Polemiche sulla sua vita, critiche al suo carattere e persino accuse varie ed eventuali, da qualsiasi punto di vista Oriana Fallaci continua a far discutere. Con la miniserie "Miss Fallaci", in onda su Rai1 il 18 febbraio 2025, l'intrepida e sferzante giornalista è tornata di nuovo sotto le luci dei riflettori a quasi vent'anni dalla sua morte.
A tornare in mente, però, non sono solo i ricordi, ma anche le controversie che hanno animato la questione del patrimonio della scrittrice, precisa nel lasciare disposizioni, come lo era stata in vita. Cosa è successo e perché ci sono stati litigi sulla sua eredità?
È venuta a mancare in un giorno di settembre del 2006, Oriana Fallaci, una fra le più grandi giornaliste italiane. Celebre per i suoi reportage e articoli graffianti e per il suo carattere "difficile", crudo e diretto sempre e comunque. Uno spirito libero la scrittrice, pur vivendo intensamente ogni emozione e relazione. Oltre a quello per Alexandros "Alekos" Panagulis, un altro grande amore è stato vissuto dalla giornalista: quello per il nipote Edoardo Perazzi.
È al suo "nipote prediletto" che Oriana Fallacia ha lasciato tutto il suo patrimonio, immenso per gli scritti inediti e il materiale giornalistico e privato raccolto in una vita passata sul campo. Un rapporto particolare e intenso fra i due, tanto che per il bambino la zia non era "zia", ma "L'Oriana", pur essendo figlio della sorella Paola Fallaci, scrittrice e giornalista.
Se lo portava in ogni viaggio, Oriana Fallaci, questo nipote che ha preso a cuore e che le è rimasto accanto fino a quel 15 settembre. Con lei ha visto l'America, l'Argentina e persino Norvegia e Svezia ed è lui che ha reso possibile la pubblicazione postuma di alcuni fra i libri più celebri della scrittrice. Fra questi "Un cappello pieno di ciliege" e "Gli adorabili. Miss Fallaci alla conquista dell'America".
Sono serviti 5 anni per arrivare alle prime polemiche sul patrimonio di Oriana Fallaci, anche se qualcuno ipotizza che possano essere cominciate molto prima. Contestata soprattutto la firma apposta sul testamento. A puntare il dito la sorella della giornalista, Paola, che si è improvvisamente rivoltata contro il figlio, designato unico erede de L'Oriana. Nel 2011, infatti, la lettura del testamento ha definitivamente strappato dalle mani della sorella e dell'altro nipote, Antonio, ogni pretesa sull'eredità.
Fonti vicine a Oriana Fallaci, al tempo, avevano parlato di un testo di poche righe, precise e inequivocabili sulla nomina di Edoardo a suo erede universale e, a quanto pare - parola di mamma Paola - unico artefice e promotore della pubblicazione di "Un cappello pieno di ciliege":
Queste le sue affermazioni, riportate da La Stampa in un articolo del 2011. Dal canto suo, Edoardo si è sempre difeso, spiegando che sin da subito ha sospettato che a muovere le accuse contro di lui poteva essere stata solamente la madre e dichiarando l'assoluta impossibilità che la firma potesse essere falsa, visto che Oriana Fallaci l'aveva apposta davanti a un'intera corte in tribunale.
Altri 4 anni di lotte legali ruotano attorno al patrimonio di Oriana Fallaci, fino al 2015, quando, finalmente, arriva la decisione della Procura di Firenze.
Il testamento, pubblicato, poi, da Panorama, in effetti, consta di pochissime righe, nelle quali si legge:
Al di sotto la chiarissima firma della scrittrice e giornalista, apposta alla presenza di ben tre testimoni, ovvero il notaio e due esecutori testamentari. Eppure, per Paola Fallaci, madre di Antonio ed Edoardo, il "nipote prediletto", questo non è stato sufficiente per acclararne l'autenticità, accusando il suo stesso figlio di averla falsificata.
La Procura di Firenze, infatti, ha aperto un'indagine per truffa e falso a carico di Edoardo Perazzi. L'uomo, che ha passato la vita accanto alla zia, nel luglio del 2015 è stato prosciolto da ogni accusa: il GIP Angelo Maria Pezzuti ha dichiarato l'autenticità della firma, mettendo in via definitiva un punto alla lunga battaglia legale per il patrimonio.
Eredità piuttosto consistente, non solo per il carico emotivo e morale degli scritti di Oriana Fallaci, ma soprattutto in termini economici. Nel testamento, infatti, la giornalista ha lasciato al suo Edoardo i profitti dei diritti d'autore sui suoi libri e articoli, la casa a New York, l'archivio, i crediti e conti bancari. Come riportato da Il Tirreno all'epoca dei fatti, Perazzi aveva gioito per la decisione del giudice, affermando che:
Alla sorella Paola, comunque, sono andate due proprietà: una casa a Firenze e a Greve in Chianti, delle quali la stessa Oriana, ancora in vita, aveva ceduto la nuda proprietà. Oltre che l'elmetto (vero) indossato da Oriana Fallaci durante i suoi reportage della guerra in Vietnam.