08 May, 2025 - 10:26

Polizze assicurative catastrofali, obbligo anche per immobili in sanatoria: cosa cambia

Polizze assicurative catastrofali, obbligo anche per immobili in sanatoria: cosa cambia

Il 6 maggio, la commissione Ambiente di Montecitorio ha esaminato gli emendamenti al decreto polizze assicurative catastrofali.

Durante la seduta, sono state apportate modifiche a due emendamenti del relatore e quattro sono stati riformulati.

Le novità riguardano l’obbligo di assicurazione anche per gli immobili in cui è in corso una sanatoria o un condono.

In questo articolo, spieghiamo cosa prevede l’obbligo e cosa cambia in materia di polizze catastrofali.

Cosa prevede il decreto polizze assicurative catastrofali

Il decreto sulle polizze catastrofali prevede l’obbligo per le imprese di assicurarsi per proteggere i beni aziendali dai danni causati da terremoti, alluvioni, frane o inondazioni.

Introdotto dalla Legge di Bilancio del 2024, l’obbligo riguarda tutti i soggetti con sede legale oppure con organizzazione stabile in Italia.

Le imprese interessate devono sottoscrivere la polizza catastrofale entro:

  • 1° ottobre 2025: medie imprese;
  • 1° gennaio 2026: piccole e micro imprese.

Il termine per le grandi imprese è scaduto il 31 marzo 2025, con l’applicazione di 90 giorni di tolleranza rispetto all’applicazione delle penalizzazioni.

Polizze assicurative catastrofali: scatta l’obbligo su immobili con sanatoria

Durante la riunione del 6 maggio, sono stati riformulati alcuni emendamenti al decreto, prevedendo che sono ammissibili alla copertura anche gli immobili oggetto di sanatoria o per i quali sia in corso un procedimento di sanatoria o condono.

Gli emendamenti oggetto di modifiche ampliano le condizioni per l’accesso alla copertura assicurativa contro eventi catastrofali, stabilendo che gli immobili potranno essere assicurati se:

  • Sono stati costruiti o ampliati con regolare titolo edilizio, oppure realizzati in un periodo in cui tale titolo non era richiesto dalla legge;
  • Risultano attualmente oggetto di una procedura di sanatoria o condono edilizio.

Con questa riformulazione, viene superata la norma che escludeva dall’obbligo di stipula delle polizze catastrofali le imprese i cui immobili presentavano abusi edilizi, mancavano delle autorizzazioni necessarie o avevano subito modifiche abusive dopo la costruzione.

Si tratta di novità molto importanti che rappresentano un cambiamento significativo per il settore immobiliare e per le imprese, ampliando la platea degli immobili assicurabili e incentivando la regolarizzazione edilizia.

Cosa cambia per gli immobili non assicurabili

Gli edifici privi dei requisiti di conformità normativa non potranno beneficiare di coperture assicurative né accedere a indennizzi o contributi da parte dello Stato.

In questo modo, l’emendamento annulla la disposizione precedente che prevedeva l’esclusione dall’obbligo di assicurazione le imprese i cui beni immobili risultino gravati da abuso edilizio o costruiti in carenza delle autorizzazioni previste, ovvero gravati da abuso sorto successivamente alla data di costruzione.

Cosa cambia per gli immobili non assicurabili di terzi

Un ulteriore emendamento oggetto di modifiche riguarda gli immobili assicurati dall’imprenditore, ma di proprietà di terzi.

In questo contesto, l’indennizzo viene erogato al proprietario del bene, il quale è obbligato a destinarlo al ripristino dei beni danneggiati o distrutti, oppure al recupero della loro funzionalità.

Se il proprietario non rispetta l'obbligo, ha comunque diritto a ricevere un risarcimento per il mancato guadagno dovuto all'interruzione dell'attività, fino al 40% dell'indennizzo ricevuto.

Come viene determinato il valore dei beni

Il valore dei beni da assicurare sarà determinato sulla base del costo di ricostruzione a nuovo per gli immobili, del costo di sostituzione per i beni mobili e degli interventi necessari per il ripristino del terreno.

Un ulteriore emendamento stabilisce che le polizze catastrofali potranno prevedere una franchigia fino a un massimo del 15% dell’ammontare del danno, salvo deroghe specifiche previste per le grandi imprese.

In sintesi

Il decreto sulle polizze assicurative catastrofali obbliga le imprese a tutelarsi contro terremoti, alluvioni e frane entro scadenze differenziate. Un emendamento approvato il 6 maggio estende l’obbligo anche agli immobili in sanatoria o condono.

Restano esclusi quelli con abusi edilizi non sanabili. Se l’immobile è di proprietà di terzi, l’indennizzo va al proprietario, che deve usarlo per il ripristino. Il valore dei beni è calcolato in base ai costi di ricostruzione o sostituzione, con franchigia massima del 15%.

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