Vuoi visitare i luoghi del massacro del 7 ottobre 2023? Vuoi vedere con i tuoi occhi come si vive nella Striscia di Gaza? Puoi farlo grazie a un numero sempre maggiore di agenzie di viaggio e tour operator, come ad esempio TripAdvisor, famosi per proporre sui propri siti tour turistici in tutto il mondo. E quando si utilizza l’espressione ‘tutto il mondo’ si intende proprio tutto il mondo, territori di guerra compresi.
Il popolare tour operator internazionale offre, ad esempio, due tour all-inclusive - con tanto di pausa caffetteria - che garantiscono ai turisti un’esperienza full immersion nella realtà della vita al confine tra Israele e Palestina. Poco importa se a pochi chilometri di distanza le persone stanno morendo di fame, paura e sotto le bombe.
TripAdvisor, tuttavia, non è l’unico a offrire servizi di questo tipo, c’è anche l'agenzia israeliana Abraham Tour, tra le prime ad aver offerto tour esperienziali di questo tipo. E spulciando un po' in rete è possibile imbattersi in diverse altre proposte simili. L'obiettivo dichiarato degli organizzatori è sostanzialmente quello di mostrare, con i diversi tour, la complessità della realtà in quei territori all'indomani del 7 ottobre 2023.
Attualmente diversi tour operator online offrono, per un costo tutto sommato contenuto, la possibilità di spingersi vicinissimi a toccare e vedere l’inferno in terra e poter poi dire agli amici: “Io c’ero”.
I pacchetti offerti consistono in itinerari organizzati nella zona meridionale di Israele prossima al confine con la Striscia di Gaza, nota come “Gaza Envelope” (involucro di Gaza). Si tratta di un’area che si estende per circa sette chilometri lungo il confine e che è stata coinvolta nei tragici eventi del 7 ottobre 2023. I pacchetti proposti includono visite a luoghi colpiti durante tali eventi, come il sito del Nova Music Festival e l’area conosciuta come “cimitero delle auto”.
TripAdvisor, ad esempio, propone sul suo sito due itinerari specifici. Il primo, intitolato “7 ottobre - Tour del patrimonio e dell'eroismo al confine di Gaza”, è un’escursione giornaliera con partenza da Tel Aviv. Il tour include varie tappe, tra cui il memoriale del Nova Festival, il villaggio di Nirim, il cimitero delle auto a Tkuma e alcuni kibbutz situati lungo il confine. Il pacchetto, dal costo di 161 euro a persona, comprende anche una sosta in una panetteria locale a Sderot, acqua in bottiglia, trasporto con veicolo climatizzato, candele commemorative e una piantina in omaggio proveniente da un vivaio della zona.
Il secondo tour, denominato “Tour della realtà del confine di Gaza da Tel Aviv”, ha una durata di nove ore e un costo di 143 euro. La promessa, insita nel nome, è quella di trasportare i visitatori nella realtà della vita al confine tra Israele e Palestina Anche in questo caso, l’itinerario prevede visite a luoghi significativi per gli eventi del 7 ottobre, come il sito del Nova Festival e il villaggio di Netiv Ha’asara, da cui è possibile osservare la barriera che separa Israele da Gaza. Il pacchetto include inoltre un pranzo tipico in un kibbutz della regione.
Infine, l’agenzia israeliana Abraham Tour propone il pacchetto “Gaza Envelope: storie di resilienza e speranza”, al costo di 150 euro. Anche questo tour si concentra sulle aree colpite dagli attacchi, con l’obiettivo di illustrare l’impatto sulle comunità locali e i processi di ricostruzione e adattamento.
Negli ultimi anni, il fenomeno del dark tourism, o turismo del macabro, ha conosciuto una crescente diffusione a livello globale. Questo tipo di turismo si concentra su luoghi associati a tragedie, disastri naturali, eventi storici drammatici o crimini efferati.
I tour organizzati che rientrano in questo ambito si inseriscono in un contesto sempre più orientato all’esperienza diretta e alla partecipazione emotiva, una tendenza che alcuni studiosi definiscono “turismo esperienziale”.
L’interesse verso questo tipo di viaggi è confermato anche dai numerosi commenti positivi e dalle recensioni entusiastiche lasciate dagli utenti online, che testimoniano come, per molti, visitare questi luoghi rappresenti un’occasione per riflettere, comprendere o semplicemente “vedere con i propri occhi” ciò che prima era noto solo attraverso i media.
Esempi emblematici del passato recente includono le fotografie scattate dai turisti sull’Isola del Giglio, con sullo sfondo il relitto della Costa Concordia, naufragata nel 2012 e costata la vita a 32 persone. Oppure le visite spontanee a Garlasco e Cogne, luoghi divenuti noti per vicende giudiziarie molto seguite dall’opinione pubblica italiana.
È quel fenomeno che sociologi e psicologi chiamano banalizzazione del dolore.