La Camera di Commercio di Varese, nell’ambito delle iniziative a sostegno dell’economia locale, ha lanciato il bando “Vieni a vivere a Varese”, pensato per attrarre nuovi residenti e lavoratori nel territorio. Secondo quanto comunicato direttamente dalla CCIAA, è previsto un contributo annuale di 2.000 euro, riconosciuto per un massimo di tre anni consecutivi, per un totale complessivo di 6.000 euro.
Per accedere al bonus è necessario trasferire la residenza a Varese e stipulare un contratto di lavoro – a tempo determinato o indeterminato – con un’azienda del territorio. In sostanza, l’incentivo punta a favorire non solo la mobilità abitativa, ma anche l’inserimento stabile nel tessuto produttivo locale.
La Camera di Commercio di Varese ha predisposto un bando articolato che prevede un contributo fino a 6.000 euro. L’incentivo è destinato agli under 40 che si trasferiscono in uno dei comuni delle aree montane o dell’entroterra, contribuendo al contempo ad arricchire il settore produttivo della provincia.
Mauro Vitiello, presidente della Camera di Commercio di Varese, ha espresso, come riportato da quifinanza.it, preoccupazione per i primi segnali di disagio economico delle aziende locali e per lo spopolamento del territorio.
L’incentivo ha due obiettivi principali: rafforzare l’economia locale e valorizzare le comunità montane e dell’entroterra. Va sottolineato che la provincia di Varese non è una regione improduttiva; con circa 800.000 abitanti, rappresenta uno dei territori più produttivi del Paese, soprattutto in questo momento.
La riduzione della futura forza lavoro giovanile è un tema preoccupante, e la Camera di Commercio sembra aver anticipato i tempi, una notizia certamente positiva. Le prime conferme di un cambiamento nel mondo del lavoro emergono dal report mensile di Unioncamere, pubblicato a maggio 2025, che evidenzia come in un caso su due le aziende facciano fatica a reperire candidati con il profilo adeguato.
Spesso questa difficoltà è legata a una scarsa corrispondenza tra il sistema formativo scolastico e universitario e le esigenze del tessuto produttivo locale. La carenza di specialisti rappresenta un segnale da non sottovalutare, soprattutto considerando che la provincia di Varese ospita due università. Inoltre, gli istituti tecnici locali garantiscono un potenziale inserimento nel mondo del lavoro del 94% dei diplomati.
Il vero problema, tuttavia, è che circa quattro laureati su dieci si trasferiscono lontano dalla zona di origine, attratti da migliori condizioni lavorative o da opportunità di carriera difficilmente raggiungibili nella provincia.
Secondo quanto riportato dalla sezione economia del Corriere della Sera, i neoassunti che si trasferiscono a Varese possono aspettarsi uno stipendio netto che varia tra i 1.700 e i 1.800 euro. A questo si aggiunge un bonus annuale una tantum per il trasferimento, che funge da integrazione al reddito derivante dall’inserimento lavorativo.
Mauro Vitiello sottolinea inoltre che, oltre a favorire l’ingresso nel mondo del lavoro, il progetto garantisce l’accesso ai servizi presenti sul territorio e un elevato standard di qualità della vita.
La Camera di Commercio di Varese promuove un voucher destinato agli under 40 neoassunti nella provincia che trasferiscono la residenza sul territorio.
Negli ultimi anni, gli incentivi per rafforzare il tessuto sociale ed economico delle aree meno popolate hanno assunto forme diverse. Ad esempio, alcune Regioni come la Calabria offrono contributi fino a 26.000 euro a favore di cittadini che scelgono di ripopolare i paesi con meno di 2.000 abitanti. La Regione Sicilia, invece, ha lanciato l’iniziativa delle case a un euro, partita dal borgo di Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento. La Sardegna ha disposto nuovi incentivi fino a 20.000 euro a chi si trasferisce e avvia un'attività commerciale.
Analoghe iniziative sono attive in altre regioni, dal Piemonte al Molise. Per maggiori informazioni, si consiglia di consultare i bandi attivi delle singole Regioni italiane.
La Camera di Commercio di Varese ha introdotto un bonus fino a 6.000 euro per chi si trasferisce nella provincia e si inserisce nel mondo del lavoro. Ecco le cinque domande chiave per capire come funziona questo incentivo.