Staffetta partigiana a soli 16 anni, e il resto della vita passato a testimoniare e raccontare gli anni della lotta al fascismo per la difesa della libertà.
È morta oggi, venerdì 16 maggio 2025, all’età di 97 anni la partigiana Teresa Vergalli, nome di battaglia Anuska. Lo hanno comunicato l’ANPI di Reggio Emilia (città dove viveva) e il comitato provinciale di Roma.
La notizia ha destato grande commozione e immediati sono arrivati i messaggi di cordoglio del centrodestra e della politica.
Teresa Vergalli era nata a Bibbiano in provincia di Reggio Emilia, l’11 ottobre del 1927, da una famiglia di contadini della Val d’Enza. Nel 1933, quando aveva solo 5 anni, assistette all’arresto del padre da parte dei fascisti. Nel 1943 cominciò ad aiutare il padre già coinvolto nel Comitato di Liberazione Nazionale e nel 1944 decise di partecipare attivamente alla Resistenza diventando una staffetta.
Il suo compito era quello di portare messaggi e documenti lungo la zona a sud della via Emilia. Terminata la guerra continuò la sua attività politica partecipando alla nascita dell’Udi (Unione Donne Italiane). Nel 1948 sposò il dirigente sindacale italiano Claudio Truffi, morto a Bologna nel 1986, con il quale ebbe due figli. È stata una maestra elementare e ha insegnato nei quartieri romani Don Bosco e Cinecittà Est.
È deceduta oggi, all’età di 97 anni.
La politica è entrata fin da subito nella vita di Teresa Vergalli. Aveva solo 5 anni quando assistette all’arresto del padre e solo 16, quando, nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale cominciò ad aiutare il padre nella Resistenza. Nel 1944, ancora studentessa, entrò lei stessa nella Resistenza, 76esima Sap e 144esima Brigata Garibaldi con il nome di “Anuska”.
Fu impiegata come staffetta. Ogni giorno percorreva la via Emilia per portare messaggi e documenti segreti, rischiando la vita. Se fosse stata catturata dai soldati fascisti o tedeschi sarebbe stata fucilata per tradimento. Come lei stessa ha raccontato in più occasioni, non sparò mai un colpo, ma portava sempre con sé una rivoltella nascosta nel reggiseno, pronta a usarla contro sé stessa in caso di cattura.
Dopo la Liberazione fu attiva nell'Udi per la conquista e la difesa dei diritti delle donne. Ha dedicato la sua vita alla narrazione antifascista e partigiana, promuovendo i valori della libertà e della sua difesa.
Ha raccontato la sua storia in due libri “Storie di una staffetta partigiana”, uscito nel 2004 e “Un cielo pieno di nodi “, romanzo sulla guerra di Liberazione pubblicato nel 2015.
Decine i messaggi di cordoglio dal centrosinistra. La segretaria del Pd Elly Schlein l’ha ricordata con una delle sue ultime dichiarazioni, rilasciata in un’intervista al Corriere della Sera.
Scrive Schlein che poi sottolinea:
Ha concluso la segretaria dem.
Teresa Vergalli, Anuska, rimane un simbolo di coraggio e determinazione nella lotta per la libertà. La sua vita è stata un costante atto di resistenza, non solo durante gli anni della guerra, ma anche nel suo impegno a testimoniare la memoria della Resistenza.