Identificata dai carabinieri per aver sventolato la bandiera della Palestina al Giro d'Italia. È accaduto ieri durante una tappa della manifestazione sportiva e la protagonista è Cristina Guarda, attivista ed europarlamentare di Europa Verde. A denunciare l'accaduto è stata la stessa parlamentare sui suoi canali social con un video in cui mostra il momento dell'identificazione da parte delle forze dell'ordine.
Ha denunciato la parlamentare sul suo profilo X, raccogliendo la solidarietà di tanti colleghi.
Il fatto è avvenuto su un terreno di proprietà della sua famiglia.
Ecco, allora, chi è Cristina Guarda e cosa è successo dopo l'intervento delle forze dell'ordine.
Cristina Guarda è una politica italiana. Ha 36 anni ed è nata a Cologna Veneta nel veronese, ma ha vissuto tutta la sua vita a Lonigo nel vicentino, dove la famiglia ha un'azienda agricola.
Nel 2024 è stata eletta al Parlamento Europeo con il partito Alleanza Verdi e Sinistra. Nel luglio dello stesso anno è stata nominata tra i vice-presidenti della Commissione per le petizioni all'Europarlamento. E stata candidata come capolista nella circoscrizione nord-orientale, ottenendo 33mila preferenze.
Molto riservata, tiene la vita privata lontano dai riflettori. È sposata e ha un bambino piccolo, che spesso porta con sé in Parlamento a Bruxelles.
Cristina Guarda ha iniziato il suo impegno politico con la lotta contro l'inquinamento da PFAS, vivendo nell'area considerata "zona rossa". È attiva nel dialogo interculturale e interreligioso, nel volontariato per la salvaguardia degli animali e nella promozione dell'etica d'impresa
La sua carriera politica inizia nel 2015, quando viene eletta al Consiglio regionale del Veneto nella lista civica della candidata di centrosinistra Alessandra Moretti. È la consigliera più giovane dell'assise.
Nel 2020, poi, l'iscrizione a Europa Verde e la riconferma come consigliera regionale a sostegno del sindaco di centrosinistra Arturo Lorenzoni, prima di arrivare a Bruxelles un anno fa.
"Stiamo facendo il nostro dovere"
— Cristina Guarda (@Guarda_Cristina) May 24, 2025
Beh, io in realtà facevo il mio, da essere umano, cittadina e politica: per più di 50k vittime e i per 18k bambini palestinesi morti.
Hanno fatto un po' più del proprio dovere, identificandomi solo dopo avermi chiesto che bandiera sventolassi. pic.twitter.com/ZVDKnSN0B2
Nelle ultime ore, l'europarlamentare e attivista di Europa Verde, è finita al centro della polemica politica, dopo aver denunciato di essere stata identificata dai carabinieri per aver sventolato la bandiera della Palestina, durante la tappa veneta del Giro d'Italia.
Un atto simbolico di protesta politica contro quanto sta accadendo a Gaza, con la strage di bambini e civili palestinesi uccisi dalle bombe israeliane e dal blocco degli aiuti umanitari, nel silenzio dell'Europa e dell'Occidente.
Ha detto ai due militari che si erano avvicinati mentre sventolava la bandiera palestinese per chiederle i documenti per l'identificazione.
La scena è documentata nel video-denuncia postato dall'europarlamentare sui suoi canali social al termine del quale ha poi spiegato: