E insomma: ieri, nella bagarre scatenata nell'aula del Senato attorno al voto che ha trasformato il dl Sicurezza in legge, è stato capace di far perdere la pazienza anche a uno che si vanta di averne molta, Carlo Calenda.
Lui è Alberto Balboni, professione senatore di Fratelli d'Italia, che ieri ha ben pensato di accusare gli esponenti dell'opposizione rei di non votare quel provvedimento di essere amici e fiancheggiatori di mafiosi e terroristi.
Ora: questi ultimi se la sono legata al dito, tanto da scrivere al presidente del Senato Ignazio La Russa un accorato appello affinché lo sanzionasse al di là della doppia censura che ha già subito in corso d'opera ieri.
Fatto sta che quest'ultimo, ricordando anche il sit-in organizzato dai senatori Pd, Avs e del Movimento Cinque Stelle, ha già fatto sapere che concede la grazia a tutti secondo la logica "tutti colpevoli, nessun colpevole".
E quindi: tana libera tutti. In primis Balboni.
Balboni può stare sereno: per lui non scatterà alcun provvedimento disciplinare. L'opposizione ha denunciato nero su bianco che ha superato i limiti? La Russa ha deciso di far finta di non aver visto né sentito. Ma, in particolare, quali frasi del nostro? Ecco la prima:
Ed ecco la seconda:
Insomma. Calenda, che si vanta di essere un gentiluomo, sui social, l'ha messa così:
In ogni caso: Balboni non subirà dal presidente del Senato alcun provvedimento:
ha spiegato La Russa.
Così, Balboni può tirare un sospiro di sollievo: il suo curriculum parlamentare non subirà alcuna macchia.
Del resto, lui, ferrarese, classe 1959, eletto nel 1995 consigliere regionale in Emilia Romagna e nel 2001 per la prima volta in Senato, ora è alla sua terza legislatura e, avendo sempre militato nella destra, può vantare una vecchia amicizia con La Russa.
In più: in questa legislatura, è stato eletto presidente della commissione Affari costituzionali oltre che componente della giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari e del comitato parlamentare per i procedimenti di accusa di Palazzo Madama.
Proprio perché è il rappresentante massimo della prima commissione, il centrosinistra ha chiesto a La Russa di sanzionarlo in maniera esemplare. Ma tant'è: senza alcun risultato:
E così, Balboni, dopo che il dl Sicurezza è diventato legge, ha potuto esultare su Facebook: