18 Feb, 2025 - 17:48

Genitori di Oriana Fallaci: chi erano il padre Edoardo e la madre Tosca?

Genitori di Oriana Fallaci: chi erano il padre Edoardo e la madre Tosca?

Oriana Fallaci può essere descritta in modo conciso come la giornalista italiana più famosa e apprezzata a livello internazionale. La sua vita fu straordinaria, ma molti dei giovani di oggi ne conoscono solo gli aspetti legati agli ultimi dieci anni della sua esistenza, dal 2001 in poi, un periodo che suscitò polemiche e critiche per le sue dichiarazioni, spesso controverse. Tuttavia, Fallaci è stata molto più di questo. Creò un proprio stile unico di scrittura e intervista, riuscendo a emergere in un campo dominato da uomini.

Fu tra le prime donne a sfondare in un settore che fino a quel momento sembrava chiuso a loro. Le sue posizioni radicali e la sua attitudine poco politically correct le costarono attacchi e critiche, ma lei non si tirò mai indietro, rispondendo con determinazione. Con il tempo, divenne una figura iconica, indipendentemente dal suo lavoro giornalistico, conosciuta per il suo look distintivo, i suoi occhiali, le sigarette e il carattere spigoloso.

Chi erano la madre e il padre di Oriana Fallaci?

Nata a Firenze il 29 giugno 1929, Oriana era figlia di Tosca, che aveva origini spagnole, e di Edoardo Fallaci, di origini emiliane.

Cresciuta in una famiglia di antifascisti attivi, il padre, iscritto al Partito Socialista Italiano fin da giovane, le trasmise il valore del coraggio. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il padre si unì alla Resistenza e Oriana, a soli 14 anni, lo seguì nelle sue missioni. Con il nome di battaglia "Emilia", partecipò a operazioni clandestine, facendo da staffetta e aiutando prigionieri fuggiti dai campi di concentramento.

Oriana definiva il suo temperamento un miscuglio problematico, ma si considerava una "fiorentina pura", profondamente legata alla sua città, tanto da rispondere, quando all'estero le chiedevano da quale paese provenisse, "Firenze", non Italia, poiché per lei le due cose non erano la stessa cosa.

La famiglia investì sulla sua formazione

Nonostante le difficoltà economiche, la famiglia investì nei libri, una passione che Oriana mantenne per tutta la vita. La sua formazione si basò su due pilastri: la Resistenza e l’amore per la lettura. "La mia fanciullezza è piena di eroi", scrisse, e quegli eroi, che conobbe da bambina, le insegnarono a rispettare il coraggio e il sacrificio.

<>Nonostante gli impegni nella Resistenza, Oriana non trascurò gli studi, diplomandosi con un anno di anticipo nel 1947. Si iscrisse a Medicina, ma ben presto abbandonò gli studi per dedicarsi al giornalismo. Cominciò occupandosi di cronaca nera, per poi passare alla cronaca giudiziaria e ad altri temi di costume. Un articolo del 1948, in cui raccontava una sfilata di Dior a Firenze, le diede una certa notorietà. Oriana, che sognava di diventare scrittrice, considerava il giornalismo una via per guadagnare, ma sempre con l'idea di dedicarsi alla scrittura.

 

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