I lavoratori hanno già ricevuto la prima busta paga del 2025 e i più attenti si saranno sicuramente resi conto della presenza di tre nuovi bonus.
A chi questa cosa fosse sfuggita, si consiglia di fare molta attenzione e verificare che le tre misure siano state considerate.
Tutte e tre le misure sono state introdotte o confermate dalla Legge di Bilancio 2025 e, quindi, sono entrate in vigore proprio dal mese di gennaio.
Nell’articolo, esploreremo la natura di questi tre bonus, spiegando di cosa si tratta, a chi sono rivolti e come funzionano. Ovviamente, faremo presente qual è la voce presente in busta paga per essere certi di individuarli senza problemi.
Il primo dei tre bonus, più che una new entry nel panorama delle misure per i dipendenti del 2025, è una conferma. È rivolto ai lavoratori dipendenti con redditi annui lordi fino a 20.000 euro.
I lavoratori che vi rientrano dovrebbero trovare il bonus direttamente in busta paga sotto la voce indennità articolo 1 comma 4 Legge 207/2024. In alcune buste paga, invece, è presente la voce Somma Integrativa Legge 207/2024.
La misura altro non è che un bonus previsto proprio per i lavoratori che si trovano nella fascia di reddito fino a 20.000 euro.
Non è possibile indicare l’importo preciso del bonus, in quanto variabile in base al reddito effettivamente percepito dal lavoratore, ma comunque al di sotto del limite di 20.000 euro.
Così come il bonus per i lavoratori con reddito fino a 20.000 euro, anche il secondo bonus è una conferma. In questo caso, il bonus è rivolto a chi possiede redditi annui lordi compresi tra 20.000 euro e 40.000 euro.
In questo caso, la voce in busta paga è diversa: Ulteriore Detrazione. Facciamo presente che non si tratta di un importo netto, ma di una somma che si cumula con le altre detrazioni spettanti.
Infine, il terzo e ultimo bonus è una novità vera e propria del 2025. Introdotto dalla Legge di Bilancio 2025, è un bonus rivolto ai lavoratori dipendenti con redditi annui lordi fino a 35.000 euro nel 2024.
Il bonus affitto fino a 5000 euro è un fringe benefit: il datore di lavoro può riconoscere un rimborso esentasse per il pagamento dell’affitto e delle spese di manutenzione dell’immobile affittato dai lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025.
In aggiunta a quanto detto, il lavoratore dipendente deve aver trasferito la propria residenza di oltre 100 Km dalla precedente.
Il bonus può arrivare fino a 5000 euro e potrà essere erogato solo per i primi due anni dall’assunzione.
Abbiamo detto che si tratta di un bonus esentasse; tuttavia, in busta paga sarà comunque necessario versare i contributi INPS.
Nella seguente tabella, andremo a riassumere i requisiti, le condizioni e tutte le informazioni principali sul fringe benefit.
Contratto | Tempo indeterminato |
Assunzione | Tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025 |
Reddito al 2024 | 35.000 euro |
Distanza nuova residenza | Oltre 100 Km |
Limite esenzione | 5000 euro |
Sempre in tema di fringe benefit, concludiamo ricordando che la manovra 2025 ha prorogato fino al 2027 la doppia soglia di esenzione fiscale introdotta nel 2024. Quindi, per i lavoratori con figli a carico, il limite resta a 2000 euro; mentre, per tutti gli altri, il limite resta fissato a 1.000 euro, raddoppiando comunque il precedente limite ordinario fissato a 258,23 euro.
Nel 2025 sono stati introdotti tre nuovi bonus per i lavoratori dipendenti, inclusi nella Legge di Bilancio. Il primo è destinato a chi ha un reddito annuo fino a 20.000 euro, il secondo per chi guadagna tra 20.000 e 40.000 euro.
Il terzo, una novità, è un fringe benefit da 5.000 euro per i lavoratori con reddito fino a 35.000 euro, destinato a coprire l'affitto e le spese di manutenzione. I bonus variano in base al reddito, e le voci in busta paga per identificarli sono specifiche. Infine, la manovra ha prorogato fino al 2027 alcune soglie di esenzione fiscale per i fringe benefit.