’IVA senza applicare alcuna maggiorazione.

Per chi avesse necessità di un ulteriore margine di tempo, il decreto prevede la possibilità di posticipare il pagamento al 20 agosto 2025, con l’applicazione di una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.

Proroga scadenze imposte 2025: cosa sapere

1.    Proroga: le scadenze fiscali del 30 giugno sono state spostate al 21 luglio 2025, senza sanzioni per i contribuenti coinvolti.
2.    Soggetti interessati: beneficiano della proroga professionisti, contribuenti con regimi forfettari o ISA, escludendo persone fisiche senza attività d’impresa e agricoltori.
3.    Nuove scadenze: versamenti senza maggiorazioni entro il 21 luglio; possibile ulteriore differimento al 20 agosto con maggiorazione dello 0,40%.

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