Fine delle ricerche per Daniel Iezzoni, l'adolescente scomparso il 1 gennaio 2025 a Roma.
A un mese di distanza dal suo allontanamento, il ragazzo è stato fortunatamente ritrovato sano e salvo.
Residente nel quartiere di Tor Bella Monaca, aveva lasciato l'abitazione condivisa con i familiari senza fare più ritorno.
A confermare in esclusiva a Tag24 il ritrovamento di Daniel è la madre del giovane, che questa mattina ha contattato la nostra redazione.
"Mio figlio è tornato a casa autonomamente dopo quasi un mese il 30 gennaio 2025. Sono stati giorni difficili per me e tutte le persone a lui care".
"Alla fine ha fatto la cosa giusta ed è rientrato, lo aspettavamo tutti", spiega la madre di Daniel, ora sollevata per il lieto epilogo.
"È un po' stanco a causa del lungo periodo fuori casa, ma sta bene. Mi ha promesso che non riaccadrà più", sottolinea.
"Voglio ringraziare tutte le persone che ci hanno fornito aiuto e assistenza, come il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV, che non ci ha mai abbandonato", conclude.
Daniel, come molti altri giovani della sua età, stava attraversando un periodo di fragilità, che potrebbe aver favorito il suo desiderio di allontanarsi momentaneamente.
Non tutte le fughe adolescenziali si concludono con un esito positivo, ed è importante che non diventi una routine per alcuni ragazzi.
Questa volta, però, il ritorno è stato possibile anche grazie al buonsenso dello stesso diciassettenne.
Fondamentale è stata la denuncia di scomparsa del genitore, che ha permesso agli agenti di poter iniziare ufficialmente le indagini.
A preoccupare e causare non poche paure a mamma Veronica, è stata l'interruzione totale dei contatti da parte di Daniel.
Il ragazzo aveva spento il suo smartphone, potenzialmente conscio di poter essere tracciato mediante la localizzazione GPS o le celle telefoniche.
Un cellulare irreperibile, relativo a un caso di sparizione, è spesso motivo di apprensione e può far temere conseguenze più gravi di una semplice fuga momentanea.
Mentre il caso di Iezzoni si è risolto positivamente, si teme per la vita di Martina Vitanza, scomparsa da Pavia il 16 gennaio 2025.
La giovane non ha con sé alcun effetto personale: né smartphone, documenti d'identità, né denaro.
La domanda fondamentale è: come ha fatto la ragazza a sostentarsi senza alcuna risorsa economica?.
Dov'è adesso? È forse vittima di malintenzionati? Al momento, a tutte queste domande non è ancora pervenuta alcuna risposta.
Chiunque avesse informazioni a riguardo è tenuto a informare tempestivamente il servizio d'emergenza al 112.
È opportuno ricordare, nel caso di Daniel Iezzoni così come per Vitanza, che ospitare un minorenne è un reato punito dalla legge.
Il reato di sottrazione di minore (art. 574 del codice penale) può comportare una pena detentiva da uno a tre anni.
Fino alla maggiore età, un adolescente resta sotto tutela del genitore e non può scegliere autonomamente cosa sia giusto per lui.
Se un adolescente non è scomparso per un potenziale stato confusionale, un malore o problematiche relative alla sfera della salute mentale, è importante prestare attenzione a eventuali cambiamenti nel suo aspetto e nel comportamento.
Uno dei dettagli che non cambia mai in una persona sono gli occhi e il loro colore, un elemento fondamentale in ogni identikit fornito dalle associazioni di ricerca.
Inoltre, per evitare di essere riconosciuti, alcuni ragazzi potrebbero modificare il proprio aspetto, ad esempio cambiando taglio di capelli o indossando abbigliamento diverso da quello abituale.
Nel caso di Daniel, ad esempio, era solito venitre in stile hip hop, con scarpe Nike e tuta sportiva.
È dunque importante osservare con attenzione e, in caso di avvistamento, avvicinarsi con discrezione, evitando di menzionare direttamente la scomparsa.