09 Jun, 2025 - 06:00

Quante persone voteranno al referendum? Ecco la previsione: magra consolazione per il centrosinistra

Quante persone voteranno al referendum? Ecco la previsione: magra consolazione per il centrosinistra

Un calcolo sulla base dell'andamento delle precedenti consultazioni, tenendo conto dell'affluenza alle urne nella giornata di ieri, rivela la percentuale totale di cittadini che si recheranno alle urne. A rendere pubblica questa previsione è il sito di indagini statistiche YouTrend, secondo il quale tra il 31 e il 36% dovrebbero votare entro le 15 di oggi, giornata in cui le urne si chiuderanno. Insomma, il quorum non sarà raggiunto, almeno secondo i dati resi noti nelle scorse ore.

Affinché il referendum sia valido, è necessario che almeno il 50%+1 degli aventi diritto al voto si rechi alle urne, una previsione che al momento appare lontanissima. Tuttavia il 31-36% potrebbe rivelarsi un buon risultato per il centrosinistra che aveva posto l'asticella politica a 12 milioni di voti: gli stessi grazie ai quali il governo di centrodestra è salito al potere nel 2022 in un contesto di bassa affluenza.

Già dai dati resi pubblici nella giornata di ieri, sembrava difficile che il quorum fosse raggiungibile. A tutto questo si somma anche la scarsa partecipazione promossa dai principali partiti di governo: Meloni, Salvini e Tajani hanno infatti chiesto di non recarsi alle urne con l'obiettivo che il referendum non acquisisse alcuna validità.

La previsione di YouTrend sul voto al referendum

Tra i 15 e i 18 milioni di cittadini si saranno recati alle urne entro le 15 di oggi, 9 giugno 2025. Questa è la previsione resa nota nella giornata di ieri da YouTrend sui propri profili social, una rilevazione non troppo distante dai sondaggi resi pubblici nel mese scorso che hanno visto il centrosinistra avvicinarsi sempre di più alla percentuale necessaria per raggiungere il quorum. Al momento però sembra impossibile che il 50%+1 dei cittadini si rechi alle urne entro il pomeriggio: il referendum è lontano dalla soglia necessaria per essere considerato valido.

Tuttavia il centrosinistra può esultare in caso di conferma del risultato pronosticato ieri. Un numero compreso tra i 15 e i 18 milioni significa aver superato il numero di consensi del centrodestra alle ultime elezioni, fermo a 12 milioni.

L'affluenza nella mattinata di ieri

Grande attenzione a partire dalla mattinata di ieri quando, alle ore 12, è stato disponibile il primo dato sull'affluenza alle urne: 7,5%. Segno di una partecipazione molto bassa, quasi scarsa, che mette la parola "fine" sulle possibilità di raggiungere il quorum e pone ancora tanti interrogativi sulla partecipazione dei cittadini alla politica. Nella giornata di ieri, 8 giugno 2025, si sono recati a votare tutti i principali leader del centrosinistra.

Astensione da parte dell'elettorato del centrodestra. Nel mese scorso, i tre partiti di governo hanno invitato i loro elettori a non recarsi alle urne con l'obiettivo di far naufragare il referendum, tante le polemiche che sono seguite dopo l'invito del presidente del Senato, Ignazio La Russa, a non andare a votare.

Il voto in contemporanea

Assieme al referendum, si vota anche per i ballottaggi delle elezioni comunali del 25-26 maggio. Occhi puntati su Taranto e Matera dove si registrano comunque percentuali relative all'affluenza ancora troppo basse, stando ai dati registrati nelle ultime ore. In contemporanea, sette comuni sardi - il più grande è Nuoro - si sono recati alle urne per il primo turno.

L'idea di far votare il referendum in contemporanea con il ballottaggio in diversi comuni serviva a evitare la dispersione di voti e un alto tasso di astensione. I numeri tuttavia rivelano che molti italiani non si sono recati alle urne neanche per eleggere il proprio primo cittadino oltre che per votare i cinque quesiti referendari. Al di là delle asticelle politiche e del sospiro di sollievo del governo, sarà necessario trovare nuovi modi per arginare l'astensione.

Riassunto in tre punti

  • YouTrend prevede un’affluenza tra il 31% e il 36%, quindi il quorum del 50%+1 non sarà raggiunto, rendendo il referendum probabilmente invalido.
  • Il centrosinistra può comunque considerare positivo il risultato, essendo superiore ai 12 milioni di voti che portarono al potere il centrodestra nel 2022, nonostante l’astensione promossa dal governo.
  • Il voto si è svolto in contemporanea con i ballottaggi comunali, ma l’affluenza resta bassa, evidenziando una crescente difficoltà nel coinvolgimento politico dei cittadini.
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