Forse Meloni è riuscita a convincere Trump sulle possibili trattative sui dazi all'Unione Europea imposti dagli USA. Adesso tocca al presidente statunitense cercare un punto di contatto con Bruxelles e trovare una quadra sulle sanzioni imposte all'UE. L'incontro alla Casa Bianca di oggi, 17 aprile 2025, sembra avere avuto un impatto positivo e presto potrebbero esserci nuovi confronti fra i leader europei e Donald Trump.
Lo stesso tycoon si è detto molto positivo riguardo a un possibile accordo commerciale tra Bruxelles e Washington nei prossimi mesi, anche se per ora si tratta solo di parole. La presidente del Consiglio Meloni, dal canto suo, ha ribadito che sarà annunciata la spesa del 2% del PIL in difesa nel corso del prossimo vertice della NATO. Ci si aspetta ora che Trump venga in visita in Italia e poi in altri Stati europei, anche se non c'è ancora una data ufficiale.
Non può mancare una breve parentesi sul possibile accordo commerciale che Washington potrebbe trovare con la Cina. Il dialogo con Pechino, fino a qualche giorno fa, sembrava impossibile a causa delle sanzioni economiche che Trump voleva imporre al mercato cinese, ma adesso sembra una necessità inevitabile.
"È una grande persona, mi piace molto". Con queste parole, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha accolto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sottolineando sin da subito il clima di forte sintonia tra i due leader.
Un'intesa che la Casa Bianca aveva già anticipato, presentando la presidente del Consiglio italiana come una figura strategica per rafforzare il dialogo tra Stati Uniti e Unione Europea. Un ruolo quasi da "ambasciatrice" dell’UE.
Non è certo la prima volta che si specula su questo "ruolo" di Meloni: quando il presidente statunitense si è insediato, lo scorso gennaio, la premier si è recata a Washington. In passato, però, c'era già stato un incontro a Mar-a-Lago per questioni diplomatiche.
Il clima dell'incontro sembra inusualmente cordiale, almeno rispetto a incontri precedenti dove Trump è sembrato più aggressivo. Il tycoon si permette addirittura di scherzare: “Non posso fare meglio di così, vero?”. Meloni ha risposto con un sorriso alla domanda del tycoon: “No, per me va benissimo così”.
Poi si passa subito ai temi più importanti. La premier ha aperto il confronto affrontando il nodo dei dazi commerciali. Dal suo insediamento, il presidente statunitense ha imposto dazi alle merci straniere, provocando reazioni negative da parte dei mercati. Gli Stati che sono sempre stati partner commerciali degli USA hanno vissuto le decisioni di Trump quasi come un affronto, e si sono costituiti i presupposti per uno strappo.
Meloni si dice fiduciosa nella possibilità di trovare un accordo:
President Trump Participates in a Bilateral Meeting with the Prime Minister of Italy, Apr. 17, 2025 https://t.co/LNJ1YG4Mxl
— The White House (@WhiteHouse) April 17, 2025
Il presidente americano si mostra ottimista sul futuro dei rapporti con l'UE:
Nessuna urgenza, aggiunge, ma un percorso che porterà a “intese giuste”, convinto che le trattative in corso stiano andando nella direzione giusta. E su Pechino spiega che nessuno può competere con gli Stati Uniti e che presto anche la Cina dovrà trovare un accordo con gli USA. Parole che lasciano intendere la necessità di trovare una quadra anche con Pechino nel breve periodo.
Altro tema centrale del bilaterale è stata la difesa. Meloni ha annunciato che l’Italia confermerà, al prossimo vertice NATO, l’impegno ad aumentare la spesa militare fino al 2% del PIL, come richiesto dall’Alleanza.
Trump ha accolto positivamente l’annuncio, sottolineando che “l’Italia è sulla buona strada”, ma anche che “dovrà fare uno sforzo ulteriore”. Il 2% sembra non bastare al presidente statunitense, che però non rilancia e non chiede, almeno per ora, ulteriori investimenti. Le imprese italiane, inoltre, investiranno 10 miliardi negli Stati Uniti a dimostrazione che le due economie sono interconnesse.
Almeno per ora, sembra che Meloni sia uscita vincitrice dall'incontro negli USA: è riuscita ad aprire uno spiraglio per le trattative sui dazi e a preservare il rapporto esclusivo che c'è tra Roma e Washington. Trump però ci ha abituati all'imprevedibilità: manterrà davvero le promesse fatte oggi? La premier domani sarà nuovamente in Italia per un incontro con il vicepresidente statunitense J.D. Vance e i vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani.