Il Como ancora scatenato sul mercato: i lariani hanno imparato dagli errori?

I lagunari, attivissimi sul mercato invernale, spendono ancora qualche milione per rinforzare la squadra in vista di una salvezza tranquilla: per il momento, nonostante le aspettative, i lariani non sono per niente tranquilli e si trovano a 22 punti, a soli due punti dalla zona retrocessione.

Eppure, nonostante tutto, la squadra gira ed esprime un buon calcio, anche attraverso gli insegnamenti di un maestro come Cesc Fàbregas. Probabilmente la società paga i troppi acquisti non oculati effettuati durante la stagione estiva, quando molti fondi potevano essere spesi per acquistare profili più modesti ma comunque funzionali.

Come si è comportato questa volta il Como nel mercato di riparazione?

Como: calciomercato invernale come quello estivo?

Chiunque segua il calcio ricorda di sicuro il mercato faraonico messo in atto dal Como durante la sessione estiva di calciomercato. Ai nomi modesti che avevano accompagnato la squadra dalla Serie B alla A, si sono aggiunti giocatori di livello internazionale, alcuni dei quali avevano persino vinto la Champions League tre anni prima.

Ad esempio, Raphael Varane, ex Manchester United, ha scioccato la Serie A per la portata del suo ingaggio e per l’esperienza che avrebbe potuto portare nel nostro campionato. Una bella storia, non c’è che dire, se non fosse che, prima ancora dell’inizio del campionato, il campione francese ha deciso di ritirarsi dal calcio giocato.

Anche Sergi Roberto, ex Barça, ha iniziato la stagione discretamente, ma poi si è spento pian piano, scendendo nelle gerarchie. E che dire di Andrea Belotti? L’attaccante italiano, prelevato dalla Roma, non è riuscito a incidere come previsto, segnando pochissimo e faticando anche a integrarsi nel sistema di gioco di Fàbregas.

Insomma, si tratta di acquisti che sulla carta avrebbero potuto fare una differenza enorme, ma che alla fine non hanno dato alcun apporto in termini di punti.

Le mosse dei lagunari nella finestra invernale

Il Como è partito subito forte dopo l’apertura del calciomercato invernale, ingaggiando lo svincolato Dele Alli, il centrocampista inglese che fino a qualche anno fa era considerato uno dei giocatori di maggior talento della Premier League.

Ma la scelta ha fatto discutere, dati i problemi personali e il trend degli ultimi anni, che ha visto il giocatore non ottenere alcun risultato sportivo. Questo è dovuto in parte ai problemi legati alla dipendenza da sonniferi e droghe, di cui il giocatore ha sofferto poco tempo fa. Dopo l’esperienza al Beşiktaş, Alli aveva addirittura pensato di andare in riabilitazione. Ci sono molti dubbi, dunque, sulle sue condizioni, considerando anche il fatto che ha pochi minuti nelle gambe.

Ci sono, però, altri acquisti che hanno fatto sorridere i tifosi, ma soprattutto chi di calcio se ne intende: primo su tutti l’esterno offensivo della Fiorentina Jonathan Ikoné, arrivato in prestito dai viola.

Investimenti sono stati fatti anche in Spagna, dove i lagunari hanno prelevato due giocatori di ottimo livello, tra cui Assane Diao, esterno offensivo del Betis Siviglia (pagato più di 12 milioni di euro), e Anastasios Douvikas, attaccante greco proveniente dal Celta Vigo (anche lui arrivato per la cifra di 12 milioni).

Il Como ha imparato dagli errori?

La risposta è sì, a parte qualche acquisto più orientato al marketing: prima di tutto, ancora una volta, i biancoblù hanno dimostrato di avere una disponibilità economica molto più grande rispetto alle dirette concorrenti che lottano per non retrocedere.

Ma i giocatori prelevati in questa sessione di calciomercato dai lagunari sono giovani, con una certa esperienza nelle categorie superiori e, soprattutto, di qualità. Forse, con questi acquisti, è la volta buona che il Como possa accelerare e seminare le altre pretendenti alla salvezza.

Ma queste risposte potrà darle solo il campo.