29 May, 2025 - 19:10

Femminicidio Martina Carbonaro, Meloni-Schlein: un patto per fermare la violenza sulle donne? 

Femminicidio Martina Carbonaro, Meloni-Schlein: un patto per fermare la violenza sulle donne? 

"Dobbiamo fare di più, tutti insieme."
Con queste parole la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è intervenuta pubblicamente sull'omicidio di Martina Carbonaro, la quattordicenne di Afragola (Napoli) uccisa a colpi di pietra e poi nascosta in un casolare abbandonato.

L’ennesimo caso di femminicidio che ha sconvolto l’Italia, sembra aver spinto le due leader italiane, Giorgia Meloni ed Elly Schlein, a lanciarsi messaggi di apertura, evocando la possibilità di una collaborazione concreta su un tema che riguarda tutti: la lotta alla violenza contro le donne.

Di fronte a un’emergenza che ha ormai assunto i contorni di una vera e propria strage quotidiana, la premier Giorgia Meloni ha lanciato un appello all’unità nazionale e le sue parole sembrano fare eco all’invito della segretaria del Partito Democratico. Nelle scorse ore, Elly Schlein le aveva chiesto di mettere da parte lo scontro politico per approvare con urgenza una legge che rendesse l’educazione al rispetto obbligatoria nelle scuole. 

Schlein aveva parlato di una “battaglia culturale”, Meloni ha riconosciuto che “le leggi da sole non bastano”. Un terreno comune, dunque, che potrebbe segnare l’inizio di un’inedita collaborazione tra le due leader.

Martina Carbonaro, il post di Meloni: “Dobbiamo fare di più, tutti insieme”

All’indomani del ritrovamento del corpo della giovane Martina in un casolare abbandonato alla periferia di Afragola, Giorgia Meloni si è detta profondamente sconvolta e ha affermato che la storia della 14enne napoletana - a cui è stata tolta la vita "con una violenza che lascia senza fiato" da chi "diceva di volerle bene" - impone a tutti di "guardare in faccia un male profondo che non possiamo né ignorare, né normalizzare".

La premier ha rivolto un appello alla giustizia, chiamata a intervenire “con la massima severità”, e alle istituzioni, che hanno “il dovere di non voltarsi dall’altra parte”. Ha ricordato i passi avanti compiuti dal Parlamento negli ultimi anni - come l’approvazione del Codice Rosso e l’introduzione del reato di femminicidio - ma ha anche riconosciuto che le leggi, da sole, non bastano. Serve un cambiamento culturale e sociale.

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“In questi anni progressi ne sono stati fatti, ma evidentemente non è abbastanza. Dobbiamo fare di più, tutti insieme. Per Martina. Per tutte.”

Ha concluso Meloni.

Schlein e l’appello a Meloni: “Mettiamo da parte lo scontro politico”

Le parole della presidente del Consiglio sembrano accogliere l’appello lanciato da Elly Schlein, che aveva chiesto un impegno comune per introdurre l’educazione al rispetto e alle differenze come materia obbligatoria nelle scuole. 

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“Bisogna fare una grande battaglia culturale, educativa che parta dalle scuole. Mettiamo da parte lo scontro politico e proviamo a far fare un passo in avanti al Paese. Abbiamo lavorato sulla repressione, ma non basta, serve la prevenzione. Dobbiamo fare subito una legge che introduca l’educazione al rispetto e alle differenze, obbligatoria in tutte le scuole italiane. Mettiamoci a un tavolo subito e discutiamo perché non possiamo continuare ad assistere a questa strage quotidiana.”

Un appello a cui il post pubblicato oggi della premier su X sembra una prima risposta.

Donzelli: “Sul femminicidio bisogna uscire dagli slogan”

Nel giorno successivo alla tragedia, le parole delle due leader sembrerebbero aver trovato un raro punto di contatto. Anche dal fronte di Fratelli d’Italia arrivano segnali di apertura.

Il deputato Giovanni Donzelli ha dichiarato che il centrodestra è disponibile a sedersi al tavolo, pur ribadendo che “non basta l’educazione civica: bisogna anche punire chi compie reati sulle donne”.

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“Schlein ha chiesto di collaborare? Noi siamo sempre disposti a parlare con tutti quanti sono in buona fede. Sul tema del femminicidio bisogna uscire dagli slogan: non basta l’educazione civica, serve anche punire chi compie reati sulle donne.”

Ecco una sintesi in tre punti del testo:

  1. Appello all’unità contro il femminicidio: Giorgia Meloni, profondamente colpita dal femminicidio della 14enne Martina Carbonaro, ha chiesto una mobilitazione comune delle istituzioni per affrontare un’emergenza quotidiana che non può più essere ignorata o normalizzata.
  2. Convergenza politica sull’educazione al rispetto: Il messaggio della Premier sembra accogliere l’appello della segretaria del PD, Elly Schlein, che propone una legge per introdurre l’educazione al rispetto e alle differenze come materia obbligatoria nelle scuole italiane, mettendo da parte le divisioni politiche.
  3. Prevenzione e repressione insieme: Rappresentanti del centrodestra, come Giovanni Donzelli, ribadiscono che oltre alla prevenzione educativa, è fondamentale anche una risposta  severa da parte della giustizia per fermare la violenza sulle donne.

 

 

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