Napoli e Inter vanno a braccetto, o quasi. Non è cambiato nulla al termina della ventitreesima giornata di Serie A, che ha offerto un quadro praticamente identico a quello del turno precedente: azzurri a +3 rispetto ai nerazzurri che hanno comunque una gara da recuperare. L’Inter si è salvata al fotofinish, pareggiando i conti nel derby contro il Milan solo a tempo scaduto. È Stefan De Vrij il primo equilibratore della sfida settimanale con vista sullo Scudetto, l’uomo della domenica che ha risollevato l’Inter dal buio.
Con questa rete, in un certo senso, De Vrij è entrato nella storia dei derby di Milano: non ha solo risposto al collega milanista Gabbia, decisivo nel match vinto all’andata dal Milan, ma si è anche preso una grossa soddisfazione. Per l’ennesima volta il Diavolo è stato bucato da un guizzo dell’olandese, alle prese con il suo terzo gol in una stracittadina tra milanesi.
De Vrij ha sfruttato una sponda di Zalewski, un altro che di professione fa il difensore ma che si è messo i panni del protagonista alla prima gara da interista a San Siro. Il secondo mediatore nella lotta al tricolore di questo weekend invece è Angelino, che ha rimesso le cose in chiaro in Roma-Napoli soltanto sul gong.
Gli azzurri in qualche modo avranno sperato fino alla fine in una vittoria del Milan, ma alla fine il gol di De Vrij ha vanificato tutto. Il Napoli però ha cercato chiaramente di recuperare terreno sull’Inter, passando a condurre all’Olimpico grazie a Spinazzola. Un altro ex di giornata, che ha aperto la gara della Capitale al ventinovesimo minuto. Il vantaggio del Napoli è durato più di un’ora, fino al lampo del terzino spagnolo che ha mandato in fumo i sogni azzurri.
Un gol che ha rimesso a posto le cose, riaggiornando il confronto a distanza alla giornata che verrà. Le carte in tavola potrebbero cambiare già il prossimo 6 febbraio, dato che l’Inter recupererà in questa data la gara contro la Fiorentina sospesa a causa del malore accusato da Bove.
Lo stress test del campionato sarà proprio questo: i nerazzurri potranno agganciare il Napoli e vedere lo Scudetto dalla stessa prospettiva, in attesa dei match che seguiranno dal ventiquattresimo turno in poi. Il destino dell’Inter si incrocerà ancora con quello dei viola, che il 10 febbraio saranno ospiti a San Siro nel posticipo del lunedì. Il Napoli invece scenderà in campo ventiquattrore prima al Maradona, dove arriverà un Udinese più in fiducia dopo la vittoria sul Venezia.
Milan-Inter e Roma-Napoli avrebbero potuto cambiare molto le sorti della classifica, che almeno tra il primo e il secondo posto è rimasta intatta. E tutto dopo due match dal tasso tecnico invidiabile, decisi soltanto alle battute finali di gara: minuto novantadue all’Olimpico; minuto novantatré a San Siro. Sessanta secondi che hanno diviso due sfide che sono state collegate forse fin dal momento del sorteggio del calendario, ma che di fatto si sono intrecciate in maniera indissolubile ieri sera.
Il copione di Milan-Inter e Roma-Napoli sembra quello della storia di questo campionato: le due battistrada che, come nel ciclismo, staccano tutti e volano avanti, lasciandosi la polvere dietro. Inter e Napoli non stanno lottando per il Giro d'Italia è vero, ma è come se fossero impegnate in una lenta scalata ricca di botta e risposta.
Adesso sono vicine, camminano allo stesso passo, sembra presto per le fughe: ma basta davvero poco per accendere la volata di una delle due. Intanto la Serie A prosegue di tappa in tappa, godendosi lo spettacolo delle sue due pretendenti più forti e in forma.