10 Jun, 2025 - 15:49

Chi è la donna morta per una liposuzione a Roma, tre indagati: “Clinica senza autorizzazione”

Chi è la donna morta per una liposuzione a Roma, tre indagati: “Clinica senza autorizzazione”

Aveva deciso di sottoporsi a una liposuzione in uno studio privato a Roma: è morta in seguito a un malore, sopraggiunto durante l'intervento. Ana Sergia Alcivar Chenche aveva 46 anni: la tragedia è avvenuta nella notte tra domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025.

Per questo decesso improvviso tre sanitari sono stati iscritti nel registro degli indagati. Sono ora accusati di omicidio colposo. Ancora diversi i punti da chiarire sulla vicenda.

Chi era la donna morta dopo una liposuzione a Roma?

Ana Sergia Alcivar Chenche era originaria dell'Ecuador ed è morta al Policlinico Umberto I di Roma, dove era stata trasportata in gravissime condizioni dopo l'una nella notte tra domenica e lunedì. 

Stando a quanto emerso, la 46enne aveva scelto di sottoporsi a un intervento di liposuzione presso una clinica privata in via Francesco Roncati, in zona Torrevecchia a Roma. Durante l'operazione, però, la donna si è sentita male.

Dopo un primo tentativo di rianimazione da parte dell'equipe dell'ambulatorio, è stata trasportata tramite un'ambulanza privata all'ospedale Umberto I. Qui, nonostante gli sforzi dei medici, ne è stato dichiarato il decesso.

La Procura indaga per omicidio colposo

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo e tre persone sono state iscritte nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di omicidio colposo. Si tratta di un medico, di un anestesista e di un'infermiera.

Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco, dovranno chiarire non solo le cause del decesso della 46enne, ma anche fare luce sulla dinamica dell'intervento e sul coinvolgimento dei soccorsi. Secondo le prime informazioni, infatti, sarebbe stata contattata un'ambulanza privata con medico a bordo e non il 118.

Anche la clinica è stata sequestrata: dalle prime verifiche sarebbe sprovvista di autorizzazione da ben 13 anni. Il titolare, medico di origine peruviana, avrebbe ricevuto l'ultimo permesso, valido per cinque anni, nel 2007.

Emersi precedenti per lesioni

"Gruppo di professionisti in Chirurgia Estetica, offriamo il miglior prezzo del mercato italiano senza abbassare la qualità/sicurezza in ciascun intervento": così viene pubblicizzato l'ambulatorio sulla pagina Facebook.

Stando ai primi accertamenti, il medico titolare del centro ha già precedenti per lesioni riguardo a interventi avvenuti nel 2006 e nel 2018. È stato infatti stato denunciato da alcune pazienti che si erano sottoposte a liposuzione e interventi di chirurgia estetica.

Anche l'anestesista avrebbe alcuni precedenti per vicende, però, non legate alla professione. Mercoledì 11 giugno i magistrati affideranno l'incarico per l'esame autoptico.

Intanto Filippo Anelli, presidente della Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri), intervenuto sul caso, ha sottolineato come la medicina estetica vada messa in sicurezza.

Altri due episodi simili si sono infatti verificati nei mesi scorsi a Roma. Margaret Spada, 22enne siciliana, è deceduta dopo una rinoplastica in uno studio privato; stessa sorte per Simonetta Kalfus, 62enne morta dopo una liposuzione.

virgolette
Non si può morire a causa di un intervento di liposuzione perchè il centro medico non era adeguato o perché non è stata gestita correttamente una emergenza medica. Un appello ai pazienti: non scegliete i centri medici solo sulla base delle tariffe delle prestazioni e della pubblicità, magari ricevuta via social

scrive l'infettivologo Matteo Bassetti su Facebook.

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