16 May, 2025 - 14:25

Chi era Teresa Vergalli, la staffetta Anuska: non sparò mai, ma era pronta a morire per la libertà

Chi era Teresa Vergalli, la staffetta Anuska: non sparò mai, ma era pronta a morire per la libertà

Staffetta partigiana a soli 16 anni, e il resto della vita passato a testimoniare e raccontare gli anni della lotta al fascismo per la difesa della libertà.

È morta oggi, venerdì 16 maggio 2025, all’età di 97 anni la partigiana Teresa Vergalli, nome di battaglia Anuska. Lo hanno comunicato l’ANPI di Reggio Emilia (città dove viveva) e il comitato provinciale di Roma.
La notizia ha destato grande commozione e immediati sono arrivati i messaggi di cordoglio del centrodestra e della politica.

Chi era Teresa Vergalli: dove era nata, età e marito e figli

Teresa Vergalli era nata a Bibbiano in provincia di Reggio Emilia, l’11 ottobre del 1927, da una famiglia di contadini della Val d’Enza. Nel 1933, quando aveva solo 5 anni, assistette all’arresto del padre da parte dei fascisti. Nel 1943 cominciò ad aiutare il padre già coinvolto nel Comitato di Liberazione Nazionale e nel 1944 decise di partecipare attivamente alla Resistenza diventando una staffetta.

Il suo compito era quello di portare messaggi e documenti lungo la zona a sud della via Emilia. Terminata la guerra continuò la sua attività politica partecipando alla nascita dell’Udi (Unione Donne Italiane).  Nel 1948 sposò il dirigente sindacale italiano Claudio Truffi, morto a Bologna nel 1986, con il quale ebbe due figli. È stata una maestra elementare e ha insegnato nei quartieri romani Don Bosco e Cinecittà Est.
È deceduta oggi, all’età di 97 anni.

Addio alla partigiana Anuska, una vita da 'staffetta' per la difesa della libertà

La politica è entrata fin da subito nella vita di Teresa Vergalli. Aveva solo 5 anni quando assistette all’arresto del padre e solo 16, quando, nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale cominciò ad aiutare il padre nella Resistenza. Nel 1944, ancora studentessa, entrò lei stessa nella Resistenza, 76esima Sap e 144esima Brigata Garibaldi con il nome di “Anuska”.

Fu impiegata come staffetta. Ogni giorno percorreva la via Emilia per portare messaggi e documenti segreti, rischiando la vita. Se fosse stata catturata dai soldati fascisti o tedeschi sarebbe stata fucilata per tradimento. Come lei stessa ha raccontato in più occasioni, non sparò mai un colpo, ma portava sempre con sé una rivoltella nascosta nel reggiseno, pronta a usarla contro sé stessa in caso di cattura.

Dopo la Liberazione fu attiva nell'Udi per la conquista e la difesa dei diritti delle donne. Ha dedicato la sua vita alla narrazione antifascista e partigiana, promuovendo i valori della libertà e della sua difesa.

Ha raccontato la sua storia in due libri “Storie di una staffetta partigiana”, uscito nel 2004 e “Un cielo pieno di nodi “, romanzo sulla guerra di Liberazione pubblicato nel 2015.

Elly Schlein: "Monito Vergalli, vigili e uniti sui diritti"

Decine i messaggi di cordoglio dal centrosinistra. La segretaria del Pd Elly Schlein l’ha ricordata con una delle sue ultime dichiarazioni, rilasciata in un’intervista al Corriere della Sera.

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“Teresa Vergalli, nome di battaglia Anuska, staffetta partigiana, cocciuta. Così si definiva Teresa: cocciuta. Con lei scompare una donna che per tutta la vita non ha fatto altro che difendere i diritti e la libertà. 

Scrive Schlein che poi sottolinea:

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“Teresa se ne va ma ci lascia una enorme eredità e un monito, contenuto nella sua ultima intervista: Bisogna stare attenti, vigili, uniti sui diritti che abbiamo conquistato. Perché i diritti non si conquistano mai una volta per tutte. E questo continuerà ad essere anche il nostro impegno”.

Ha concluso la segretaria dem.

Teresa Vergalli, Anuska, rimane un simbolo di coraggio e determinazione nella lotta per la libertà. La sua vita è stata un costante atto di resistenza, non solo durante gli anni della guerra, ma anche nel suo impegno a testimoniare la memoria della Resistenza.

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