L'ultima provocazione di Elon Musk è rivolta alla Gran Bretagna: cambiare il nome del Canale della Manica.
Dopo il Golfo del Messico, che dovrebbe diventare Golfo d'America, il patron di X - braccio destro di Donald Trump alla Casa Bianca - ha proposto di ribattezzare anche il Canale della Manica, tra Francia e Regno Unito, con il nome di “Canale George Washington”.
La nuova amministrazione americana pare avere una vera e propria fissa per la geografia, puntando a ridisegnare le carte geografiche, tra ridenominazioni e l'acquisizione di territori, con l'obiettivo di rafforzare l'influenza degli Stati Uniti.
In piena sintonia con il pensiero di Trump, il miliardario sudafricano Elon Musk ha proposto di rinominare il Canale della Manica in “Canale George Washington” in onore del primo presidente degli Stati Uniti.
La proposta è stata lanciata da Musk con un post sul suo profilo X.
“Un nuovo nome per le acque che separano l'Inghilterra e la Francia",
ha scritto Musk, pubblicando – a corredo del post – l'immagine di una mappa geografica dello Stretto, sulla quale si legge il nome del primo presidente americano.
New name for the water that separates England and France pic.twitter.com/R6Lipj1Dra
— Elon Musk (@elonmusk) January 26, 2025
Una provocazione che non mancherà di suscitare irritazione nel governo britannico, ma che al momento sta suscitando una certa ilarità sui social, con qualche utente che gli chiede ironicamente se il governo americano non stia pensando di conquistare la Gran Bretagna.
Tra i commenti al post del patron di SpaceX, c'è anche qualcuno che si chiede la ragione dell'ossessione di Trump e Musk per la toponomastica. La proposta di Elon Musk, infatti, è successiva solo di pochi giorni alla firma, da parte del nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, del decreto per l'avvio del processo di 'ridenominazione' del Golfo del Messico in Golfo d'America.
Quando lo aveva annunciato, pochi giorni prima del suo insediamento alla Casa Bianca, in molti pensarono a una provocazione, ma il tycoon ci ha messo poco a far ricredere gli scettici, firmando poche ore dopo il suo insediamento l'ordine esecutivo per il cambio del nome.
il momento più bello dell'inauguration day...
— Sirio ???? (@siriomerenda) January 21, 2025
la risata di Hilary Clinton quando Donald Trump annuncia "cambieremo il nome del Golfo del Messico in Golfo d'America"...#TrumpInauguration2025 #DonaldTrump2025 #HilaryClinton #21gennaio pic.twitter.com/YdJtLo8ggr
La voglia di ridisegnare le cartine geografiche, però, non si limita alla ridenominazione di qualche tratto di Oceano. Il tycoon americano, infatti, vorrebbe letteralmente comprare la Groenlandia dalla Danimarca, facendola diventare parte del territorio americano. Ieri avrebbe formalizzato la sua richiesta alla premier danese in una telefonata che molti giornali hanno definito 'infuocata' dopo il rifiuto della leader danese.
Trump sembra intenzionato a non arrendersi e a trasformare la 'terra dei ghiacci' e delle terre rare nel 51esimo stato americano, o 52esimo, dal momento che sembra che quel posto Trump lo abbia prenotato per il Canada.
Ebbene sì, perché restando in tema, il presidente americano nelle ultime settimane ha chiaramente avanzato l'ipotesi di 'riunire' il Canada agli Stati Uniti, completando così la cartina dell'America settentrionale, che insieme alla Groenlandia sarebbe tutta a stelle e strisce, garantendo al Governo di Washington il controllo diretto dell'isola nordamericana e dei suoi traffici commerciali.
È la Guerra per l'Artico che Trump vuole condurre da protagonista.
C'è poi il Canale di Panama, crocevia strategico per il commercio mondiale, su cui l'amministrazione americana vuole rimettere le mani dopo averlo restituito nel 1999 al governo panamense. Trump vuole riprenderselo per sottrarlo all'influenza della Cina, principale competitor degli Stati Uniti. Il controllo del canale di Panama e delle acque del Golfo del Messico rappresentano una priorità per gli Stati Uniti.
Ecco perché la provocazione di Musk sul nome del Canale della Manica, principale snodo commerciale marittimo europeo, dice molto più di quanto si possa immaginare sul reale interesse degli Stati Uniti per le carte geografiche.