Negli ultimi anni, il cyberspazio è diventato un campo di battaglia parallelo ai conflitti tradizionali, con attacchi informatici utilizzati per raccogliere informazioni, sabotare infrastrutture e influenzare l'opinione pubblica. La decisione degli Usa di sospendere le operazioni informatiche contro la Russia solleva dubbi sul suo impatto sulla sicurezza globale e sul conflitto in Ucraina.
Il segretario alla Difesa americano, Pete Hegseth, ha ordinato di cessare le operazioni informatiche contro la Russia. Lo ha riportato The Record in un’esclusiva del 28 febbraio, citando tre fonti a conoscenza della decisione. L'ordine rientra in una più ampia revisione delle operazioni contro Mosca e punta a interrompere qualsiasi pianificazione offensiva.
La decisione è stata presa prima dell’incontro del presidente statunitense Donald Trump e del suo vice JD Vance con il leader ucraino alla Casa Bianca. Non è chiaro quali ambiti comprenda l'ordine né la sua durata. Alcuni ipotizzano che la misura voglia incentivare Mosca a partecipare ai negoziati di pace. Un ex funzionario e uno in carica hanno dichiarato al Washington Post che la sospensione dovrebbe restare in vigore finché i colloqui proseguiranno.
Sebbene sia normale ridurre le operazioni offensive durante i negoziati, la decisione ha suscitato polemiche dato che le recenti mosse di Washington sembrano allinearsi con la Russia. Zelensky e Trump avevano già discusso dopo un incontro tra funzionari statunitensi e russi in Arabia Saudita. Trump ha attribuito a Kiev la responsabilità della guerra e sostenuto che l'Ucraina avrebbe potuto trovare una soluzione già in passato. Inoltre, l’amministrazione USA ha rifiutato di definire la Russia "aggressore" nella dichiarazione del G7 in occasione del terzo anniversario della guerra. Dopo la discussione tra Trump e Zelensky, gli alleati occidentali hanno ribadito il loro sostegno a Kiev.
Secondo The Record, l'ordine potrebbe compromettere missioni cruciali del comando statunitense, comprese quelle a sostegno dell'Ucraina.
Anche se le tensioni tra Trump e Zelensky non sono direttamente legate alla decisione del Pentagono, l’ordine di Hegseth solleva interrogativi sulla sicurezza informatica in Occidente. La sospensione potrebbe ostacolare il contrasto alle campagne di influenza russe e ridurre la pressione su Mosca, con possibili conseguenze sul conflitto in Ucraina.
Il comando ha inviato squadre a Kiev per rafforzare la sicurezza digitale e monitora da allora le operazioni informatiche russe, specialmente in ambito di intelligence.
Mosca è al centro delle preoccupazioni sulla criminalità informatica. Il comando statunitense gioca un ruolo chiave nel contrasto agli attacchi, ma il blocco delle operazioni potrebbe esporre aziende e istituzioni a maggiori rischi.
La decisione rappresenta una scommessa. Washington spera che Mosca riduca le proprie attività informatiche contro gli USA e l’Europa. Tuttavia, una sospensione prolungata rischia di far perdere traccia delle operazioni russe, lasciando spazio a nuove minacce.
La sospensione delle operazioni informatiche contro la Russia rappresenta un cambio di strategia per gli Stati Uniti, ma le conseguenze di questa decisione restano incerte. Se da un lato potrebbe favorire il dialogo diplomatico, dall'altro potrebbe esporre Washington e i suoi alleati a maggiori rischi informatici. Resta da vedere se questa scelta porterà a un'effettiva riduzione delle tensioni o se, al contrario, questa decisione avvantaggerà uno dei più importanti avversari degli Usa.