21 May, 2025 - 12:21

Trump vuole una "Cupola d’oro" sull’America: cos’è il Golden Dome e quale paese vuole unirsi?

Trump vuole una "Cupola d’oro" sull’America: cos’è il Golden Dome e quale paese vuole unirsi?

L'amministrazione di Donald Trump ha lanciato il progetto Golden Dome, un sistema di difesa missilistica ambizioso. Con questo progetto, Trump mira a porre fine alla minaccia rappresentata da attacchi missilistici a lungo raggio contro gli Stati Uniti. L’obiettivo è costruire uno scudo protettivo in grado di intercettare e neutralizzare missili provenienti non solo da altri Paesi, ma anche dallo spazio, garantendo così una protezione continua del territorio nazionale. L’iniziativa, che richiama nel nome e nell’intento il sistema israeliano Iron Dome, è destinata a diventare uno dei pilastri della nuova strategia di difesa americana. Ma mentre Washington lavora alla sua realizzazione, un altro paese ha già manifestato interesse a unirsi: il Canada.

Cos’è il Golden Dome?

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato i dettagli del nuovo sistema di difesa missilistica chiamato "Golden Dome".

Il nome del progetto è simile al sistema di difesa aerea israeliano Iron Dome. Questo scudo è entrato in funzione nel 2011 e ha intercettato numerosi razzi a corto raggio. Sebbene si tratti di un modello simile, il progetto americano presenta differenze fondamentali rispetto a quello, dato che gli Usa dovrebbero far fronte ad attacchi stranieri diversi dalle armi a corto raggio.

Come annunciato, il sistema statunitense funzionerà con quelli già esistenti. Si prevede che il Golden Dome sarà in grado di intercettare missili non solo da diverse parti del mondo, ma anche dallo spazio, ha affermato Trump. Il presidente sostiene che "questo è molto importante per il successo e persino per la sopravvivenza del nostro Paese".

Il progetto è nato perché Trump ritiene che gli Usa dovrebbero dotarsi di un programma di difesa missilistica per tracciare e neutralizzare le minacce provenienti dai sistemi più ambiziosi e tecnologicamente avanzati, considerando eventualmente gli avversari strategici internazionali tra cui Corea del Nord, Russia e Cina.

Il progetto non è esente da critiche, dato che il Golden Dome dovrebbe coprire un vasto territorio. Secondo alcuni analisti, bisognerebbe costruire una massiccia rete di intercettori per garantire una copertura corretta e costante. Per questo ritengono il progetto costoso e soprattutto inefficiente. Per altri, invece, la sua realizzazione potrebbe portare a una corsa ad armamenti più sofisticati.

Trump lancia il progetto Golden Dome

Affiancato dal segretario alla Difesa statunitense, Pete Hegseth, nello Studio Ovale, Trump ha annunciato il progetto della Cupola d’oro. Il presidente statunitense, infatti, a pochi giorni dal suo insediamento aveva emesso un ordine esecutivo per creare "Iron Dome per l'America", un sistema di difesa all'avanguardia che protegga gli Stati Uniti dagli attacchi missilistici a lungo raggio.

Il completamento del nuovo piano di difesa missilistica da 175 miliardi di dollari è previsto entro tre anni. Quindi, dovrebbe essere già pronto prima della fine del secondo mandato del presidente.

Trump ha affermato che i repubblicani hanno concordato di stanziare 25 miliardi di dollari di finanziamenti per coprire i costi iniziali. Secondo l'Ufficio di bilancio del Congresso, il costo complessivo potrebbe superare i 540 miliardi di dollari nei prossimi 20 anni.

La progettazione dello scudo di difesa sarà guidata dal vice capo delle operazioni spaziali, generale Michael Guetlein. Guetlein, infatti, è noto per la sua competenza nei sistemi di difesa missilistica.

Il Canada si unirà al progetto Golden Dome?

Trump ha affermato che anche il vicino Canada ha espresso interesse a far parte del progetto.

virgolette
Il Canada ci ha chiamato e vuole farne parte. Vogliono partecipare e vogliono farne parte. Collaboreremo con loro sui prezzi.

I media canadesi riferiscono che il governo ha confermato di essere in trattative con gli Stati Uniti sulla difesa missilistica. Tuttavia, Ottawa ha precisato che la questione resta aperta e inserita nel contesto di negoziati commerciali e di sicurezza più ampi. Al momento, restano molti punti oscuri. Non è chiaro, quindi, quale sarebbe il contributo concreto del Canada, quali responsabilità assumerebbe né quale sarebbe l’impegno economico.

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