L’Unione Europea sta preparando un piano di riarmo da 800 miliardi di euro, un progetto che, seppur accolto positivamente dalla maggior parte degli Stati membri, ha suscitato dibattiti sulle modalità di attuazione. In Italia, il tema ha generato opinioni contrastanti anche all'interno della maggioranza di governo.
Intervenuta su Radio Cusano Campus, durante Greenwich, l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi ha espresso le perplessità del suo partito in merito alla proposta, criticando l’operato della Commissione Europea e della sua presidente, Ursula von der Leyen.
"La posizione della Lega è chiara: Ursula von der Leyen e la Commissione Europea non sono state particolarmente presenti negli ultimi due anni e mezzo di guerra. Hanno lasciato un vuoto diplomatico, senza tentare un vero percorso negoziale. Ora, con l’arrivo della nuova amministrazione Trump, che in passato molti leader UE hanno criticato, finalmente si cerca un vero accordo di pace. Eppure, la risposta dell’UE è un massiccio piano di riarmo. Questa scelta appare inopportuna e sospetta: significa voler proseguire il conflitto, mentre i cittadini europei – e lo stesso Zelensky – chiedono un accordo. Alla vigilia della pace, l’UE evoca tempi di guerra."
L'on. Ceccardi ha poi sollevato dubbi sulla gestione di un eventuale esercito comune europeo: "Chi lo guiderebbe? La Francia? Ursula von der Leyen? La storia ci insegna che le guerre sostenute dall’UE, come in Libia con Gheddafi, hanno portato solo instabilità. Per questo siamo contrari alla creazione di un esercito europeo se prima non si raggiunge una vera coesione sulla politica estera tra gli Stati membri."
Nel corso dell’intervista, l'on. Ceccardi ha anche commentato l’incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca, rispondendo a chi ha parlato di pressioni sul presidente ucraino:
"I metodi di Trump sono stati convincenti, ma non importa con quali modalità. Il discorso è durato un’ora e mezza, e noi ne abbiamo visto solo quattro minuti. L’importante è che, ancora una volta, Trump ha raggiunto il suo obiettivo." Il dibattito sul riarmo europeo e sulle strategie diplomatiche resta dunque aperto, con la Lega che si schiera fermamente contro quella che definisce “una scelta politica che rischia di allontanare la pace anziché avvicinarla".