24 May, 2025 - 12:50

Meloni sotto accusa dopo la stretta di Trump sui dazi: il suo "ponte" con gli USA è già crollato?

Meloni sotto accusa dopo la stretta di Trump sui dazi: il suo "ponte" con gli USA è già crollato?

Chi conosce bene Giorgia Meloni dice che preferisce avere sempre il controllo sulle variabili in gioco. Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, tuttavia, sembra essere una 'variabile' impazzita che Giorgia Meloni non riesce a prevedere.

L'imprevedibilità de tycoon ha ripercussioni politiche dirette sulla premier italiana, che negli ultimi mesi ha puntato molto sui buoni rapporti instaurati con la Casa Bianca. Lavorando per accreditarsi come 'pontiere' tra Usa e UE, Meloni ha legato parte della sua credibilità politica alle scelte del presidente americano.

Ecco perché, l'ultima minaccia di Donald Trump di alzare al 50% i dazi sui prodotti europei è stata immediatamente utilizzato dall'opposizione di centrosinistra per attaccare Giorgia Meloni sostenendo che la sua influenza su Trump sia solo apparente. Le minacce sui dazi dimostrerebbero il fallimento della sua strategia diplomatica e la fragilità del suo posizionamento internazionale

Vediamo come e perché le decisioni di Donald Trump sui dazi continuano a essere terreno di scontro politico in Italia.

Trump minaccia di nuovo l'Europa: “Dal 1 giugno dazi al 50%”

Donald Trump ha annunciato possibili dazi del 50% sui prodotti europei a partire dal 1° giugno, una misura che ha scatenato allarme nei mercati e rallentato le trattative tra USA e UE. Si tratta del doppio dei dazi al 20% previsti lo scorso 2 aprile, poi ridotti al 10% per 90 giorni per consentire l'avvio di negoziati. 

La notizia è stata accolta con grande preoccupazione in Europa, dove nelle ultime settimane aleggiava un cauto ottimismo. Le parole di fuoco del Presidente Usa contenute in un messaggio postato sul suo social, Truth hanno fatto fare diversi passi indietro alle trattative.

Nel suo post, infatti, ha scritto che 'è giunta l'ora di giocare la partita come so fare io', ritornando ad attaccare l'Europa con cui ha dichiarato che è stato molto difficile trattare perché “è stata formata con l'obiettivo primario di approfittarsi degli Stati Uniti nel commercio”.

Parole che allontanano l'accordo e aprono una nuova fase di instabilità nelle borse e per le aziende europee e italiane.

L'imprevedibilità di Trump è un problema per Giorgia Meloni?

L’imprevedibilità di Trump mette in difficoltà Giorgia Meloni, che aveva cercato di posizionarsi come ponte tra Stati Uniti e Unione Europea.

I suoi sforzi diplomatici, culminati con l'incontro tra  J.D.Vance e Ursula von der Leyen a margine dell'intronizzazione di Papa Leone XIV, vengono ora  messi in discussione dalle nuove tensioni commerciali.

L'immagine di Giorgia Meloni quale 'pontiera' tra le due potenze era uscita rafforzata. I buoni rapporti che è riuscita a costruire con la Casa Bianca hanno indubbiamente influito sullo storico incontro tra i due leader, il primo dall'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Al momento i dazi sono ancora bloccati al 10%, per consentire le trattative diplomatiche. Trattative che, tuttavia, a giudicare dalle ultimissime notizie arrivate da Washington, sembrano aver preso nuovamente una piega negativa. 

La variabile Donald Trump è un problema per le trattative commerciali con l'Europa, ma lo è anche per Giorgia Meloni, che ha legato il suo posizionamento internazionale – e di conseguenza quello dell'Italia – ai rapporti con il tycoon americano. 

Il suo ruolo di 'pontiere' vive fasi alterne di successo, a seconda delle dichiarazioni e delle iniziative di Donald Trump. Ogni parola del Presidente Usa diventa un'arma di opposizione politica per il centrosinistra, che continua a sottolineare il fatto che in realtà quella di Giorgia Meloni sia solo propaganda politica, una costruzione mediatica per far passare il messaggio di un'influenza internazionale fittizia che 'puntualmente' si scontra con la realtà.

Trump mette i dazi all'Europa e l'opposizione dà la colpa a Meloni

Le minacce di Trump di alzare i dazi al 50% sono diventate terreno di scontro politico in Italia. L'opposizione di centrosinistra è scesa immediatamente in campo per attaccare Giorgia Meloni.

Il cambio di strategia del presidente Usa, sarebbe secondo l'opposizione, un fallimento politico della premier italiana, e smaschera una narrazione mediatica non supportata dai fatti. 

La segretaria del PD, Elly Schlein, in un'intervista al Corriere della Sera ha criticato duramente l'operato della premier:

virgolette
Mi chiedo di che cosa abbia parlato Meloni al telefono con Trump perché questo ulteriore annuncio ha fatto fare un altro tonfo alla nostra Borsa.  La presidente del Consiglio rivendica i colloqui con il presidente Usa, l’incontro con Vance e von der Leyen, ma mi sembra che il ponte che lei pensa di essere tra gli Usa e l’Europa abbia la stessa solidità di quello sullo Stretto di Salvini, cioè zero.”


Altrettanto diretto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi che ha scritto su X:

virgolette
“Il provincialismo di chi ha passato la settimana a farci vedere la foto di Vance e von der Leyen che erano finalmente pronti a fare l’accordo grazie al ponte della Meloni dovrebbe nascondersi per pudore. Ma quale ponte?!? In politica estera Giorgia Meloni non conta assolutamente nulla e lo stiamo vedendo sulla nostra pelle, purtroppo.”

Parla di 'fallimento' anche il segretario di +Europa, Riccardo Magi.

virgolette
“La Presidente del Consiglio doveva essere il “ponte” tra Stati Uniti e Europa. E cosa ha ottenuto? Il suo grande alleato, Donald Trump, ha annunciato dazi del 50% contro l’Europa, a partire dal 1° giugno”. 

Dazi Ue Trump, perchè l'opposizione accusa Meloni in sintesi:

  1. Trump minaccia l’Europa con nuovi dazi: L'ex presidente USA Donald Trump ha annunciato l’intenzione di alzare al 50% i dazi sui prodotti europei dal 1° giugno, dopo averli precedentemente ridotti al 10% per consentire trattative. La mossa ha causato forte instabilità sui mercati e ha interrotto il fragile ottimismo nelle negoziazioni tra USA e UE.
  2. Meloni sotto pressione politica: L’imprevedibilità di Trump mette in difficoltà Giorgia Meloni, che aveva cercato di posizionarsi come ponte tra Stati Uniti e Unione Europea. I suoi sforzi diplomatici, culminati nell’incontro tra Vance e von der Leyen, vengono ora messi in discussione dalle nuove tensioni commerciali.
  3. L’opposizione accusa Meloni di propaganda: I partiti di centrosinistra italiani accusano Meloni di aver sopravvalutato la propria influenza internazionale. Secondo figure come Elly Schlein, Matteo Renzi e Riccardo Magi, i nuovi dazi dimostrano il fallimento del suo ruolo di mediazione e smascherano una narrazione mediatica non supportata dai fatti.
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