Elon Musk torna a far discutere, questa volta con un sondaggio virale sul futuro della politica americana. Dopo il divorzio politico con Donald Trump, il miliardario ipotizza la nascita di un nuovo partito: “The America Party”. Un’idea che potrebbe sconvolgere gli equilibri già fragili tra repubblicani e democratici.
"Il popolo si è espresso" ha affermato Elon Musk in un post su X. Il magnate delle Big Tech ha lanciato il 5 giugno un sondaggio, rivolgendosi agli utenti del social media di sua proprietà con una domanda diretta:
Il sondaggio ha rapidamente trovato un riscontro. Alla fine delle 24 ore previste sono stati espressi 5.630.775 voti. L’80,4 per cento di coloro che hanno votato si è detto favorevole a un nuovo partito politico negli Stati Uniti, mentre il 19,6 per cento si è detto contrario.
"Esattamente l'80% delle persone è d'accordo" ha commentato Musk in un successivo post del 7 giugno: “Questo è il destino”.
The people have spoken. A new political party is needed in America to represent the 80% in the middle!
— Elon Musk (@elonmusk) June 6, 2025
And exactly 80% of people agree ????
This is fate. https://t.co/JkeOlG7Kl4
Va sottolineato che il sondaggio non era limitato solo agli americani ma era accessibile a tutti gli utenti della piattaforma social.
Quindi destino o coincidenza? Chissà. L’unica certezza è che Elon Musk continua a far parlare di sé. Soprattutto in un momento in cui l’imprenditore è coinvolto in un’accesa discussione a distanza con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Ma come siamo arrivati a questo punto?
Nel 2024, Musk ha deciso di appoggiare la campagna elettorale del Partito Repubblicano e il suo candidato Donald Trump. Oltre al finanziamento di oltre 250 milioni di dollari, il miliardario ha contribuito attivamente alla campagna di Trump sia con i suoi post su X, sia salendo sul palco dei comizi del tycoon.
Con l’insediamento di Trump, l'imprenditore è stato nominato capo del Dipartimento per l’Efficienza del Governo (DOGE), un ruolo su misura, mirato a tagliare le spese del governo statunitense.
Quando, alla fine del mese di maggio, Musk ha lasciato il suo incarico, sembrava che il “divorzio” Trump-Musk fosse avvenuto in modo piuttosto amichevole.
A innescare la rottura è stato un disaccordo sul disegno di legge di bilancio, che secondo Musk andrebbe a indebolire l’operato del DOGE e aumenterebbe il debito nazionale.
Musk si è attribuito il merito del successo dei repubblicani, e indubbiamente è stato un importante sostenitore finanziario, a prescindere da quanto ciò abbia inciso sull’intenzione di voto degli americani.
Va ricordato che Trump è tornato alla Casa Bianca per un secondo mandato, dopo la sconfitta contro Joe Biden nel 2020. La vittoria del 2024 non si è limitata alla scelta del presidente: i repubblicani hanno ottenuto la maggioranza sia alla Camera che al Senato.
In questo contesto di tensioni, Elon Musk ha lanciato il suo sondaggio.
"The America Party": così chiamerebbe il suo futuro partito politico l'uomo più ricco del mondo.
Per molti, Trump e Musk torneranno amici come prima. Il presidente americano spesso ha delle uscite che hanno una forte risonanza mediatica, e Musk sicuramente non si tira indietro dal rispondere.
Ma se Musk decidesse davvero di fondare “The America Party”?
Musk potrebbe puntare a diventare un terzo incomodo tra il Partito Repubblicano e quello Democratico.
In un momento di distacco significativo tra i centristi e i conservatori interni ai repubblicani, potrebbe cercare di approfittarne. Non sarebbe il primo a tentare di posizionarsi come alternativa ai due partiti storici. Tuttavia, dato che la Costituzione americana richiede che il presidente sia un cittadino nato negli Stati Uniti, Musk, nato in Sudafrica, non potrebbe eventualmente candidarsi alla Casa Bianca.
Anche se “The America Party” al momento esiste solo di nome, ha già attirato l’attenzione mediatica. L’ipotesi di un partito tutto suo apre scenari che potrebbero danneggiare Trump e la sua eredità politica.
Molti repubblicani ritengono, però, che “The America Party” sia superfluo, perché i veri cambiamenti si ottengono con un sistema unito, non dai partiti alternativi.
Mentre gli Stati Uniti si avvicinano alle elezioni di medio termine del 2026, e l’amministrazione Trump continua a trasformare la politica e la società americana in modo esponenziale, i mercati finanziari attendono con cautela le decisioni di Washington, soprattutto in tema di dazi.
Forse le esigenze del Paese non riguardano un nuovo partito politico, ma una nuova classe dirigente. I Democratici, al momento, non sembrano in grado di organizzare un’opposizione efficace e manca una figura capace di trascinare una vera contrapposizione all’agenda trumpiana.
Resta da vedere se “The America Party” sarà solo un altro slogan virale o il primo passo verso una nuova stagione politica. Quel che è certo è che, ancora una volta, Elon Musk ha saputo catalizzare l’attenzione su di sé.