Il ‘no’ di Roma alla legge sul terzo mandato della Provincia Autonoma di Trento continua a generare tensioni tra gli alleati di Governo. Il presidente trentino della Lega, Maurizio Fugatti ‘sfida’ apertamente Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, ‘silurando’ una delle fedelissime della presidente del Consiglio.
L’esponente del Carroccio, infatti, ha deciso di togliere a Francesca Gerosa - esponente regionale di spicco di Fratelli d’Italia - la delega alla vicepresidenza, lasciandole solo le competenze in materia di istruzione, cultura, giovani e pari opportunità.
La mossa di Fugatti sembra essere diretta conseguenza della decisione del governo di impugnare la legge regionale trentina sul terzo mandato, che di fatto darebbe la possibilità ai presidenti di regione e provincia di ricandidarsi anche dopo due legislature consecutive. La legge è stata impugnata con il voto contrario dei ministri della Lega in Consiglio dei Ministri.
Una decisione che ha aperto un duro scontro nell’esecutivo tra i tre partiti alleati e che sta facendo traballare pericolosamente la maggioranza.
Francesca Gerosa è una politica italiana di Fratelli d’Italia. È nata a Trento 49 anni fa. Laureata in Sociologia, dal 2009 al 2015 è stata consigliera comunale di Trento. Dal 2019 al 2022 è stata consigliera di amministrazione in Autostrada del Brennero Spa. Nel 2023 è stata eletta al Consiglio Provinciale di Trento di cui è stata vicepresidente fino al 21 maggio 2025. È membro dell’Assemblea nazionale e dei coordinamenti regionale e provinciale di Fratelli d’Italia.
È sposata con Alex Voyat, ex atleta, campione di snowboard di origini valdostane conosciuto sulle piste di sci della Valle d’Aosta. I due hanno due figli.
Francesca Gerosa è la colonna dei meloniani trentini, tanto che negli ultimi giorni il suo nome è cominciato a circolare anche come futura candidata per il dopo-Fugatti alla Provincia.È per questo che la decisione dell’attuale presidente si configura come un palese strappo nei confronti del governo e della leader di Fratelli d’Italia.
Il leader della Lega Matteo Salvini ha deciso che la battaglia sul terzo mandato debbano combatterla – almeno ufficialmente - i governatori leghisti. Nei giorni scorsi aveva liquidato la questione come una ‘questione locale’, ma nel frattempo i suoi uomini ‘sparavano a zero’ sulla decisione del Cdm.
Da Zaia a Fedriga, da Fugatti a Calderoli, è stato un susseguirsi di dichiarazioni contro il governo. Nelle ultime ore è arrivata la decisione del presidente della Provincia Autonoma di Trento di ritirare le deleghe alla vicepresidente Gerosa, che avrà senza dubbio ripercussioni sui rapporti già tesi tra Lega e Fratelli d’Italia e Forza Italia. Intanto, Fratelli d'Italia starebbe valutando di uscire dalla giunta trentina.
I due terzi del governo (FdI e FI) non è intenzionato a cedere sul superamento del limite dei due mandati. Nei mesi scorsi Palazzo Chigi aveva fatto ricorso anche contro la legge del Consiglio regionale della Campania (che però non è una regione a statuto speciale come il Trentino), proprio in virtù del principio della validità del limite dei mandati per gli amministratori locali.
La tensione e palese, nonostante da più parti si cerchi di gettare acqua sul fuoco.
Una posizione ribadita anche dal senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, che ha sottolineato ai come Forza Italia sia per il limite dei due mandati, e che la Lega può avere idee diverse ma questo non determinerà una crisi di governo.
Gasparri sul terzo mandato: “Il #centrodestra non si fonda sul numero dei mandati.Per ora c’è una normativa che prevede due mandati che, secondo noi, dovrebbe valere anche per le regioni a statuto speciale. La #Lega non ha spaccato niente, ha opinioni diverse."#GovernoMeloni pic.twitter.com/3Xau837nxG
— Tag24 (@Tag24news) May 21, 2025
La posta in gioco, però, è alta: strappare alla Lega le principali regioni del nord dove i governatori uscenti sono tutti in scadenza di mandato.
Sulla questione è intervenuto oggi anche il ministro al Pnrr, Tommaso Foti di Fratelli d'Italia che ha chiarito che eventuali divergenze saranno appianate e che il governo attende la Consulta per stabilire se sulla questione terzo mandato occorra una legge nazionale o meno.
ha dichiarato il ministro di Fratelli d'Italia.
Terzo mandato, Foti (FdI): "E' stato chiesto alla Corte Costituzionale se possono essere direttamente le regioni e le provincie autonome a decidere o se occorre una legge nazionale. A noi pare che quest'ultima sia la strada maestra".#Governo #FDI pic.twitter.com/t0tbHRKbgk
— Tag24 (@Tag24news) May 22, 2025