27 Jan, 2025 - 16:12

Salvini apre le porte del Gruppo Ferrovie dello Stato ai privati e avvisa: "Non stiamo svendendo"

Salvini apre le porte del Gruppo Ferrovie dello Stato ai privati e avvisa: "Non stiamo svendendo"

Coinvolgere eventuali soggetti privati per avere maggiori risorse per il rinnovo e il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie. Questo ha detto il ministro dei Trasporti Matteo Salvini in un'intervista a Affariitaliani.it pubblicata oggi, 27 gennaio 2025. Il vicepremier ha parlato della nuova governance di Anas spiegando quali potrebbero essere le prossime mosse per il futuro del Gruppo Ferrovie dello Stato.

Nel corso dell'intervista, Salvini ha anche fornito il numero dei cantieri e del lavoro che sta svolgendo il ministero dei Trasporti per l'ammodernamento della rete ferroviaria nazionale. Il ministro ha parlato di decenni di disattenzioni e della volontà di rimediare da parte di questo governo nel 2025.

Nell'ultimo mese, il vicepremier ha dovuto affrontare tante nuove sfide relative al mondo dei trasporti. Il nuovo anno è iniziato con gli scioperi che hanno caratterizzato tutto il 2024: ci sono già state sei date di mobilitazione, le più importanti sono state quelle del 10 gennaio e il weekend appena trascorso - 25 e 26 gennaio. Alle proteste si sommano anche i disagi relativi ai presunti sabotaggi della rete ferroviaria.

L'apertura ai privati nel Gruppo FS

Una delle domande poste a Salvini è sul passaggio di Gianpiero Strisciuglio, ex ad di Rete Ferroviaria Italiana, a amministratore delegato di Trenitalia. A sostituire Strisciuglio è Aldo Isi, ex amministratore delegato dell'Anas. Un valzer di poltrone che lascia presagire possibili cambiamenti nel mondo dei trasporti sui binari: il ministro tuttavia non si sbilancia e spiega che si tratta di mosse per rendere efficaci tutte le realtà del mondo delle ferrovie. In passato, il vicepremier aveva annunciato il possibile scorporo dell'Anas da Ferrovie dello Stato portando alla creazione di due grandi soggetti del mondo dei trasporti

C'è da chiedersi se quella di Salvini non sia una mossa che apre alla privatizzazione del Gruppo Ferrovie dello Stato. Per il vicepremier non è giusto utilizzare il termine "privatizzazione", l'augurio è che i privati possano essere interessati a partecipare al potenziamento del trasporto rispetto al passato.

Le parole del vicepremier

Una parte minoritaria dell'azienda guidata da Stefano Donnarumma potrebbe andare incontro alla privatizzazione. Non sembrano esserci ancora le condizioni per parlare di trattative avviate ma Salvini è fiducioso sull'apertura ai privati:

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Non vogliamo svendere o anche semplicemente privatizzare, al massimo intendiamo valorizzare il gruppo FS coinvolgendo eventuali energie e risorse private per fare sempre più lavori, ancora meglio e più in fretta.

Non può mancare poi una risposta a chi accusa, soprattutto nell'ultimo mese, il vicepremier di non saper fare il suo lavoro. Salvini, nel corso dell'intervista a Affari Italiani, ha spiegato che i cantieri aperti in Italia sono aumentati rispetto al 2020 quando al governo c'era Giuseppe Conte. Sono 1200 i cantieri attivi rispetto ai 983 di cinque anni fa, un trend crescente dal 2020 a oggi:

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Abbiamo 1200 cantieri attivi, record non tanto per quantità ma per complessità. I cantieri erano 983 nel 2020, 1001 nel 2021, 1016 nel 2022 e 1000 nel 2023.

I lavori continueranno nel 2025. Lo scorso anno, gli investimenti per la rete ferroviaria ammontavano a 10 miliardi di euro - un risultato che superava la previsione di 9 miliardi di budget.

L'efficenza ferroviaria e gli scioperi

Il 2024 dovrebbe essere ricordato come l'annus horribilis per Salvini: tra ritardi, difficoltà di vario genere e scioperi "selvaggi" il ministro è finito sul banco degli imputati con l'accusa di svolgere un pessimo lavoro. La maggior parte delle proteste all'indirizzo del vicepremier arriva dai sindacati che lo accusano di proporre uno sconveniente rinnovo del contratto nazionale per alcune categorie che operano nel mondo dei trasporti.

Sul finire dello scorso anno, il ministro è stato accusato di aver favorito - grazie anche alla legge di bilancio - un importante taglio ai trasporti pubblici, nazionali e locali. Lo scorso 29 novembre e 14 dicembre ci sono stati due scioperi nazionali all'interno dei quali è stato contestato l'operato del ministero dei Trasporti.

Salvini si giustifica e dice che il 2024 dovrebbe essere ricordato per tutt'altro. Secondo il ministro, la puntualità dei treni è aumentata e il trasporto è stato efficente nonostante tutte le problematiche dell'anno appena trascorso:

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Nel 2024 abbiamo avuto più treni, più passeggeri, più cantieri complessi e record di scioperi, eppure la puntualità media dell’alta velocità è stata migliore di quando- nel 2018 e nel 2020 - al Mit c’erano ministri Pd e 5Stelle

L'intenzione di Matteo Salvini è quella di continuare a lavorare, nella speranza di riuscire a fare chiarezza sui presunti sabotaggi denunciati dal Gruppo FS negli scorsi giorni. Il 2025 potrebbe essere un anno importante per Salvini che dovrà assicurarsi il funzionamento del settore dei Trasporti e evitare scioperi nei giorni più importanti del Giubileo. Un obiettivo che il vicepremier intende rispettare.

I tre punti salienti dell'articolo

  1. Apertura ai privati per il potenziamento ferroviario: Matteo Salvini ha proposto di coinvolgere risorse private per migliorare le infrastrutture ferroviarie, negando l'intenzione di una privatizzazione completa, ma puntando a valorizzare il Gruppo FS con nuove energie e investimenti.

  2. Progressi nei cantieri e sfide nel 2024: Sono stati aperti 1200 cantieri ferroviari, un record rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, il 2024 è stato segnato da numerosi scioperi e critiche sull'efficienza dei trasporti, nonostante il miglioramento della puntualità dell'alta velocità.

  3. Riorganizzazione e obiettivi per il 2025: Con cambiamenti ai vertici del Gruppo FS e un piano di investimenti in corso, il governo mira a modernizzare la rete ferroviaria e gestire al meglio le sfide logistiche del Giubileo, oltre a far fronte ai sabotaggi e ridurre le tensioni sindacali.

 

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Francesco Fatone
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