13 Jun, 2025 - 08:52

Decreto Acconti Irpef approvato: tutte le novità e cosa cambia

Decreto Acconti Irpef approvato: tutte le novità e cosa cambia

L’11 giugno 2025 il Senato ha dato il via libera, senza modifiche, al disegno di legge di conversione del Decreto Legge n. 55/2025, riguardante le disposizioni urgenti sugli acconti Irpef. 

Il Decreto interviene per correggere una discrepanza normativa emersa a seguito della riforma fiscale del 2023 e della legge di bilancio 2025, che hanno ridefinito le aliquote Irpef e ampliato la no tax area.

In questo articolo, vediamo quali sono tutte le novità sugli acconti e cosa cambia.

Decreto acconti Irpef: cosa cambia per i contribuenti

Il correttivo fiscale sulle aliquote Irpef ha ricevuto l’ok dal Senato e ora attende solo l’approvazione definitiva da parte della Camera, fissata entro il 22 giugno.

Il decreto introduce, limitatamente al 2024, le nuove aliquote e gli scaglioni Irpef stabiliti dalla Legge di Bilancio 2025, insieme all’aumento della detrazione per i redditi da lavoro dipendente, che passa a 1.955 euro.

Viene, inoltre, ampliata la no tax area per i lavoratori dipendenti, portandola a 8.500 euro, equiparandola così a quella già prevista per i pensionati.

Il decreto cambia le regole per il calcolo degli acconti Irpef nel 2025, che dovranno ora basarsi sulle nuove aliquote e detrazioni in vigore.

La novità riguarda circa 2,2 milioni di contribuenti, soprattutto lavoratori autonomi e chi ha redditi diversi da lavoro dipendente o pensione.

Per la maggior parte dei lavoratori dipendenti e pensionati, invece, non cambia nulla perché per loro le nuove aliquote erano già state considerate nelle trattenute Irpef del 2025. 

Per chi è interessato, la misura porta a una riduzione degli acconti da pagare nel 2025, per un totale di circa 245,5 milioni di euro, somma che verrà poi recuperata nel saldo del 2026.

Cosa contiene il decreto acconti Irpef

Il Decreto sugli acconti Irpef fa parte del processo di riforma del sistema fiscale avviato con il D.Lgs. n. 216/2023, che ha rappresentato il primo passo della revisione di Irpef e Ires, e rafforzato successivamente dalla Legge di Bilancio 2025.

Il comma 1 stabilisce che, per il calcolo dell’acconto Irpef relativo al 2025, si devono applicare le nuove aliquote e detrazioni introdotte dalla riforma, limitando la vecchia norma transitoria al solo anno 2024.

Viene confermata la detrazione di 1.955 euro per i redditi da lavoro dipendente fino a 15.000 euro, esclusi i pensionati.

Come già detto, solo circa 2,2 milioni di contribuenti, su un totale di 37,8 milioni, sono effettivamente tenuti al pagamento degli acconti Irpef. Per lavoratori dipendenti e pensionati, invece, non ci sono variazioni, dato che l’aumento dell’acconto è già stato considerato nelle trattenute del 2025.

Per gli altri contribuenti, cioè coloro che percepiscono redditi diversi da lavoro dipendente o pensione, si verifica uno spostamento delle entrate fiscali: nel 2025 si registreranno minori incassi, compensati da maggiori versamenti nel 2026 per la stessa cifra.

Il Ministero dell’Economia ha inoltre chiarito che questa norma riguarda solo chi ha un debito Irpef residuo superiore a 51,65 euro.

Infine, i commi da 2 a 4 spiegano le modalità di copertura finanziaria: il fondo del Ministero dell’Economia per il 2026 verrà incrementato di 245,5 milioni, compensando l’aumento con una riduzione equivalente di altri fondi esistenti, così da mantenere l’equilibrio delle finanze pubbliche.

Quali sono i passi successivi

Dopo il via libera del Senato, il disegno di legge di conversione del Decreto n. 55/2025 è ora all’esame della Camera dei Deputati, che dovrà pronunciarsi entro il 22 giugno 2025, termine ultimo per la sua approvazione definitiva.

Considerata l’ampia condivisione sul provvedimento, sostenuto da associazioni professionali come Caf e consulenti fiscali, oltre che dai principali sindacati, si prevede un iter parlamentare veloce e senza intoppi, con poche o nessuna modifica al testo.

Decreto acconti Irpef: le novità principali

1.    Il Senato ha approvato senza modifiche il Decreto Legge n. 55/2025, che corregge le incongruenze nate dopo la riforma fiscale 2023 e la legge di bilancio 2025, ridefinendo aliquote, detrazioni e no tax area per gli acconti Irpef.
2.    Per il 2025, gli acconti dovranno essere calcolati con le nuove aliquote e detrazioni, interessando circa 2,2 milioni di contribuenti (soprattutto autonomi e redditi diversi da lavoro dipendente o pensione), con una riduzione degli acconti nel 2025 e un recupero nel saldo del 2026.
3.    Il provvedimento, parte integrante della riforma fiscale avviata nel 2023, è ora all’esame della Camera con scadenza 22 giugno 2025; l’iter si prevede rapido grazie al sostegno di associazioni professionali e sindacati.

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