28 Jan, 2025 - 17:35

Torino, raccolti 10mila euro per ricomprare la carrozzina rubata a Fabrizio Calza: "Finalmente potrò uscire"

Esclusiva di
Tag24.it
Torino, raccolti 10mila euro per ricomprare la carrozzina rubata a Fabrizio Calza: "Finalmente potrò uscire"

La storia di Fabrizio Calza ha un lieto fine. La raccolta fondi lanciata per comprare la sedia a rotelle, rubata nell'androne del palazzo, in zona Barriera di Milano, in una settimana ha raggiunto la cifra necessaria per l'acquisto. Il 17 gennaio 2025 il 32enne di Torino ha subito il furto della sua carrozzina, modificata per le sue esigenze. Senza il "suo" mezzo Fabrizio è costretto a rimanere a casa: "Senza la mia carrozzina sono disperato, è come se mi avessero rubato le gambe", spiega.

Fabrizio scrive un appello sui social, chiede al ladro di mettersi una mano sulla coscienza e di riportare la sedia a rotelle. Purtroppo l'invito cade nel vuoto. Ma non tutto è perduto, l'associazione ApidiCarta prende a cuore la storia di Fabrizio e decide di aiutarlo. Pubblica su GoFundMe una raccolta fondi che nel giro di pochi giorni raggiunge l'obiettivo prefissato. Anzi di più.

Servivano 7mila euro, il buon cuore di persone generose ha permesso di raccogliere oltre 10mila euro. Fabrizio non sta nella pelle, ha già ordinato una nuova sedia a rotelle: "Arriverà tra tre settimane - racconta Fabrizio Calza, in esclusiva a Tag24.it - non mi aspettavo un risultato del genere, sono contentissimo".

In un post su Facebook ha annunciato il traguardo raggiunto e ha ringraziato chi lo ha aiutato: "Ringrazio ufficialmente tutti per il vostro supporto e per le vostre donazioni, finalmente si può dire che in parte l'incubo è finito, rimane l'amarezza e la delusione del brutto gesto che è stato fatto di rubare la mia sedia a rotelle che mi permette di muovermi in completa autonomia. Finalmente si ritorna a sorridere!".

La carrozzina, una Küschall Champion di colore rosso, è dotata di una barra sotto la seduta che gli permette di agganciare un propulsore elettrico, grazie al quale si muove in totale libertà.

Raccolta fondi per Fabrizio Calza, raggiunti oltre 10mila euro per ricomprare la sedia a rotelle rubata 

Fabrizio a causa di una malformazione della spina dorsa, la spina bifida, non cammina dalla nascita. Nonostante la sua disabilità, il 32enne non sta mai fermo, è impegnato in mille attività, ha tanti amici e un'incredibile vita sociale. Ama lo sport, è un ex atleta paralimpico di basket, ha militato in serie A e ha fatto parte della Nazionale azzurra. Oggi gioca a padel: "Mi piace molto - continua Fabrizio - al momento però non posso fare niente. Non vedo l'ora che arrivi la carrozzina. Non posso uscire se non per piccole commissioni grazie all'aiuto di amici".

Il giovane torinese è impiegato in una azienda che si occupa di trasporti nazionali e internazionali e al momento lavora da casa. Ancora per poco, per fortuna tra qualche giorno riconquisterà la sua autonomia e la sua indipendenza. "Sono commosso da tanta generosità - continua Fabrizio - una persona che vuole restare anonima mi ha donato 6mila euro. Per fortuna ho avuto la possibilità di ringraziarla ma mi ha chiesto di non dire il suo nome".

Il furto della carrozzina ha fermato momentaneamente i suoi spostamenti ma non il suo ottimismo. "E' stato un grande piacere dare una mano a Fabrizio, mi ha sempre dimostrato la certezza che tutto sarebbe andato per il meglio. Ecco, questa è una cosa che devo riconoscere a Fabrizio. Ci ha sempre creduto - racconta a Tag24 Chiara Pelassa, la presidente di ApidiCarta, l'associazione che sposato la causa di Fabrizio - Non è così scontato, soprattutto quando hai un trascorso come il suo, che comunque già ti mette alla prova. Nonostante si sia trovato in una situazione di ulteriormente difficoltà non ha mai abbandonato la speranza". 

ApidiCarta: "La nostra mission è fare regali, per Fabrizio è stato un piacere"

Chiara Pelassa spiega come sia venuta a conoscenza del furto subito dal 32enne e perché abia deciso di tendergli la mano: "Ho letto la sua storia e mi ha molto colpita. Abbiamo deciso di fargli un regalo. La nostra associazione promuove la socialità, quindi facciamo regali, questa è la nostra missione. Quando gli abbiamo offerto il nostro supporto, Fabrizio è stato contentissimo. Con noi c'era la tranquillità di una raccolta fondi certificata e la certezza che quei soldi sarebbero stati spesi per lui. Siamo diventati subito amici e mi ha fatto molto piacere poterlo aiutare". 

 

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Emanuela Valente
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