18 May, 2025 - 19:20

Meloni, Vance e von der Leyen: cosa c’è dietro il vertice di Roma

Meloni, Vance e von der Leyen: cosa c’è dietro il vertice di Roma

Un vertice, due continenti, tre leader. La foto che gli account social e i politici di Fratelli d'Italia hanno subito condiviso è quella che ritrae Giorgia Meloni, J.D. Vance e Ursula von der Leyen: se Washington è sempre stata il faro dell'atlantismo italiano, ora Roma vuole giocare un ruolo da protagonista e da mediatrice - e non più da mera spettatrice.

L'incontro trilaterale è visto come un tentativo italiano di rilanciare il dialogo fra Stati Uniti e Unione Europea e probabilmente anche come una risposta piccata a quanti affermavano che politicamente l'Italia è isolata, a causa delle politiche di Meloni. Se il presidente francese Macron bacchetta la premier per alcune affermazioni fuorvianti, quest'ultima invece si mostra attiva e organizza incontri.

Se porteranno a qualcosa, è da vedere.

Meloni incontra Vance e von der Leyen

L'incontro si è svolto in concomitanza con l'intronizzazione di Papa Leone XIV, un evento che ha richiamato dignitari e figure politiche di spicco da tutto il mondo. Oggetto delle discussioni fra il vicepresidente USA, la presidente della Commissione UE e del Consiglio italiano è stato lo stallo nelle relazioni commerciali fra Europa e Stati Uniti.

Ursula von der Leyen ha sottolineato su X la determinazione di tutte le parti in causa: "Entrambi vogliamo un accordo che dia risultati concreti a cittadini e imprese. I nostri team stanno lavorando senza sosta per trovare soluzioni. Siamo fiduciosi". La presidente della Commissione ha evidenziato lo scambio di documenti negoziali, con i team al lavoro sui dettagli: "Il diavolo è nei dettagli, ma ciò che ci unisce è la volontà di un buon accordo".

J.D. Vance, in Italia per l'insediamento papale, ha spinto per i negoziati commerciali. "L'Europa è un alleato fondamentale degli Stati Uniti, ma non sempre siamo d'accordo, come accade tra amici, specie sul commercio", ha dichiarato. La presenza del Segretario di Stato Marco Rubio ha ulteriormente sottolineato l'importanza dell'incontro.

"L'Italia farà la sua parte nel dialogo USA-UE"

Dal canto suo Giorgia Meloni ha ribadito il ruolo dell'Italia come mediatrice costruttiva e attenta: "Un mese fa a Washington avevo proposto al presidente Trump un incontro. Sono orgogliosa di ospitare due leader di USA e UE per iniziare un dialogo", ha detto la premier. Sui suoi canali social ha poi approfondito il concetto: "L'Italia intende rilanciare il dialogo tra UE e USA, realtà chiamate ad affrontare insieme le grandi sfide globali. Libertà, democrazia e centralità della persona sono i valori su cui costruire un futuro più sicuro, prospero e stabile".

L'incontro ha evidenziato le potenzialità economiche di un asse transatlantico rafforzato. Secondo il Centro studi di Unimpresa, il dialogo tra USA e UE - con l'Italia in posizione mediana - può favorire le imprese italiane. Nel 2023, l'interscambio commerciale tra Stati Uniti e Italia ha raggiunto i 92 miliardi di euro, con un surplus di 34 miliardi per l'Italia.

Una convergenza regolatoria su transizione green, digitalizzazione e sicurezza energetica potrebbe ridurre le barriere tecniche, aprendo nuovi mercati.

Alla ricerca di un ruolo politico per l'Italia

L'incontro odierno non si è limitato soltanto al commercio. Sul tavolo anche la guerra in Ucraina, con von der Leyen che ha definito "cruciale" la prossima settimana per i negoziati di pace. Vance ha anche incontrato, sempre a Roma, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: si è discusso anche della possibile telefonata tra Vladimir Putin e Donald Trump.

Zelensky ha ribadito che gli unici risultati concreti dai recenti colloqui a Istanbul sono lo scambio di 1000 prigionieri di guerra, chiedendo ulteriori sanzioni europee ai danni della Russia.

Il vertice ha ricevuto il plauso di molti all'interno di FdI, consapevoli che questo è stato la migliore risposta a chi riteneva l'Italia isolata politicamente. La non presenza di Meloni all'incontro dei "Volenterosi" a Tirana è stata quindi bilanciata da un incontro ristretto con Vance e von der Leyen, i cui rapporti con la premier italiana sono nati anche da convergenze politiche dettate dal momento.

In un mondo segnato da fortissime tensioni geopolitiche, l'Italia vuole candidarsi a protagonista, con una premier che - per i suoi sostenitori - "ha rifilato una lezione memorabile" a chi la criticava.

I tre punti salienti dell'articolo

  • Italia mediatrice tra UE e USA – Il vertice a Roma tra Giorgia Meloni, JD Vance e Ursula von der Leyen ha segnato il tentativo dell’Italia di assumere un ruolo attivo nel dialogo transatlantico, puntando a superare lo stallo nei negoziati commerciali tra Europa e Stati Uniti.

  • Agenda economica e geopolitica – Oltre al commercio, i leader hanno discusso di transizione green, sicurezza energetica e Ucraina. Von der Leyen ha parlato di “dettagli tecnici” ancora da sciogliere, mentre Vance ha sottolineato le divergenze “tra amici”.

  • Rilancio dell’immagine internazionale dell’Italia – L’incontro è stato anche una risposta a chi accusa l’Italia di isolamento politico. Meloni ha voluto mostrare forza diplomatica e centralità europea, bilanciando assenze strategiche (come quella a Tirana) con una presenza scenica ad alto impatto.

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