Lunedì 9 giugno 2025 scade l’ultimo termine utile per pagare la rata della Rottamazione quater previsto per maggio 2025. Il termine originario per il versamento è il 31 maggio previsto dalla Legge n. 197/2022, che ha permesso ai contribuenti di aderire in forma volontaria a un piano di pagamento agevolato delle cartelle esattoriali iscritte a ruolo. A questa scadenza sono stati applicati cinque giorni di tolleranza e vari differimenti correlati ai giorni festivi.
Restano ancora pochi giorni per regolarizzare la rata della definizione agevolata relativa al 30 maggio 2025. Il termine ultimo per il pagamento, fissato dalla legge, è il 9 giugno. Il versamento deve essere effettuato secondo le modalità previste dalla normativa: banca, sportelli bancomat, internet banking, uffici postali, tabaccherie, o attraverso i circuiti Sisal e Lottomatica.
Il contribuente è tenuto a pagare l’importo indicato nel bollettino inviato dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione nella “Comunicazione delle somme dovute”. In caso di smarrimento del bollettino, è possibile richiederne una copia direttamente dal portale online dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione.
L’Agenzia ricorda che, in caso di versamenti effettuati dopo la scadenza o di pagamenti parziali non conformi al piano originario di rateizzazione delle cartelle esattoriali rottamate, la definizione agevolata si considera non perfezionata e vengono meno i benefici previsti.
Il debito risorge integralmente, comprensivo di interessi, sanzioni e aggio, mentre i pagamenti effettuati saranno imputati come acconto sulle somme dovute.
Ricordiamo che i contribuenti hanno aderito alla Rottamazione quater entro il 30 giugno 2023, mentre i riammessi alla misura agevolativa hanno presentato una nuova istanza di adesione entro il 30 aprile 2025.
In quest’ultimo caso, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione trasmetterà entro il 30 giugno la “Comunicazione delle somme dovute”: una lettera di risposta con l’accettazione della seconda domanda, l’elenco delle cartelle rottamate, l’importo dovuto rateizzato e i relativi moduli di pagamento.
Le scadenze delle rate per il 2025 sono quattro e seguono questo calendario dilazionato: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre.
Per i contribuenti riammessi alla misura agevolativa, la prima scadenza coincide con quella dei non decaduti ed è fissata al 31 luglio 2025, mentre la seconda rata del 2025 scade il 30 novembre. Le rate successive, per il 2026 e il 2027, seguiranno il calendario ordinario con le scadenze del 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno.
Secondo quanto previsto dalla legge citata, l’adesione alla Rottamazione delle cartelle esattoriali sospende l’avvio delle procedure di recupero del credito.
Grazie al piano agevolativo, i contribuenti hanno potuto risparmiare sul pagamento di interessi, sanzioni e aggio.
Dal 1° gennaio 2025 sono entrate in vigore le disposizioni del Dlgs n. 110/2024. In particolare, gli articoli 3 e 4 regolano il cosiddetto “discarico” delle cartelle esattoriali, una procedura che prevede la cancellazione del credito dal ruolo nei casi di crediti inesigibili o quando la procedura esecutiva risulta infruttuosa.
La normativa stabilisce che le cartelle esattoriali non riscosse a partire dal 1° gennaio saranno discaricate entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di affidamento. In casi eccezionali, l’agente della riscossione può attivare un discarico anticipato.
La legge prevede come ultima data utile per il pagamento il 9 giugno 2025. Originariamente la scadenza era fissata al 31 maggio, ma a questa sono stati aggiunti cinque giorni di tolleranza più quelli legati alle festività, facendo slittare la scadenza di meno di dieci giorni.
In generale, i contribuenti che hanno aderito alla Rottamazione quater possono risparmiare circa il 57% rispetto all’importo originario, eliminando gli oneri aggiuntivi che normalmente si accumulano su cartelle esattoriali non pagate, come sanzioni, interessi di mora e aggio (spese di riscossione).
Per capire meglio, vediamo un esempio concreto, tratto da difesadimpresa.it, che illustra il risparmio del 57% con la Rottamazione quater.
Immagina un contribuente, chiamato Mario, che ha accumulato un debito fiscale considerevole. I dettagli del suo debito sono i seguenti:
Grazie alla definizione agevolata, Mario non dovrà pagare:
Per calcolare la percentuale di risparmio, procediamo con una serie di operazioni algebriche.
Prendiamo la differenza tra il totale originario da pagare (nell’esempio, 85.924 euro) e la somma dell’importo dovuto con la Rottamazione quater (38.960 euro), cioè: 85.924 - 38.960 = 46.964 euro risparmiati.
Per ottenere la percentuale, dividiamo questa differenza per il totale originario e moltiplichiamo per 100: (46.964 ÷ 85.924) × 100 = 57%.
Quindi Mario risparmia il 57% sul totale del debito iniziale, pagando solo il 43%.
In conclusione, grazie alla Rottamazione quater, Mario pagherà circa 47.000 euro in meno rispetto al debito originario.
È importante sottolineare che il debito delle cartelle esattoriali rappresenta l’importo complessivo originario che il contribuente deve pagare, comprensivo di imposte, sanzioni, interessi di mora ed eventuali spese di riscossione.
Diversamente, l’importo dovuto a titolo di Rottamazione quater è invece la somma ridotta che il contribuente deve versare aderendo al piano agevolato, che esclude sanzioni, interessi di mora e aggio.