Anche contro il PSV ha guidato la difesa bianconera con la solita grinta e attenzione. Federico Gatti, nominato MVP del match dell'Allianz Stadium, ha ribadito di essere il perno della retroguardia di Motta e una delle poche certezze lì dietro. Un grande riconoscimento per un giocatore arrivato in sordina e diventato sempre più importante nelle gerarchie della Juventus. I continui stravolgimenti hanno rischiato di far sbandare la Vecchia Signora, ma Gatti ha contribuito a dare sicurezza all'intero reparto.
Fin dal suo arrivo a Torino Motta gli ha chiesto un salto di qualità dal punto di vista della leadership e Gatti ha raccolto la sfida diventando un punto fermo dentro e fuori dal terreno di gioco. La sensazione è che questa Juve non possa fare a meno di lui e, non a caso, l'ex Frosinone è uno dei più presenti durante questa stagione.
Se la Juventus è uscita dall'Allianz Stadium con i tre punti lo deve soprattutto a Gatti. Il numero 4 ha fornito una prova di altissimo livello, facendosi trovare pronto sulle ripartenze del PSV. L'ex Frosinone ha bloccato sul nascere le azioni degli olandesi, andando a pressare alto De Jong e compagni. L'immancabile esuberanza fisica gli ha consentito di vincere la stragrande maggioranza dei duelli e limitare le offensive avversarie.
Il classe '98 non ha brillato solo in fase difensiva. Gatti è anche stato bravo ad accompagnare la manovra d'attacco della Juventus, proponendosi in avanti come in occasione della rete di McKennie. Il vantaggio bianconero è nato proprio da una sua incursione palla al piede, che ha creato più di qualche problema al PSV.
Nella prima parte di stagione Thiago Motta ha fatto capire di non essere intenzionato a rinunciare al suo numero 4. Gatti ha giocato 22 delle 24 giornate disputate finora ed è rimasto in panchina in appena tre occasioni. Nelle ultime nove sfide di Serie A non ha saltato nemmeno un minuto, confermandosi una garanzia per i suoi compagni di reparto.
La musica non cambia in Europa, dove è reduce da sei match da 90 minuti consecutivi. L'unica assenza stagionale è coincisa con la sconfitta casalinga contro lo Stoccarda, forse non proprio una casualità. L'intesa con Renato Veiga cresce di partita in partita e la Juventus spera di aver trovato la sua nuova coppia di centrali.
Gatti è stato uno dei più acclamati dal popolo bianconero al termine della vittoria di ieri sera. Non solo per la grande prestazione, ma anche perché è uno dei pochi simboli rimasti nella Juventus. La retroguardia bianconera è stata completamente rivoluzionata e il numero 4 rappresenta la cosiddetta "vecchia guardia" che non vuole saperne di mollare. L'assenza di Bremer lo ha responzabilizzato, facendolo diventare la colonna portante della difesa e consentendogli di diventare il beniamino dei tifosi.