25 Jan, 2025 - 15:52

Inaugurazione anno giudiziario 2025, i magistrati protestano contro la riforma di Nordio

Inaugurazione anno giudiziario 2025, i magistrati protestano contro la riforma di Nordio

Proteste in tutta Italia durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2025. Come promesso già negli scorsi giorni, i magistrati hanno manifestato il loro disappunto verso la riforma voluta dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, oggi presente a Napoli. Nel corso della cerimonia svoltasi alla Sala dei Busti di Castel Capuano, le toghe si sono alzate quando è intervenuto il Guardasigilli. In ogni parte del Paese, i magistrati hanno protestato contro il ddl come annunciato dall'Anm.

La riforma della Giustizia portata avanti da Nordio è stata approvata nella prima votazione alla Camera dei deputati, qualche giorno fa. L'iter per arrivare all'entrata in vigore delle misure previste dalla riforma è ancora molto lungo. Il ministro spera che entro l'estate possa chiudersi questo importante capitolo. Resta viva la possibilità che la riforma venga sottoposta a un referendum confermativo se nelle ultime due votazioni non raggiungerà i due terzi dei consensi in Parlamento.

Molti esponenti della maggioranza hanno commentato l'atteggiamento dei magistrati, definendolo poco composto e, in alcuni casi, eversivo. Nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario sono stati affrontati diversi temi: dalla carenza del personale fino all'inadeguatezza degli uffici giudiziari in tutto il Paese.

La protesta dei giudici in tutta Italia

Manifestazioni di dissenso da Milano a Reggio Calabria, passando per Napoli dove si trovava il ministro della Giustizia Carlo Nordio. La magistratura protesta contro la riforma portata avanti dal governo Meloni che prevede la separazione delle carriere, la divisione in due parti del Consiglio superiore di magistratura e l'istituzione dell'Alta Corte. Negli scorsi giorni, poco prima dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, la Camera dei deputati ha dato il primo via libera alla contestata riforma della giustizia.

Il copione della protesta è lo stesso in quasi tutte le città d'Italia: i giudici, con in mano la Costituzione, sono usciti dalle sale dove si svolgeva l'inaugurazione nell'esatto momento in cui il rappresentante del ministero prendeva la parola. Un forte segnale contro la separazione delle carriere prevista all'interno del testo del ddl.

Il ministro Nordio è intervenuto da Napoli per parlare del 2025 della giustizia e, nel giro di poco tempo, i magistrati hanno lasciato Sala dei Busti in segno di protesta. Il Guardasigilli, dopo aver esposto alcuni dati sullo stato di salute della giustizia, è poi passato alla difesa della sua riforma.

Le reazioni dal mondo della politica

Diversi esponenti della maggioranza di governo, favorevoli dunque alla riforma portata avanti dal governo Meloni, si sono detti sorpresi in maniera negativa dall'atteggiamento dei magistrati. Il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha parlato di gesto eversivo da parte della categoria. Anche il segretario della Commissione Giustizia Sergio Rastrelli ha criticato la magistratura in protesta dicendo che alcuni giudici soffrono di "sindrome di assedio".

L'opposizione, dal canto suo, difende la protesta della categoria dicendo che è necessaria per opporsi alle misure previste dalla riforma. Walter Verini, Segretario della commissione Giustizia e capogruppo Pd in Antimafia, presente all’inaugurazione di Perugia ha spiegato:

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Anche a Perugia l’inaugurazione dell’anno giudiziario è stata occasione di grande valore, concreto e simbolico, per difendere il diritto dei cittadini ad una giustizia giusta, indissolubilmente legato ai principi costituzionali dell’indipendenza della magistratura e della separazione dei poteri.

Cosa prevede la riforma della giustizia

La riforma della giustizia è uno dei pilastri del governo Meloni. Nel 2022, durante la campagna elettorale, il centrodestra ha più volte proposto nuove norme per la magistratura in particolare sul ruolo dei giudici. All'interno del testo del ddl voluto dal ministro Nordio sono contenuti importanti misure come la separazione delle carriere, la divisione del Consiglio Superiore della Magistratura e l'istituzione dell'Alta Corte.

Il ddl è stato elogiato dalla maggioranza di governo, che lo ha definito come una riforma necessaria e garantista. Ad appoggiare le misure contenute nel testo non c'è solo il centrodestra ma anche Italia Viva e +Europa che hanno definito la riforma come "liberale".

L'articolo in tre punti

  1. Proteste dei magistrati contro la riforma: Durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2025, i magistrati hanno manifestato in tutta Italia contro la riforma della giustizia promossa dal ministro Carlo Nordio, che prevede, tra le altre misure, la separazione delle carriere e la divisione del Consiglio Superiore della Magistratura.

  2. Reazioni e divisioni politiche: La maggioranza di governo ha criticato le proteste definendole eversive, mentre l'opposizione ha difeso i magistrati, sottolineando la necessità di tutelare l'indipendenza della magistratura e i principi costituzionali.

  3. Contenuto della riforma: La riforma punta a introdurre cambiamenti significativi, tra cui la separazione delle carriere, la creazione dell'Alta Corte e modifiche strutturali al Consiglio Superiore della Magistratura. Il testo ha ottenuto il primo via libera alla Camera, ma potrebbe essere sottoposto a un referendum confermativo.

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Francesco Fatone
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