Il turismo mordi e fuggi per Roccaraso è diventato un grande problema. I video che mostrano il comune abruzzese, meta sciistica dell'altopiano delle Cinque Miglia e del Parco Nazionale della Maiella, una delle più rinomate, preso d'assalto da diecimila turisti ha creato un gran dibattito. Un fenomeno che sta facendo storcere il naso, con proteste e rimostranze, agli albergatori e agli esercenti della zona. A far scoppiare il caso sono state le immagini pubblicate sui social network che riprendono migliaia di persone, vestite con le tute da sci, che, domenica 26 gennaio 2025, sono arrivate a bordo di oltre 200 pullman e hanno preso d'assalto gli impianti dell'Aremogna.
I vacanzieri provengono da Napoli e dintorni e, a prezzi stracciati, trascorrono una giornata sulla neve, dalla mattina alla sera: "Ho sollevato tante volte queste problematiche al tavolo tecnico della Prefettura. Queste gite si stanno incrementando per la promozione sui social. Le agenzie sfruttano questi influencer per aumentare il loro business. Di fronte a questo fenomeno vanno presi provvedimenti straordinari" spiega il sindaco Francesco Di Donato al Corriere della Sera.
"Con apposita ordinanza ho vietato, da tempo, ai pullman di arrivare in paese, tranne per questioni d'emergenza, e allora i visitatori, a frotte, vengono scaricati sulla statale 17, dove si creano code e caos inenarrabili, con blocchi, lunghissime attese, rischi per la viabilità e per le persone. E' una problematica seria che va gestita in maniera straordinaria", aggiunge il sindaco di Roccaraso.
Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi - Sinistra, sui social ha denunciato il fenomeno del turismo mordi e fuggi nella località sciistica abruzzese dell’Alta Val di Sangro, attraverso un post che dà voce a una segnalazione ricevuta.
Nel messaggio la scena viene definita apocalittica, il video mostra migliaia di persone, tra cui anche bambini, camminare lungo la Strada Statale 17: "Gente seduta sulla neve e sul ciglio della strada mentre aspetta di essere prelevata in mezzo alla carreggiata - si legge - gite organizzate sulla neve pare su TikTok dalla tiktoker Rita De Crescenzo. Tutto quello che Napoli non deve essere. Va fermata. In quelle zone devono arrivare autobus e camper contingentati secondo la capienza altrimenti diventa molto pericoloso".
"Di certo i video che circolano sul web non fanno una buona pubblicità alla nostra località. E' un problema di turismo disorganizzato, perché la maggior parte di questi visitatori mordi e fuggi, come i 12mila arrivati nell'ultimo fine settimana, non sono attrezzati per la neve, per le attività sciistiche. Creano disagi agli sciatori e alle strutture turistiche", Gloria Di Tola, titolare dell'hotel dell'Aremogna “Il Boschetto" è esasperata dalle gite fuori controllo che tengono in ostaggio Roccaraso. "Noi puntiamo sull'accoglienza di qualità del cliente, un paio di settimane fa è accaduta una cosa paradossale. Un pullman davanti all'ingresso del nostro garage ha bloccato completamente di domenica sia l'arrivo che la partenza dei nostri clienti".
I video dell'invasione di Roccaraso, diventati virali, stanno avendo delle ripercussioni negative sulle prenotazioni degli alberghi: "Stiamo notando un calo drastico delle prenotazioni alberghiere a causa di questa pubblicità mediatica - spiega Gloria di Tola - Vedere le scene di migliaia e migliaia di persone che bloccano le strade, che lasciano spazzatura ovunque non fa bene al turismo. Sinceramente il cliente ci pensa due volte a venire. Quindi se non si risolve questa situazione ne soffriamo anche noi albergatori".
L'albergatrice Di Tola spiega che la situazione è ormai fuori controllo: "I negozi di abbigliamento non possono aprire, devono chiudere la domenica perché c'è questa presenza incontrollata in paese di persone che entrano nei negozi, nei ristoranti, nei bar, soltanto per cercare bagni. Molti arrivano già con il panino pronto da casa e, purtroppo, lasciano rifiuti dappertutto.".
Insomma, un tipo di turismo che non porta nulla all'economia locale: "Arrivano con slittini, con buste, con tutti i mezzi per poter scivolare sulle piste. Non usufruiscono dei servizi propri delle località montane come skipass o noleggio di gommoni. Il nostro hotel si trova a 1700 metri, proprio davanti agli impianti: ho visto persone camminare a piedi sulle piste, cosa vietata. Ma le forze dell'ordine non sono sufficienti per arginare questo flusso di visitatori. Sono migliaia di persone che consumano la neve nel vero senso della parola, riescono a cancellare la neve che c'è".
"Da tanto tempo chiediamo al sindaco e al presidente della Provincia di prendere provvedimenti, gli imprenditori della zona non possono vedere andare in fumo i propri sacrifici. Facciamo di tutto per mantenere a un certo livello il nome di Roccaraso. Vantiamo una storia eccezionale. È giusto che questa clientela faccia la propria giornata di vacanza, ma chiediamo che il turismo venga contenzionato e organizzato in un altro modo. Così ci crea soltanto problemi", conclude Gloria Di Tola.