"Dobbiamo fare di più, tutti insieme."
Con queste parole la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è intervenuta pubblicamente sull'omicidio di Martina Carbonaro, la quattordicenne di Afragola (Napoli) uccisa a colpi di pietra e poi nascosta in un casolare abbandonato.
L’ennesimo caso di femminicidio che ha sconvolto l’Italia, sembra aver spinto le due leader italiane, Giorgia Meloni ed Elly Schlein, a lanciarsi messaggi di apertura, evocando la possibilità di una collaborazione concreta su un tema che riguarda tutti: la lotta alla violenza contro le donne.
Di fronte a un’emergenza che ha ormai assunto i contorni di una vera e propria strage quotidiana, la premier Giorgia Meloni ha lanciato un appello all’unità nazionale e le sue parole sembrano fare eco all’invito della segretaria del Partito Democratico. Nelle scorse ore, Elly Schlein le aveva chiesto di mettere da parte lo scontro politico per approvare con urgenza una legge che rendesse l’educazione al rispetto obbligatoria nelle scuole.
Schlein aveva parlato di una “battaglia culturale”, Meloni ha riconosciuto che “le leggi da sole non bastano”. Un terreno comune, dunque, che potrebbe segnare l’inizio di un’inedita collaborazione tra le due leader.
All’indomani del ritrovamento del corpo della giovane Martina in un casolare abbandonato alla periferia di Afragola, Giorgia Meloni si è detta profondamente sconvolta e ha affermato che la storia della 14enne napoletana - a cui è stata tolta la vita "con una violenza che lascia senza fiato" da chi "diceva di volerle bene" - impone a tutti di "guardare in faccia un male profondo che non possiamo né ignorare, né normalizzare".
La premier ha rivolto un appello alla giustizia, chiamata a intervenire “con la massima severità”, e alle istituzioni, che hanno “il dovere di non voltarsi dall’altra parte”. Ha ricordato i passi avanti compiuti dal Parlamento negli ultimi anni - come l’approvazione del Codice Rosso e l’introduzione del reato di femminicidio - ma ha anche riconosciuto che le leggi, da sole, non bastano. Serve un cambiamento culturale e sociale.
Ha concluso Meloni.
Martina aveva solo 14 anni.
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) May 29, 2025
Aveva la vita davanti, i sogni, le amicizie, la scuola. Le è stata tolta con una violenza che lascia senza fiato, uccisa brutalmente da chi diceva di volerle bene. Un delitto spietato, che colpisce nel profondo ogni genitore, ogni cittadino, ogni… pic.twitter.com/OllCpbTGhV
Le parole della presidente del Consiglio sembrano accogliere l’appello lanciato da Elly Schlein, che aveva chiesto un impegno comune per introdurre l’educazione al rispetto e alle differenze come materia obbligatoria nelle scuole.
Un appello a cui il post pubblicato oggi della premier su X sembra una prima risposta.
Nel giorno successivo alla tragedia, le parole delle due leader sembrerebbero aver trovato un raro punto di contatto. Anche dal fronte di Fratelli d’Italia arrivano segnali di apertura.
Il deputato Giovanni Donzelli ha dichiarato che il centrodestra è disponibile a sedersi al tavolo, pur ribadendo che “non basta l’educazione civica: bisogna anche punire chi compie reati sulle donne”.
Femminicidio #Afragola, #Donzelli: #Schlein ha chiesto di collaborare? Disponibili, ma bisogna uscire dagli slogan: non basta l’educazione civica, bisogna anche punire chi compie reati sulle donne.” pic.twitter.com/bAJQPgDr9f
— Tag24 (@Tag24news) May 29, 2025