12 Mar, 2025 - 21:22

Tutti i luoghi de "La figlia oscura" di Elena Ferrante: dov'è ambientato il film?

Tutti i luoghi de "La figlia oscura" di Elena Ferrante: dov'è ambientato il film?

Uscito nelle sale italiane nell'aprile del 2022, "La figlia oscura" ha segnato un esordio alla regia con il botto per Maggie Gyllenhaal, che si è vista fra le mani il premio per la "miglior sceneggiatura" al Festival del Cinema di Venezia del 2021. 

Da lì, il 2022 ha consacrato una pioggia di nomination agli Oscar nelle categorie "miglior attrice" per Olivia Colman, "miglior attrice non protagonista" per Jessie Buckley e "miglior sceneggiatura non originale" per la stessa Gyllenhaal. Ma anche ai Golden Globe, ai Critics' Choice Awards, ai BAFTA, agli Screen Actors Guild Award e, infine, al Leone d'oro per il "miglior film".

Una storia intensa e una regia di prim'ordine, ma scenografie altrettanto belle hanno fatto la fortuna della pellicola. Ecco tutti i luoghi dove è stata girata "La figlia oscura" e il trailer del film:

"La figlia oscura": l'esordio di Maggie Gyllenhaal

virgolette
Ho detto a Ferrante che non sapevo cosa fare con la sua storia, ma sapevo di voler fare qualcosa, incerta se dirigere il film o recitare. Ferrante mi ha risposto che avrebbe concesso i diritti solo se fossi stata la regista

Così ha raccontato Maggie Gyllenhaal - come riportato da Vanity Fair -, presente al Paris Theater, ricordando l'inizio della sua avventura con "La figlia oscura", l'adattamento dall'omonimo romanzo di Elena Ferrante. Un viaggio cominciato nel 2018, quando l'attrice, già nota per "Donnie Darko" e "Mona Lisa Smile", ha acquistato i diritti del romanzo.

Una volta cominciata la bozza della sceneggiatura, per mano della stessa Gyllenhaal, e la produzione della pellicola è cominciata, salvo poi doversi arrestare a causa del Covid. Anzi, proprio la pandemia ha costretto la troupe ha mettere in discussione i luoghi dove poter girare.

Dove hanno girato "La figlia oscura"?

Firmato Netflix, il film di Maggie Gyllenhaal si è avvalso del contributo di Osnat Handelsman-Keren e Talia Kleinhendler, con i quali l'attrice ha lavorato per "Lontano da qui". Con un cast stellare, l'imponente macchina produttiva si è messa in moto. 

Nel 2020, infatti, sono stati scritturati la protagonista, Olivia Colman, Jessie Jessie Buckley, la co-protagonista Dakota Johnson e Peter Sarsgaard. Successivamente, in agosto Paul Mescal si è unito al gruppo e tra fine ottobre e metà novembre il cast ha dato il benvenuto anche ad Alba Rohrwacher (protagonista della serie tv "L'Amica Geniale"), Oliver Jackson-Cohen, Ed Harris, Dagmara Domińczyk e Jack Farthing.

L'idea della regista Maggie Gyllenhaal in origine era quella di ambientare la storia in una città di mare del New Jersey

Dal New Jersey a Spetses

Gyllenhaal e Co., quindi, hanno deciso di sposare le riprese in Grecia, e in particolare sull'isoletta di Spetses, nell'arcipelago delle Saroniche, nella parte meridionale e situato nell’omonimo Golfo, collocato tra il Peloponneso e l’Attica, la regione di Atene.

Poiché la regista aveva chiesto dei finanziamenti per produrre la pellicola, l'opera si è dovuta concludere in fretta e furia, proprio a causa della pandemia da Covid-19. Infatti, per non perdere i fondi, Gyllenhaal ha dovuto fare risparmio di risorse, soldi e mezzi. 

Un'economia che si è tradotta anche nell'utilizzo degli abitanti di Spetses come comparse, al posto di scritturare attori professionisti, giacché la produzione non poteva permettersi che uno degli attori potesse risultare positivo al Covid. 

Anche per i flashback di Leda Caruso, infatti, le riprese sono state effettuate in Grecia, nonostante, in realtà, fossero ambientate sulla East Coast degli Stati Uniti. Un bel cambio di location anche rispetto al romanzo di Elena Ferrante, ambientato in Italia, sulla costa ionica.

Flop al botteghino, ma successo di critica

Un'accoglienza molto positiva per il film "La figlia oscura", presentato in anteprima alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia del 2021. Il pubblico in sala ha applaudito per quasi 4 minuti alla pellicola di Maggie Gyllenhaal, che si è conquistata anche il premio come "miglior sceneggiatura".

I critici del New York Times hanno scritto:

virgolette
In parte preoccupante e commovente, la nostra protagonista Leda incarna un tipo di donna i cui bisogni sono raramente affrontati nei film mainstream americani: può non starci simpatica, ma non ci è mai permesso di insultarla

Mentre la giornalista di Vox, Alissa Wilkinson, ha elogiato lo spirito della pellicola, in grado di mescolare perfettamente suspense, pazzia ed erotismo, incarnando lo stesso sentire del romanzo di Elena Ferrante, e soffermandosi sul finale: "profondamente ambiguo e aperto, e chiede semplicemente di sederci con loro, di prestare loro rispetto e attenzione, e di imparare qualcosa su noi stessi che non conoscevamo".

Elogi alla sceneggiatura di Gyllenhaal anche dal Chicago Tribune, che ha scritto che la regista: "riesce a tirare fuori il meglio da ogni scena, in una storia che vale la pena raccontare, con personaggi moralmente imperfetti, con un grande spessore psicologico, e sempre umani".

Commenti positivi e punteggi altissimi anche sui siti specializzati come Rotten Tomatoes e Metacritic, dove "La figlia oscura" ha ottenuto un punteggio, rispettivamente, di 8.9/10 e 86/100

Tuttavia, il film ha fatto flop al botteghino, incassando solamente 703mila dollari rispetto ai 5 milioni stanziati per la sua produzione.

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Ilenia Scollo
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