09 Jun, 2025 - 14:11

Chi è Tamara Ianni? Storia della donna che ha denunciato il clan Spada

Chi è Tamara Ianni? Storia della donna che ha denunciato il clan Spada

Tamara Ianni è una delle figure chiave nella lotta contro la criminalità organizzata a Ostia, grazie alla sua collaborazione con la giustizia che ha contribuito a smantellare il clan Spada, una delle famiglie più potenti e temute della malavita romana. La sua storia, segnata da minacce, violenze e coraggio, rappresenta un caso emblematico di come la collaborazione di civili possa risultare decisiva nello svelare i retroscena di un sistema criminale che per anni ha dominato il territorio.

Tamara Ianni: origini e marito

Le informazioni pubbliche su Tamara Ianni sono limitate, soprattutto per motivi di sicurezza legati alla sua collaborazione con la giustizia. Non sono disponibili dati ufficiali sulla sua età o sul luogo di nascita, ma dalle cronache e dalle interviste emerge che fosse la compagna di Michael Cardoni, figlio di Massimo Cardoni (gambizzato nell’ottobre 2015) e nipote di Giovanni Galleoni, noto boss della malavita di Ostia detto “Baficchio”. Tamara viveva quindi all’interno di un ambiente fortemente legato al crimine organizzato, in un contesto familiare e sociale dove la paura e la violenza erano elementi quotidiani.

La sua vita privata è stata segnata dalla convivenza con Michael Cardoni e dalle pressioni esercitate dal clan Spada, che negli anni si è imposto come nuovo gruppo di potere criminale a Ostia. La coppia era spesso oggetto di minacce e intimidazioni, soprattutto dopo che il potere della famiglia Cardoni e dei loro alleati era stato progressivamente eroso dagli Spada, che avevano acquisito il controllo di case popolari e attività economiche illecite nel quartiere.

La storia di Tamara Ianni nella lotta al clan Spada

Tamara Ianni è diventata famosa per la sua testimonianza nelle indagini contro il clan Spada, in particolare nell’ambito dell’operazione “Sub Urbe”, che ha portato all’arresto di numerosi esponenti della famiglia. La sua collaborazione è stata fondamentale per ricostruire la storia criminale del clan, le dinamiche di potere e i metodi violenti utilizzati per imporsi sul territorio.

Nel suo racconto, Tamara ha descritto in dettaglio il clima di terrore che si respirava a Ostia durante l’ascesa degli Spada. Ha raccontato come il garage di via Antonio Forni fosse stato trasformato in una “stanza delle torture” insonorizzata, dove venivano interrogati e picchiati coloro che si opponevano al clan. Ha anche spiegato come gli Spada, dopo aver eliminato o messo fuori gioco i rivali, si siano impadroniti delle attività criminali e degli alloggi popolari, imponendo un regime di paura e omertà.

La testimonianza di Tamara ha permesso di ricostruire episodi di violenza, estorsione, usura e occupazione abusiva di immobili, tutti elementi che hanno contribuito a confermare la natura mafiosa del clan Spada. Le sue dichiarazioni, insieme a quelle di Michael Cardoni, sono state fondamentali per le indagini della Procura e per la condanna definitiva di numerosi esponenti del clan, tra cui Roberto e Ottavio Spada, condannati all’ergastolo.

Perché Tamara Ianni ha deciso di denunciare il clan Spada?

La decisione di Tamara Ianni di collaborare con la giustizia è maturata in un contesto di crescente pressione e pericolo per la sua vita e quella del compagno. Gli Spada, una volta consolidato il loro potere, hanno iniziato a esercitare una pressione costante su Michael Cardoni e Tamara Ianni, sospettando che potessero essere i responsabili di alcune denunce alle autorità. In particolare, dopo l’arresto di Massimiliano Spada e sua moglie per il furto di energia elettrica nel dicembre 2015, la situazione è precipitata: i Cardoni si sono sentiti “con le spalle al muro” e hanno deciso di collaborare con la giustizia per proteggere la loro incolumità e quella dei loro cari.

Tamara ha raccontato che, dopo una notte in cui una ventina di persone armate, guidate da Massimiliano Spada e Pelè, si erano presentate sotto il loro appartamento minacciando ritorsioni, la coppia ha deciso di rompere il silenzio e raccontare tutto ciò che sapeva agli inquirenti. La loro collaborazione ha permesso di ricostruire la storia criminale del clan Spada e di portare alla luce i metodi violenti e intimidatori utilizzati per imporre il loro dominio sul territorio.

L’impatto della sua testimonianza

La testimonianza di Tamara Ianni ha avuto un impatto notevole sulle indagini e sulla lotta alla criminalità organizzata a Ostia. Le sue dichiarazioni sono state citate in numerosi processi e hanno contribuito a confermare la natura mafiosa del clan Spada, portando alla condanna di numerosi esponenti del gruppo criminale. La sua storia è diventata un simbolo di coraggio e resistenza contro la criminalità organizzata, dimostrando come la collaborazione di civili possa essere decisiva nello svelare i retroscena di un sistema criminale che per anni ha dominato la vita di un intero quartiere.

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