09 Mar, 2025 - 17:33

Elezioni in Groenlandia, come Trump ha reso un caso globale una nazione fuori dai radar

Elezioni in Groenlandia, come Trump ha reso un caso globale una nazione fuori dai radar

Le elezioni legislative in Groenlandia del 2025 attirano un’attenzione insolita a livello internazionale. L’isola artica, pur essendo un territorio autonomo della Danimarca, è diventata oggetto di interesse globale a causa delle sue aspirazioni indipendentiste e delle recenti dichiarazioni di Donald Trump. Il presidente statunitense ha ribadito la volontà di integrare la Groenlandia negli Stati Uniti, riaccendendo un dibattito geopolitico che va ben oltre i confini dell’isola più grande del mondo.

Elezioni in Groenlandia, Trump l’ha resa un caso globale: ecco perché conta

Le elezioni legislative in Groenlandia dell'11 marzo sono diventate di interesse generale a livello mondiale. Circa 40mila aventi diritto sono chiamati a eleggere 31 legislatori dell’Inatsisartut, il parlamento dell’isola. L'ex colonia danese è un territorio autonomo della Danimarca dal 1979.

Il voto viene considerato di grande importanza non solo per i groenlandesi ma anche per gli equilibri geopolitici.

Il primo fattore riguarda l’indipendenza. I sostenitori dell’uscita dal Regno danese sperano che il risultato del voto confermi un mandato alle forze pro-indipendenza.

Il secondo fattore, invece, riguarda le recenti dichiarazioni di Donald Trump. Il presidente statunitense, dopo la sua rielezione a novembre, ha ribadito più volte il suo desiderio di integrare la Groenlandia agli Stati Uniti. Per Trump, l’acquisto dell’isola rappresenta una strada percorribile per raggiungere questo obiettivo. Questo è anche il principale motivo che ha acceso i riflettori sulle elezioni nell’isola più grande del mondo.

Le richieste di indipendenza della Groenlandia

La campagna elettorale nel territorio è incentrata su se e quando tagliare i legami con Copenaghen e sulle prospettive di qualità della vita post-indipendenza. La maggior parte degli schieramenti concorda sulla necessità di ottenere l’indipendenza dalla Danimarca. Tuttavia, le opinioni divergono sulla tempistica.

La questione dell’indipendenza è altamente delicata e richiede una maggiore attenzione politica e diplomatica per evitare di finire sotto l’influenza di Washington.

Secondo il movimento indipendentista, circa 56.500 groenlandesi non vogliono essere danesi. Allo stesso tempo, in questo momento storico, non desiderano nemmeno diventare americani. Il primo ministro della Groenlandia, Mute Egede, ha ribadito con fermezza che l’isola non è in vendita. Ha inoltre sottolineato che solo il popolo groenlandese ha il diritto di determinare il proprio futuro.

Sebbene la questione dell’indipendenza domini la campagna, altri temi come l’istruzione, la pesca e il turismo hanno un peso significativo nel dibattito politico.

Perché Trump vuole la Groenlandia?

La Groenlandia è 50 volte più grande della Danimarca ma ha una popolazione 100 volte inferiore, poiché è in gran parte ricoperta di ghiaccio. Tuttavia, rimane al centro dell’attenzione di Donald Trump.
Il presidente americano sostiene che l’isola sia strategicamente importante per gli Stati Uniti per ragioni di sicurezza. Gli Usa gestiscono la Base spaziale Pituffik dagli anni ’50. Si tratta della base operativa statunitense più a nord, utilizzata per la sorveglianza spaziale e per gli allarmi strategici.

Oltre agli aspetti di sicurezza, la Groenlandia è cruciale per motivi economici. Il sud dell’isola è noto per la ricchezza mineraria, con abbondanti risorse di gas naturale e petrolio.

Le dichiarazioni di Trump hanno scatenato un forte clamore nell’opinione pubblica. Tuttavia, il presidente aveva già espresso il desiderio di acquistare la Groenlandia nel 2019, durante il suo primo mandato.

Se la Groenlandia diventasse indipendente, potrebbe comunque scegliere di cooperare strettamente con gli Stati Uniti attraverso accordi strategici, senza necessariamente diventare un territorio statunitense.

Al di là delle dichiarazioni di Trump e delle dinamiche internazionali, il futuro della Groenlandia rimane nelle mani dei suoi cittadini. Se da un lato l’indipendenza è un obiettivo condiviso da molti partiti, le incertezze sulla sostenibilità economica e sulle alleanze future pesano sul dibattito. Qualunque sia l’esito delle elezioni, il voto segna un momento cruciale per il percorso politico dell’isola e per i suoi rapporti con Danimarca, Stati Uniti e il resto del mondo.

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Nazlican Cebeci
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