21 Apr, 2025 - 21:44

Chi è monsignor Dario Edoardo Viganò? Biografia del presbitero

Chi è monsignor Dario Edoardo Viganò? Biografia del presbitero

Dario Edoardo Viganò è una delle figure più rilevanti nel panorama culturale e comunicativo della Chiesa cattolica italiana, noto per il suo contributo come presbitero, critico cinematografico e teorico della comunicazione. La sua carriera si distingue per un costante impegno nel dialogo tra fede, media e cultura contemporanea.

Dario Edoardo Viganò: età e origini

Dario Edoardo Viganò nasce il 27 giugno 1962 a Rio de Janeiro, in Brasile, da una famiglia italiana. Nonostante le origini brasiliane, Viganò è cresciuto e ha costruito la sua carriera prevalentemente in Italia, mantenendo forti legami con la cultura e la società italiane. Attualmente, è considerato uno dei sacerdoti italiani più influenti, sia per i suoi incarichi ecclesiastici che per il suo ruolo nel mondo accademico e mediatico.

Formazione

La formazione di Dario Viganò è ampia e multidisciplinare, con una solida base filosofica e una specializzazione nella comunicazione e nel cinema. Dopo aver conseguito la laurea in filosofia presso l’Università degli Studi di Milano, Viganò si dedica agli studi di dottorato in storia del cinema, pubblicando poi i risultati delle sue ricerche nel 1997. Durante questo periodo, lavora presso l’ufficio per le comunicazioni sociali dell’arcidiocesi di Milano, dove si occupa della gestione delle sale della comunità.

Successivamente, ottiene la licenza e il dottorato in scienze della comunicazione presso l’Università Pontificia Salesiana, perfezionando così la sua competenza nell’ambito dei media e della comunicazione sociale. Il 13 giugno 1987 viene ordinato sacerdote dal cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano, iniziando così il suo servizio pastorale e la collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana.

Carriera 

Viganò si distingue come docente e ricercatore in numerose università italiane di prestigio. È stato professore ordinario presso la Pontificia Università Lateranense, dove ha ricoperto anche il ruolo di preside dell’Istituto pastorale “Redemptor Hominis” e direttore del Centro Interdisciplinare Lateranense. Ha insegnato etica e deontologia dei media all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e semiotica del cinema e degli audiovisivi alla LUMSA di Roma e alla LUISS “Guido Carli”.

Ha inoltre collaborato con la LUISS Business School come docente nei master in produzione e scrittura per il cinema e la televisione, e dal 2011 è socio corrispondente della Pontificia Accademia di Teologia.

Impegno nel cinema e nei media

Uno degli aspetti più caratteristici della carriera di Viganò è il suo impegno nel rapporto tra Chiesa e cinema. Dal 2004 al 2015 è stato presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo e direttore della storica «Rivista del Cinematografo», la più longeva rivista italiana dedicata al cinema. In questi anni ha anche guidato la Commissione Nazionale Valutazione Film della Conferenza Episcopale Italiana, contribuendo a definire i criteri con cui la Chiesa valuta le opere cinematografiche.

Ha fatto parte della Commissione per la cinematografia del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del consiglio di amministrazione della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, con delega alla Cineteca Nazionale e all’editoria. Ha inoltre partecipato come giurato a festival cinematografici di rilievo, come la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Ruoli nella Santa Sede

Il percorso di Viganò lo porta a ricoprire incarichi di primo piano anche nella comunicazione vaticana. Nel gennaio 2013 viene nominato direttore del Centro Televisivo Vaticano (CTV), ruolo che mantiene fino al 2015. Il 27 giugno 2015 papa Francesco lo nomina primo prefetto della Segreteria per la comunicazione della Santa Sede, incarico che lo vede guidare la riforma dei media vaticani fino al marzo 2018.

Dopo la rinuncia a questo incarico, legata a una controversia sulla pubblicazione di una lettera del papa emerito Benedetto XVI, Viganò viene nominato assessore del Dicastero per la comunicazione, proseguendo il lavoro di riforma intrapreso. Dal 2019 è vicecancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, con competenza specifica per il settore della comunicazione.

Attività editoriale e televisiva

Oltre all’attività accademica e istituzionale, Viganò è autore di numerosi libri e articoli sul rapporto tra cinema, media e mondo cattolico. Tra le sue opere più recenti figurano saggi sul neorealismo cinematografico, sulle nuove tecnologie e sulla comunicazione della Chiesa nell’era digitale. Dal 2021 cura la rubrica “Le Ragioni della Speranza” all’interno del programma “A Sua Immagine” su Rai 1, dove affronta temi di attualità e testimonianze di fede.

Riconoscimenti e onorificenze

Per il suo contributo culturale e accademico, Viganò ha ricevuto numerose onorificenze, tra cui il titolo di Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia (2022) e di Commendatore dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (2009). Questi riconoscimenti testimoniano il suo ruolo di riferimento nel dialogo tra fede, cultura e comunicazione

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