Sofia Goggia vive ancora l'ennesimo incubo sugli sci, questa volta al Mondiale di Saalbach, una competizione amara e carica di frustrazione per la 32enne azzurra, che culmina con l'uscita nella prima manche dello slalom gigante femminile.
La sciatrice sembra perseguitata dalla sfortuna, che piegherebbe qualsiasi atleta, eppure non si è mai arresa, anzi l'ha affrontata con sportività e filosofia. La stagione corrente è stata particolarmente difficile per lei: già nelle sue discipline predilette, la discesa libera e il super G, Sofia ha incontrato diversi ostacoli, tra errori tecnici, condizioni meteo impraticabili e qualche problema fisico di troppo che ne ha minato le prestazioni.
La gara dell'atleta è durata meno di trenta secondi, una beffa su cui la campionessa ironizza. Errore fatale per lei: una perdita dell'equilibrio inaspettata per una sciatrice con la sua esperienza. Il bastoncino che si pianta sulla neve la colpisce sulla spalla e la fa cadere. Questa, spiegata in poche parole, è la causa della debacle di Goggia, che esce immediatamente di scena, restando impietrita sulla neve mentre realizza l'ennesima beffa della sua carriera.
Ai microfoni della stampa non è riuscita a trattenere la sua delusione, utilizzando anche parole dure e crude che riflettono uno stato d'animo segnato da tutti gli episodi sfortunati della sua carriera.
Alla fine, però, la medaglia d'oro va comunque a un'azzurra: ben 28 anni dopo l'ultimo oro di Deborah Compagnoni, è Federica Brignone l'erede per l'oro, raggiunto con una straordinaria prestazione. L'atleta azzurra ha compiuto un vero e proprio capolavoro, prevalentemente nella seconda manche.
Non è la prima volta che la sfortunata atleta si trova in situazioni al limite del tragicomico. La serie di eventi negativi per l'atleta inizia nel 2007: non ancora quindicenne, la giovane promessa si rompe il legamento crociato e il menisco esterno del ginocchio destro dopo una rovinosa caduta.
Il bis non tarda ad arrivare neppure un anno dopo, quando Goggia cade sulla pista e si rompe il menisco del ginocchio destro. Solo tre anni dopo, nel 2011, l'atleta ripete quanto accaduto in passato: questa volta, peraltro, l'infortunio sembra anche più grave, visto che Goggia rimedia un brutto trauma cranico seguito da un infortunio muscolare.
Tra il 2012 e il 2013 gli infortuni non smettono di sorprendere la sciatrice, che solo tra il 2016 e il 2017 riesce a conoscere una tregua dalle disgrazie sportive.
Nel febbraio del 2020 un'altra caduta sulla pista tedesca comporta una frattura del radio e del braccio sinistro: l'ennesimo infortunio porta alla chiusura anticipata della stagione per l'atleta.
Tra i tanti episodi avvenuti nei quattro anni successivi, l'atleta rimedia un altro serio infortunio nel febbraio del 2024: malleolo tibiale e gamba destra richiedono un urgente intervento chirurgico e costringono la sciatrice nuovamente a un lungo stop.
Nonostante le battute d'arresto elencate, la carriera di Sofia Goggia è costellata di successi incredibili. Nel 2018 ha raggiunto il traguardo straordinario dell'oro olimpico in discesa libera ai Giochi di Pyeongchang, diventando la prima italiana a trionfare in questa disciplina. Fu una vittoria epica, costruita con determinazione e velocità, che la consacrò tra le più grandi del panorama sciistico internazionale.
Bisogna dare merito a un'atleta che negli ultimi cinque anni è considerata la regina della velocità nel mondo dello sci alpino. Goggia è l'atleta più forte nella disciplina della velocità. Per lei, in totale, 25 vittorie e 57 podi complessivi. La stagione della sua definitiva consacrazione l'ha vissuta nel 2017, quando, oltre all'ottimo terzo posto nello slalom gigante dei Mondiali di Saint Moritz, è riuscita a raggiungere un terzo posto anche nella classifica generale di Coppa del Mondo.