Continuano e aumentano i controlli fiscali sulle ristrutturazioni edilizie per verificare l’aumento della rendita catastale degli immobili oggetto dei bonus casa.
Sotto la lente d’ingrandimento, però, non ci sono solo i cittadini che hanno usufruito del superbonus, ma anche chi ha eseguito lavori agevolati nell’ambito del sismabonus e dell’ecobonus.
Il principale obiettivo dei controlli è proprio quello di verificare se i proprietari hanno ottemperato ai propri obblighi di aggiornamento delle rendite catastali, dopo aver eseguito i lavori.
Nel testo, parlerò dei nuovi controlli del Fisco, come aggiornare le rendite catastali e le conseguenze per chi non si mette in regola.
Il sistema fiscale italiano ha intensificato i controlli sulle ristrutturazioni edilizie, estendendo le verifiche anche agli interventi che hanno beneficiato del superbonus.
A partire dal 2019, l’attenzione si è concentrata anche su quelli realizzati con ecobonus e sismabonus.
Questa nuova fase di accertamenti, avviata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, pone particolare enfasi sull’aggiornamento della rendita catastale, un aspetto spesso trascurato dai proprietari dopo i lavori di ristrutturazione.
Infatti, il nuovo indirizzo dedica una sezione significativa ai controlli catastali, strumento essenziale per garantire che le agevolazioni siano applicate correttamente e per contrastare l’evasione fiscale nel settore immobiliare.
Per gli immobili riqualificati con il superbonus, per esempio, il fisco ha previsto l’invio di lettere di compliance, ovvero un invito formale a regolarizzare le eventuali incongruenze riscontrate. Non bisogna considerare le lettere come intimidatorie, ma come un avvertimento. I contribuenti, così, hanno la possibilità di mettersi in regola, evitando di incorrere in sanzioni più pesanti.
Al contrario, per chi ha beneficiato dei bonus ordinari, il Fisco potrebbe procedere direttamente con l’accertamento della nuova rendita catastale.
La normativa fiscale obbliga i contribuenti ad aggiornare il valore catastale della propria proprietà entro 30 giorni dal termine dei lavori di ristrutturazione che aumentano il valore di mercato rispetto alla situazione precedente.
Il Governo ha annunciato un rafforzamento dei controlli catastali, concentrandosi sugli immobili che hanno ricevuto incentivi pubblici per interventi di efficienza energetica o miglioramento strutturale a partire dal 2019.
I controlli si concentreranno su due aspetti principali:
Per questi accertamenti, verranno utilizzate diverse banche dati, in modo da selezionare i casi da controllare e individuare eventuali discrepanze tra le informazioni fornite dai contribuenti e quelle presenti nei registri catastali.
Gli immobili riqualificati con il sismabonus, che hanno ridotto il rischio sismico, e quelli che consumano meno energia grazie all’ecobonus, acquisiscono naturalmente un valore maggiore rispetto a prima dei lavori.
L’aumento di valore comporta un adeguamento della rendita catastale, che influisce sulle imposte da pagare in caso di compravendita e sull'IMU per le seconde case.
Se l'aggiornamento della rendita non viene effettuato, si rischia di evadere le tasse, in quanto il valore catastale non rispecchierebbe la nuova realtà dell'immobile. Si fa presente che la consultazione della rendita catastale può essere effettuata sul sito dell'Agenzia delle entrate.
Chi non ha aggiornato la variazione catastale ha ancora la possibilità di mettersi in regola prima che arrivi un accertamento.
Per richiedere la variazione catastale, basta presentare la richiesta di modifica direttamente presso gli uffici del Catasto o tramite il sito web dell’Agenzia delle Entrate.
Puoi richiedere la variazione catastale entro 30 giorni dal termine dei lavori sul tuo immobile. Una volta completata la procedura, l’ufficio competente ti fornirà, entro 7 giorni, la nuova planimetria aggiornata dell’immobile.
È possibile usufruire del ravvedimento operoso, che permette di ridurre le sanzioni. Il calcolo delle penalità avviene automaticamente tramite il sistema, in seguito alla presentazione della dichiarazione di variazione catastale da parte del tecnico abilitato.
I controlli fiscali sulle ristrutturazioni edilizie si intensificano per verificare l’aggiornamento delle rendite catastali degli immobili che hanno beneficiato dei bonus casa, come Superbonus, Ecobonus e Sismabonus. I proprietari devono aggiornare la rendita entro 30 giorni dalla fine dei lavori, altrimenti rischiano sanzioni.
Per il Superbonus, il Fisco invia lettere di compliance per correggere eventuali incongruenze, mentre per gli altri bonus si può procedere direttamente con l’accertamento. I controlli si concentrano sull’identificazione delle proprietà non aggiornate e la verifica dei valori catastali. È possibile regolarizzare la situazione attraverso il ravvedimento operoso, riducendo le sanzioni.