Maggiori orari di garanzia e tutele nei confronti dei pendolari. Questo è quando deciso dalla Commissione di Garanzia sugli Scioperi dopo le recenti proteste messe in atto dai sindacati contro il ministero dei Trasporti che hanno coinvolto milioni di utenti nell'ultimo anno. L'organo è intervenuto nell'esercizio del potere di regolamentazione provvisoria, dopo il mancato accordo con le parti sociali.
Questa decisione arriva in un momento fondamentale per i trasporti. Tra il 2024 e il 2025 ci sono stati molti scioperi contro le decisioni del ministero guidato dal vicepremier Matteo Salvini e si sono intensificati quando è stato reso noto il testo della legge di bilancio 2025. Secondo i sindacati, le decisioni del governo Meloni penalizzerebbero i lavoratori del settore e prevedono tagli per quando riguarda i trasporti locali.
Il 2025 è anche l'anno del Giubileo. Un passaggio cruciale per il ministero dei Trasporti che dovrà garantire il funzionamento di treni e autobus a Roma che si troverà invasa di turisti per la ricorrenza religiosa. Lo stesso Salvini aveva annunciato che sarebbero state prese decisioni sulla regolazione degli scioperi per evitare disagi e ripercussioni sulla sicurezza della Capitale e, più in generale, dell'Italia.
Dopo avere effettuato la prevista consultazione delle parti sociali, la Commissione garanzia scioperi è intervenuta sull’accordo che stabilisce i servizi minimi essenziali nel settore ferroviario. È stato introdotto un sistema di fasce di garanzia anche nei giorni festivi che durerà dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21. Previsto un rafforzamento del livello di servizi minimi garantito per la media e lunga percorrenza. Questo quando emerge da una nota della Cgsse diffusa oggi, 4 febbraio.
La Commissione è intervenuta esercitando il potere di regolamentazione provvisoria, dopo avere preso atto dell'assenza di accordo tra le parti. La Cgsse ha ritenuto necessarie queste modifiche per poter conciliare il diritto allo sciopero con quello alla mobilità.
Il 2024 è stato un anno particolarmente turbolento per il settore dei Trasporti in Italia. Dallo scorso anno sono stati organizzati molti scioperi per chiedere l'adeguamento del contratto nazionale al cambio della situazione economica dovuta all'inflazione. Da parte del ministero guidato da Matteo Salvini, secondo i sindacati, non sono mai arrivate risposte concrete.
Alla situazione già di per sé preoccupante si aggiunge anche la legge finanziaria approvata sul finire dello scorso anno. La finanziaria è stata giudicata lesiva nei confronti dei lavoratori dei Trasporti e dell'intero settore, in particolare per quanto riguarda i tpl. Lo scorso 29 novembre, il ministro Salvini è riuscito a precettare i lavoratori del settore coinvolti nello sciopero generale. Lo stesso non è riuscito a fare il 13 dicembre, quando c'è stata una seconda manifestazione.
Il ministro dei Trasporti aveva annunciato, sul finire del 2024, che sarebbero stati presi provvedimenti per la gestione degli scioperi soprattutto in vista del Giubileo di quest'anno. L'obiettivo è evitare che Roma e le altre città italiane vivano nuovi venerdì neri dello sciopero. Da parte dei sindacati c'è la disponibilità a garantire un periodo di "tregua" anche se alcune delle parti sociali si dicono più scettiche sull'impossibilità di scioperare.
Nuove fasce di garanzia per i pendolari: La Commissione di Garanzia sugli Scioperi ha introdotto fasce di garanzia anche nei giorni festivi (7-10 e 18-21) e ha rafforzato i servizi minimi per la media e lunga percorrenza, dopo il mancato accordo tra governo e sindacati.
Scioperi e tensioni nel settore trasporti: Nel 2024 si sono intensificate le proteste dei lavoratori contro il governo Meloni, soprattutto per i tagli ai trasporti locali e il mancato adeguamento salariale. Salvini ha precettato uno sciopero a novembre ma non quello di dicembre.
Regolamentazione in vista del Giubileo 2025: Il governo vuole evitare paralisi nei trasporti durante il Giubileo. I sindacati sono divisi tra chi accetta una tregua e chi teme limitazioni eccessive al diritto di sciopero.