Una giornata di memoria in occasione del cinquantaduesimo anniversario del rogo di Primavalle. Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha deposto una corona di fiori nel cortile del palazzo di via Bernardo da Bibbiena, dove il 16 aprile 1973 persero la vita Stefano e Virgilio Mattei, vittime di un attentato incendiario compiuto da estremisti di sinistra. Al suo fianco, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e numerose autorità, tra cui il ministro della Cultura Alessandro Giuli, il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, il questore Paolo Trancassini, l’assessore Giancarlo Righini e molti esponenti di Fratelli d’Italia.
Presente alla cerimonia anche la sorella dei due giovani. Durante la cerimonia, La Russa si è inginocchiato in segno di omaggio e commozione. L’evento è proseguito con l’inaugurazione del murale dedicato ai fratelli Mattei, realizzato dall’artista Massimiliano Carli, in arte "Negus".
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricordato la tragedia sui propri canali social, definendola un orrore figlio dell’odio ideologico, ribadendo che “nulla si costruisce sull’odio”.
Il ministro Giuli ha parlato di un rito di memoria condiviso dalle istituzioni, mentre il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha sottolineato l’importanza di rigettare ogni forma di odio e violenza, scegliendo ogni giorno il dialogo e l’impegno democratico.
Nella giornata di oggi, 16 aprile 2025, si sono tenute le commemorazioni della strage di Primavalle - avvenuta nel 1973. Nel rogo della casa dell'esponente del Movimento Sociale Italiano, Mario Mattei, a opera di due esponenti dell'estrema sinistra. Nell'incendio persero la vita Stefano Mattei e Virgilio Mattei, il primo 22enne e il secondo di appena 10 anni. Mario Mattei riuscì a scappare gettandosi dal balcone, la moglie Anna Maria e i due figli più piccoli, Antonella di 9 anni e Giampaolo di soli 3 anni, riuscirono a scappare dalla porta principale quando il fuoco cominciò a diffondersi.
La strage divenne simbolo dell'epoca delle violenze politiche nel nostro Paese. Durante la cerimonia che si è tenuta oggi è stato anche inaugurato un murale ritraente i volti delle due vittime del rogo sorridenti.
Diverse le reazioni politiche al cinquantaduesimo anniversario del rogo di Primavalle. I commenti riflettono un ampio richiamo all’unità e alla condanna della violenza ideologica. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricordato con commozione Stefano e Virgilio Mattei sui propri canali social, sottolineando che la memoria è un dovere morale e un atto di giustizia verso la verità storica.
Stefano e Virgilio Mattei furono bruciati vivi nella loro casa. Due ragazzi innocenti, uccisi dalla furia ideologica e dall’odio politico.
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) April 16, 2025
Ricordarli oggi non è solo un dovere morale: è un atto di giustizia verso la verità e verso la storia.
Perché nulla si costruisce sull’odio.… pic.twitter.com/1AZzEdWCn9
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, era presente alla cerimonia di commemorazione e ha reso omaggio con una corona d’alloro sul luogo della tragedia, definendolo un gesto commovente e simbolico verso tutte le vittime degli anni di piombo, richiamando alla necessità di pacificazione nazionale:
Anche il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha ribadito il rifiuto dell’odio e della violenza, invitando alla scelta quotidiana del dialogo democratico:
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso il cordoglio della città, evidenziando l’importanza del ricordo come strumento di coesione civile e ringraziando l’impegno passato di Walter Veltroni nel promuovere una memoria condivisa.
Il rogo di Primavalle continua dunque a essere un simbolo tragico, ma anche un monito contro ogni forma di fanatismo politico: