L'errore sullo spread sotto i 100 punti è da matita blu, ma Giorgia Meloni non è il ministro dell'Economia, o delle Finanze, e il testo che ha letto ieri alla Camera, probabilmente è stato preparato dagli uffici di Palazzo Chigi, come accade per le risposte a tutte le interrogazioni a cui la presidente del Consiglio replica durante i Premier Time.
È anche vero che il 'famigerato spread' è la buccia di banana con cui hanno dovuto fare i conti tutti i governi italiani negli ultimi 20 anni. Una buccia di banana su cui nel 2011 Silvio Berlusconi cadde e perse la guida del Governo, ad esempio, Quindi, pur non essendo esperti di economia, in molti si sarebbero aspettati da Giorgia Meloni un minimo di padronanza della materia.
Se lo sarebbe aspettato sicuramente il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, che alle parole della premier non è riuscito a restare impassibile, facendo trasparire il suo scetticismo.
Ma qual è l'errore 'imperdonabile' di Giorgia Meloni sullo spread e cosa voleva dire veramente?
A far saltare il ministro Giancarlo Giorgetti sulla sedia, durante il Premier Time di mercoledì 14 maggio alla Camera dei Deputati, è stata un'affermazione molto 'controversa' della presidente del Consiglio.
Un'affermazione che di fondo conteneva un grave errore di economia.
Giorgia Meloni, replicando a un'interrogazione sullo stato dell'economia in Italia, ha citato lo spread e ha affermato che il fatto che l'indicatore economico sia sceso sotto i 100 sarebbe la dimostrazione che i BTP italiani (i titoli di Stato) sono considerati più sicuri e stabili dei Bund tedeschi.
Giorgia Meloni conferma la sua incompetenza economica. Cita dati che non capisce e dopo tanti anni di Governo non sa ancora cosa sia lo spread. La faccia di Giorgetti è la faccia dell’imbarazzo https://t.co/6jbQaMSQF1
— Matteo Renzi (@matteorenzi) May 14, 2025
Parole alle quali il ministro dell'Economia italiana ha sorriso e ha cominciato a scuotere la testa per l'evidente errore di valutazione.
La questione è semplice: i titoli di stato tedeschi, i Bund, sono il metro di riferimento per la stabilità dei titoli di Stato dell'Eurozona. Lo spread misura quanto i titoli di un paese siano considerati rischiosi sui mercati finanziari rispetto alla Germania.
Il solo fatto che lo spread tra Btp e Bund sia superiore a 0 significa che quelli italiani sono considerati più instabili rispetto a quelli tedeschi. Quindi non è vero che i nostri titoli di Stato sono considerati più sicuri di quelli tedeschi, questo sarebbe stato vero se lo spread fosse stato negativo, o se il valore fosse stato inferiore a zero.
È stato questo l'errore commesso dalla presidente Meloni che è finito al centro del curioso siparietto con il suo ministro dell'Economia, seduto alla sua sinistra, che non riuscendo a trattenere un sorriso ha scosso lievemente la testa, per sottolineare che 'le cose non stavano proprio così'.
Nulla di plateale, ma sufficiente per essere immortalato dalle telecamere della Camera in quel momento puntate sulla premier che stava replicando all'interrogazione.
L'errore di Giorgia Meloni, sottolineato dalla reazione del Ministro Giorgetti è diventato inevitabilmente oggetto di dibattito e di polemica soprattutto con l'opposizione.
Ma cosa voleva dire veramente Giorgia Meloni, quando ha affermato che "Lo spread oggi è sotto i 100 punti base. Significa che i titoli di stato italiani vengono considerati più sicuri dei titoli di stato tedeschi"?
Probabilmente, ciò che Giorgia Meloni voleva evidenziare era il fatto che, rispetto agli anni passati, i titoli di Stato italiani sono andati molto meglio sul mercato e il tasso d'interesse è sceso in maniera rilevante, soprattutto se confrontati con quelli di altri paesi dell'Eurozona, come Spagna o Francia. Era, infatti, da diverso tempo che i BTP italiani non scendevano sotto i 100 punti di spread.
Probabilmente, quindi, ciò che la premier voleva evidenziare - al di là delle imprecisioni e di una più approfondita analisi delle cause economiche - è che in un momento particolarmente delicato per l'economia globale, i titoli di Stato italiani sono percepiti come più sicuri e ciò è evidenziato dal dato dello spread al di sotto della soglia dei 100 punti.